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mercoledì 11 aprile 2018

Recensione "Il Gigli dai Capelli Rossi" di Isabella Pojavis


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Il Giglio
dai Capelli 
Rossi
di Isabella Pojavis
Pagine 108 circa
Prezzo 14.50€
eBook
Independently published
già disponibile
..o..


Immaginate di entrare in un bar per fare colazione e che qualcuno vi dica: “Ho vissuto molte vite e lei?”.

Questo è quello che accade al protagonista di questo particolare racconto: una serie di incontri inattesi con una donna a cui non si è in grado di dare nemmeno un’età, ma che ha tanto da raccontare… 

Chi è questa donna misteriosa che il nostro protagonista incontra in momenti inaspettati? 
Cosa nascondono i suoi racconti? 
Come cambierà la sua vita dopo averla incontrata?




Considerazioni.
Blogger e scrittrice da quale tempo, la Pojavis, generalmente ha come "input" per scrivere i suoi racconti (che ruotano intorno alle 100 pagine ciascuno) un parola data un lettore del suo blog, da lì in poi elabora un trama "calzante" per la parola in questione. L'idea, confesso, non è affatto male! Ma per questo romanzo è lei stessa a dirci, nelle prime pagine dell'opera, come le è nata l'ispirazione:


"Un giorno stralunata ho preso in mano una
penna e l’ho lasciata scorrere libera su di un
piccolo taccuino. L’inchiostro scopra cava il
foglio e le parole si accumulavano senza
pensieri tra le pagine a righe di quel libretto
nero. Ero seduta in un bar, e siccome la
penna mi teneva attaccata alla carta, decisi di
tornarci anche il giorno dopo e quello dopo ancora.
In una settimana avevo scritto “Il giglio”.
Sette giorni senza mai staccarmi dai sui
personaggi: mi parlavano durante la notte,
durante il giorno, mi raccontavano di loro e
mi facevano innamorare dei loro incontri.
Ho cercato poi nel tempo, rileggendo il
racconto, di liberarmi della loro presenza ma
non ci sono mai riuscita. Sono parte di me,
parte della mia vita immaginaria e ormai
parte anche del mio cuore. Ho aspettato per
sette giorni di sapere come la storia finisse,
ho aspettato, come spero farete anche voi
leggendo queste pagine, di capire se
l’inevitabile si sarebbe potuto evitare. Ho
sperato, chiuso gli occhi, e vissuto tanti finali
possibili prima di arrivare a scoprire la fine,
la VERA fine di questo racconto. Ora
rimetto a voi le loro vite, le loro storie [...] "


"Il giglio dai capelli rossi" è un romanzo che parla di una donna misteriosa, la quale è solita portare un giglio tra i capelli, che s'incontra con il protagonista del romanzo per iniziare un percorso che si snoda tra quello che potremmo definire il reale e il meno reale, ovvero più legato alla fantasia ed alla metafisica. 


"[...] Alhoa, Kona, Kaawale… chi è questa donna
dai capelli rossi della quale non si intuisce
nemmeno l’età? Tanti nomi per una sola
essenza. Nomi diversi per storie diverse. Le
emozioni e le percezioni possono cambiare
ma alla fine siamo sempre e soltanto noi a
creare la nostra storia, le nostre storie: e tutti
ne abbiamo almeno una da raccontare. [...]"


Il protagonista della storia, infatti, seppur fatto in un certo modo (difficile da cogliere però, se non nel complesso), incontra questa entità che appare e scompare nel più inatteso dei momenti, pronta a fargli domande scomode su come si sente ed in particolar modo sulla sua esistenza e sulla vita portando la storia ad un livello non solo fantasioso, ma anche metafisico. Per il protagonista incomincia dunque un percorso introspettivo importante, con il trovare dentro se stesso risposte a delle domande che lasciava volutamente irrisolte, guardandosi negli occhi, nel profondo di essi, tramite un'entità che non comprende, almeno non subito, e che lo conduce quasi per mano a delle rimembranze, dovute a ricordi, molto profondi, sepolti nel suo subconscio, che scalciano per riemergere ...

Non vorrei svelarvi molto della trama perché credo che il bello del romanzo sia proprio il lasciarsi scoprire e sfogliare poco a poco, però posso dirvi che "Il giglio dai capelli rossi" dapprima sembri un romanzo di un certo tipo, magari leggero e spensierato, ma poi cambia pelle e rivela un'anima più profonda ed intensa, introspettiva, legata alla vita che viviamo, inducendoci a delle domande e alla possibilità di vite alternative e passate:


"[...] Il fascino della vita sta proprio nella varietà
delle vite che la compongono e nel nostro
modo di viverle e interpretarle. [...]"


Dove andiamo a sondare le sensibilità, le fragilità ed anche il vissuto morale che un individuo si costruisce nel tempo.

Questo racconto è stato un esperimento interessante da leggere, lo credo davvero, perché è scritto con fluidità e sicurezza (anche se penso che i dialoghi siano un po' il punto debole della storia), inoltre la Pojavis introduce tematiche importanti - e non così facili da trattare - con un bel modo, curato anche nei dettagli (come i disegni e la scelta più adatto per il titolo che introduce i capitoli).
Penso anche però che "Il giglio dai capelli rossi" sia complessivamente un po' troppo corto per gli argomenti intavolati e proposti. Onestamente ne avrei voluto leggere di più, con un soffermarsi sui personaggi, scavar loro un po' più nel profondo. Mi rendo conto che non era cosa semplice, però mi rimane il pensiero che il romanzo avrebbe giovato nell'essere approfondito con maggiore calma e momento.

Consiglio questa storia a tutti coloro che vogliono leggere una storia più riflessiva e profonda.





 Isabella Pojavis
Dice di sè: "sono una donna, una madre e una sognatrice...ah e amo scrivere!"

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