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venerdì 30 giugno 2017

Nuove avventure Crime ... per Astoria!


Non ti stacchi mai fino all'ultimo coinvolgente, 
sconvolgente colpo di scena.

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La 
Cattiva
di Tammy Cohen
pagine 400 circa
prezzo 18€
Astoria Edizioni
disponibile dal 29 giugno
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Rachel Masters, una manager abituata a ottenere ciò che vuole, viene chiamata a riorganizzare l’unico settore in crisi di un’azienda inglese. Per Rachel il successo è molto più importante dell’amicizia e questo significa che la vita di Paula, Chloe, Sarah, Amira, Ewan e Charlie si annuncia complicata. Convinti di non essere solo colleghi, ma anche amici, sotto il nuovo regime dominato dalla competizione e dallo stress i sei devono ammettere che quasi non si conoscono. Mentre Rachel li gioca l’uno contro l’altro, ognuno di loro scopre di avere qualcosa da difendere e anche qualcosa da nascondere. 
Negli Stati Uniti la notizia di un orrendo omicidio diffusa dai media britannici ricorda alla dottoressa Anne Cater, psichiatra infantile, uno dei suoi primi casi. Aveva fatto parte dell’équipe incaricata di aiutare due fratellini orribilmente maltrattati dai genitori. Sono passati moltissimi anni e ora Anne si domanda se ai tempi fosse stato fatto abbastanza. 
È chiaro che queste due storie sono correlate, ma come? 
Un thriller di altissima tensione ambientato nella vita quotidiana di un ufficio: una situazione banale, comune per la gran parte di noi, viene trasformata dall’abile penna di Tammy Cohen in uno scenario inquietante, che ci obbligherà a guardare i nostri colleghi con occhi diversi.

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Il suo primo libro è stato seguito da altri sette romanzi, 
sempre più caratterizzati come thriller psicologici.
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Tammy Cohen 
Nata nel 1963 in Nigeria, dove ai tempi lavorava il padre antropologo, Tammy Cohen ha studiato in Sierra Leone e in California. Ha trascorso l’adolescenza a Londra e, dopo essersi laureata in American Studies, ha insegnato inglese a Madrid. Tornata a Londra, ha cominciato a scrivere articoli – attività che ha svolto per vent’anni, pubblicando per “Marie Claire”, “The Times”, “The Telegraph” – e alcuni saggi. Pochi anni fa è riuscita a realizzare il suo sogno di scrivere narrativa, e il suo primo libro – The Mistress’s Revenge – è stato seguito da altri sette romanzi, sempre più caratterizzati come thriller psicologici. È membro di Killer Women, un club di scrittrici britanniche di gialli con sede a Londra.

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Morte
di una 
Sgualdrina
di M.C. Beaton
pagine 192
prezzo 15€
Astoria Edizioni
disponibile dal 6 luglio
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La serie "I casi di Hamish Macbeth" è composta da:

1. Death of a Gossip - ancora inedito
  2. Death of a Cad - ancora inedito
3. Death of an Outsider - ancora inedito
4. Death of a Perfect Wife - Morte di una moglie perfetta
5. Death of a Hussy - Morte di una sgualdrina
6. Death of a Snob - ancora inedito
7. Death of a Prankster - ancora inedito
8. Death of a Glutton - ancora inedito
9. Death of a Travelling Man - ancora inedito
10. Death of a Charming Man - ancora inedito
11. Death of a Nag - ancora inedito
12. Death of a Macho Man - ancora inedito
13. Death of a Dentist - ancora inedito
14. Death of a Scriptwriter - ancora inedito
15. Death of an Addict - ancora inedito
15.5. A Highland Christmas - novella ancora inedita
16. Death of a Dustman - ancora inedito
17. Death of a Celebrity - ancora inedito
18. Death of a Village - ancora inedito
19. Death of a Poison Pen - ancora inedito
20. Death of a Bore - ancora inedito
21. Death of a Dreamer - ancora inedito
22. Death of a Maid - ancora inedito
23. Death of a Gentle Lady - ancora inedito
24. Death of a Witch - ancora inedito
25. Death of a Valentine - ancora inedito
26. Death of a Chimney Sweep - ancora inedito
27. Death of a Kingfisher - ancora inedito
28. Death of Yesterday - ancora inedito
29. Death of a Policeman - ancora inedito
30. Death of a Liar - ancora inedito
30.5. Knock, Knock, You're Dead!: 
A Hamish Macbeth Short Story - novella ncora inedita
31. Death of a Nurse - ancora inedito
32. Death of a Ghost - ancora inedito


Una sgualdrina con un cuore di pietra: ecco chi è Maggie Baird. 
Né gentile né generosa, ma certamente molto, molto ricca. Così, quando la sua auto prende fuoco con lei dentro, ci sono almeno cinque candidati per il ruolo di assassino. Tutti e cinque sono ospiti nella sua lussuosa residenza nelle Highlands: la timida nipote Alison e quattro uomini, una volta suoi amanti, ora chiamati a una sorta di competizione che avrà come premio il matrimonio con Maggie. 
Tutti e cinque sono in difficoltà finanziarie e tutti hanno avuto la possibilità di manomettere la macchina. 
Hamish Macbeth avrà bisogno di dosi massicce del suo straordinario buonsenso e della sua capacità di comprensione dell’animo umano per risolvere il caso.

...o. Chi è Hamish Macbeth? .o...

"Alto, magro, capelli rossi, occhi azzurri e ciglia lunghe, Hamish Macbeth sembra (e forse è) pi­gro, sembra (ma forse non è) confuso, sembra (e forse è) poco ambizioso, più interessato a restare nel suo villaggio con cani, pecore e galline che non a trasformarsi in un poliziotto cittadino in carriera." - M.C. Beaton
È arrivato il momento di partire per un viaggio a Lochdubh, il pittoresco e tranquillo villaggio delle Highlands scozzesi dove M.C. Beaton ambienta l’avvincente serie che ha per protagonista il poliziotto Hamish Macbeth. Alto, magro, capelli rossi, occhi azzurri e ciglia lunghe, Hamish sembra (e forse è) pi­gro, sembra (ma forse non è) confuso, sembra (e forse è) poco ambizioso, più interessato a restare nel suo villaggio che non a trasformarsi in un poliziotto cittadino in carriera. Hamish sta pregustando le delizie dell’estate delle Highlands,ma quando l’amata Priscilla ritorna a Lochdubh al braccio di un nuovo fidanzato iniziano i guai, che si intensificano quando nubi di mo­scerini invadono il paese e definitivamente esplodono quando si trasferisce nel villaggio Trixie Thomas, esempio di domestica per­fezione. Ben presto Trixie convince le altre signore a farsi portatrici di pasti sani, a schierarsi contro il consumo di alcol e tabacco e a pulire le case in modo maniacale. Ben presto gli uomini del villaggio insorgono e Macbeth deve risolvere un nuovo crimine: il misterioso avvelenamento della moglie perfetta.


M.C. Beaton
E' nota per aver scritto più di 100 romanzi storici, pubblicati sotto numerosi pseudonimi. M.C. Beaton (il nome usato per le serie mistery) è nata in Scozia, ha lavorato come libraia, specializzata in narrativa, ha intrapreso poi la carriera di giornalista, di moda prima di cronaca nera poi. Dopo alcuni anni trascorsi negli Stati Uniti – dove cominciò appunto a scrivere romanzi storici – Marion, di ritorno in Inghilterra decise di dedicarsi ai gialli. Diede vita prima a una serie con Hamish Macbeth e, a partire dal 1992, a quella che vede protagonista Agatha Raisin.
giovedì 29 giugno 2017

Recensione in pillole: "Devi Orzare, Baal!" di Virginia Less



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Devi
Orzare, 
Baal!
di Virginia Less
pagine 182
prezzo 13,30€
eBook 1,50€
già disponibile
Lettere Animate
voto:
★★★★☆
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Il giovane Paolo è imbarcato come prodiere su Excalibur, un quaranta piedi da regata che partecipa a un torneo a tappe. 
A Punta Ala conosce Micaela, velista bella e capace, con la quale vivrà una breve e sfortunata storia. Baal, il suo ruvido skipper, ritrova amici naviganti persi di vista da tempo: tutti, sportivi appassionati ed esperti, si preparano con entusiasmo alla competizione. 
Ma, ancor prima del via, un curioso e inspiegato incidente provoca la morte di uno di loro; altri eventi luttuosi accompagneranno il circuito. 
Toccherà a Baal, anch’egli in pericolo di vita, risolvere drammaticamente il giallo?

Considerazioni.
Sono particolarmente orgogliosa oggi di consigliarvi un romanzo che parla in un linguaggio un po' diverso ... quello marinaresco!

La Less, infatti, ha scritto un romanzo che sebbene all'inizio faccia un po' faticare (peri i profani, almeno) nel comprendere il linguaggio marinaresco per via di tutti i nomi delle varie parti delle imbarcazioni e di quanto siano ad esse annesso e connesso, poi si faccia conquistare da una trama gialla ben imbastita, ben elaborata e con uno stile estremamente scorrevole.

Siamo a Punta Ala, dove conosciamo i due protagonisti del romanzo:
  • il prodiere Paolo, il quale è imbarcato sulla Excalibur, un'imbarcazione che si sta preparando per un torneo a tappe, che conosce Micaela, la quale è una bella e giovane velista con cui ha una storia sfortunata;
  • il cinquantenne Baal, lo skipper di Paolo, il quale i prepara alla competizione insieme a Paolo.

Entrambi avranno modo e momento per confrontarsi sia con se stessi - cosa che li porterà a maturare in modo importante, anche se in modo completamente diverso, secondo i loro percorsi di vita - che con il mistero/giallo che li vede coinvolti. 

La cosa che più è piaciuta maggiormente del romanzo è che:
  • venga usato il linguaggio tecnico marinaresco in modo tale che diventi un arricchimento anche personale per il lettore. Io, avida lettrice dei romanzi di O'Brian, non sono rimasta insensibile alla cosa e ho preso la palla al balzo per ripassare la terminologia e salpare tra le onde del mare;
  • che sia stato introdotto un personaggio come Baal, per cui non è solo interessante seguire il suo percorso personale, la sua crescita e maturazione anche se ha una cinquantina di anni, ma è piacevole seguirlo anche quanto instaura rapporti interessanti, come quello con Paolo, che lo portano un po' lontano da quanto ci si aspetterebbe e non in modo negativo;
  • la freschezza del racconto.

In tutta onestà mancava, in questa estate, un racconto di questo tipo, che portasse all'elemento che più caratterizza i mesi estivi, che fa pensare ad una pausa, ad un distacco positivo, che porta spensieratezza e rilassatezza: il mare.
E l'acqua è proprio l'elemento centrale del romanzo, quello in cui sono immersi i protagonisti, la cosa intorno al quale gira tutto, compreso il mistero che da l'impronta al romanzo.

Ho apprezzato moltissimo questo romanzo sia per i motivi che vi ho elencato poco sopra, sia per il fatto che l'autrice sia stata così brava da mostrare con occhi nuovi, da una prospettiva diversa, il mondo del mistery. E' un romanzo davvero molto fresco, nuovo, che ha inserito tanti elementi, dettagli piacevoli e anche tanta spensieratezza.

Lo consiglio a tutti. Indistintamente. Dovete provare a leggerlo ... vi piacerà sicuramente. 


Virginia Less
E' nata a Fondi nel 1943. Laureata in filosofia, ha insegnato nei licei della provincia di Latina, dove tuttora vive, in campagna ma non lontano dal mare. Velista dilettante, è al suo primo romanzo, in precedenza ha pubblicato la raccolta "Mal di Mare".
mercoledì 28 giugno 2017

Recensione: "Ho provato a dimenticarti" e "Non puoi comprarmi" di Irene Milani



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Ho 
provato 
a dimenticarti
di Irene Milani
pagine 76
prezzo 1,99€ circa
Butterfly Edizioni
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Alla soglia dei quarant'anni, Cristina D'Angelo non ha più niente da perdere: licenziata da un posto che credeva sicuro, una relazione finita ancora da metabolizzare, ha speso i suoi ultimi averi per acquistare la casa di montagna dei nonni e deve ricominciare tutto daccapo. 
Il suo arrivo in paese però non passa inosservato e all'improvviso, dopo anni, si trova di fronte all'uomo che ha aspettato invano da tutta la vita: il suo amore impossibile e tormentato. 
La paura di illudersi e di soffrire ancora, la bassa autostima di se stessa la spingono a tenere lontano Marco con tutte le forze. La situazione tra i due è complicata ma quando il passato ritorna per concedere loro una seconda chance, forse vale la pena di rischiare...


Considerazioni.
In questo romanzo la Milani ci racconta un spicchio di vita di Cristina D'Angelo, una donna che a 40 anni sente di non aver più nulla di importante da perdere. Cristina ha infatti perso il lavoro che ormai dava per scontato - e credeva di avere come unica ancora di salvezza - inoltre vede anche andare in fumo la relazione con il compagno di lungo corso che aveva a fianco. Come se non bastasse, giusto per non farsi mancare nulla, ha speso tutti i suoi risparmi per comprare la casa in montagna che era dei suoi nonni.

Cristina, insomma, deve ricominciare tutto da capo.

Oggettivamente per Cristina le cose non sono messe, almeno apparentemente, benissimo perché le relazioni è vero si spezzano a qualunque età, ma perdere il lavoro a 40 anni è invece cosa più complicata, perché nel migliore dei casi non ti devi arrendere e ti devi reinventare da capo, rischiando davvero tutto quello che hai.

Fatta a pezzi la sua vecchia vita Cristina riesce a recuperare quello di buono che ne restava e riparte da zero, da un paesino vicino a Milano, nella casa che era appartenuta ai suoi nonni, con altri ritmi, altri pensieri per la testa (non ultimo un bilancio di vita che alla sua età non si aspettava certo di fare) e molti ricordi che le faranno compagnia.

La nuova vita che le si prospetta davanti, con le sue fatiche e le sue difficoltà, le regala però anche qualche sorpresa: un vecchio amore di nome Marco che ricompare nella sua vita e potrebbe ancora farle battere il cuore.

Marco era infatti stato il primo amore di Cristina, lasciato indietro, nel passato, relegato ad un vecchio ricordo, ma mai dimenticato realmente. Marco inaspettatamente ricompare e porta nella vita della protagonista di questa storia un tocco gentile, disponibile e cortesemente sempre presente, cercando di spezzare quella spirale di insicurezza e sfortuna che sembra avere velato la vita di Cristina.

Devo dire che "Ho provato a dimenticarti" è un romanzo che sa prendere il lettore e incuriosire con la sua trama non scontata e capace di raccontare una storia semplice ma piena di sentimenti nei quali è facili identificarsi, che conosciamo, che sicuramente abbiamo provato una volta nella vita. Chi infatti non ha vissuto il dramma del fallimento di un rapporto. Chi magari ha dato per scontato un lavoro? Chi magari non l'ha perso per poi trovare qualcos'altro? Sono tutti interrogativi che Cristina affronta e nel cercare di rispondere troverà la sua strada ed anche se stessa.

E' un romanzo che consiglio a chi piacciono le storie d'amore ma con personaggi adulti, in cerca di se stessi e resi complessi dalle problematica della vita che devono affrontare.




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Non puoi
comprarmi
di Irene Milani
pagine 222
prezzo 2,99 €
Elister Edizioni
già disponibile
voto:
★★★
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Alissa vive con le sue tre migliori amiche in un appartamento a Milano, ha un lavoro, è indipendente, serena e alla continua ricerca dell’amore, quello con la A maiuscola. Tuttavia la sua ricerca la porta a prendersi continue scottature e nessuno sembra riuscire a soddisfare le sue aspettative, finché non incontra il suo ex fidanzato di scuola, Gabriele. I ricordi si fanno subito vividi e in un attimo ciò che c’è stato fra loro riaccende la passione sfociando nella storia di una notte. 
Tuttavia i dubbi di Alissa ritornano a galla: come può sperare in una relazione stabile e seria con la consapevolezza che Gabriele non è mai stato affidabile e fedele? Incapace di fidarsi di lui, Alissa cerca di dimenticare quell’incontro e la settimana successiva a una mostra conosce Oscar, serio e responsabile, con il quale sente da subito una forte affinità tanto da stabilire un rapporto di coppia nel giro di pochi giorni. 
Sarà Oscar l’uomo perfetto per lei? Sembrerebbe di sì, ma allora perché il pensiero di Gabriele continua a tormentarla? Combattuta tra un amore passato incerto e una relazione nuova e sicura, Alissa dovrà affrontare le sue paure, capire le ragioni delle sue scelte e cosa vuole veramente, mentre intorno a lei qualcuno potrebbe nascondere segreti del tutto inaspettati in grado di rimescolare le carte in gioco.

Considerazioni.
"Non puoi comprarmi" racconta la storia di Alissa, un ragazza semplice, economicamente indipendente che con le sue tre migliori amiche vive a Milano e conduce la sua vita in modo regolare, con i suoi alti ed i suoi bassi ... fino a quando:
a)  non incontra per caso un suo ex fidanzato di nome Gabriele;b) per dimenticare Gabriele dopo una notte di passione (e basta, almeno per lui), fa la conoscenza di Oscar, un ragazzo che potrebbe offrirle tutto quanto Gabriele non riesce a darle.
Gabriele è infatti un ragazzo bello, interessante, con cui Alissa ha instaurato sin da subito un rapporto fisico e mentale capace di riaccendersi non appena si sono incontrati nuovamente, ma al contempo è un ragazzo che non riesce a mantenere una relazione che vada oltre una notte e via. Alissa vuole invece una storia che possa mettere radici, che possa essere fonte di amore e magari possa portarle la felicità che sente di meritare. Questa situazione precaria con Gabriele, che sembra chiuderle le porte a qualsiasi forma di relazione non fisica, spinge Alissa a conoscere Oscar, un ragazzo altrettante bello, intelligente, razionale, posato e persino tanto perfetto da risultare quasi irreale, ma che purtroppo, in fondo, non è in grado di farle dimenticare quanto ha (o ritiene di avere) con Gabriele.

Il tema cardine di "Non puoi comprarmi" è senza dubbio quello della scelta, quella che deve compiere Alissa, la quale sebbene abbia un lavoro che le piaccia e il quale le permette di mantenersi in una città come Milano; pur avendo la fortuna di avere il supporto e la vicinanza delle sue tre migliori amiche, sente che qualcosa le manca: l'amore. Per caso incontra il suo ex fidanzato delle scuole, Gabriele, il quale non vuole rapporti seri (o per lo meno non li cerca) e dopo una notte di passione con Alissa le brucia qualsiasi idea romantica in merito a loro due. Pochi giorni dopo, casualmente, Alissa trova in Oscar una compagnia piacevole e ben presto capisce che lui potrebbe davvero essere il ragazzo giusto. Il cuore di Alissa però non è così sicuro ed è diviso tra il passionale Gabriele e il perfetto e pacato Oscar. 

Vi dico subito che questo romanzo è gradevole da leggere anche solo per il fatto di vedere come le quattro amiche interagiscono tra loro. L'amicizia che esiste tra Alissa e le sue amiche è tanto spontanea, sincera, sciolta e naturale che viene voglia di unirsi al gruppo e dividere le confidenze che si stanno scambiando. A parte questo "Non puoi comprarmi" racconta una bella storia romantica, che vede un triangolo amoroso (di cui non sono propriamente una fan) che però riesce (grazie alla sempre brava Irene Milani) a non sembrare banale o scontata per il fatto che vengono inserite delle tematiche interessanti su cui riflettere. Non manca infatti la ricerca di una propria identità, l'amicizia. l'amore inteso anche in senso più ampio e il porsi al di là dell'apparenza. 

Tra ricerche del principe azzurro e incontri con uomini decisamente poco azzurri, ecco che consiglio questo romanzo a tutte le ragazze dall'animo romantico, che non rinunciano alla ricerca del vero amore nemmeno nelle condizioni peggiori!


Irene Milani
Dice di sè: "Sono nata a Milano nel 1977, mi sono diplomata al liceo Scientifico al termine del quale ho studiato Conservazione dei Beni culturali all’Università di Parma, conseguendo la laurea nell’indirizzo archeologico. Dopo il matrimonio mi sono trasferita in provincia di Como dove abito tutt’ora. Sono un’insegnante di italiano alle scuole medie, una dei tanti famigerati precari di cui si parla nell’ultimo periodo, mamma di Mattia e Stella, di nove e tre anni. Ho iniziato a scrivere un po’ per sfida: essendo un’accanita lettrice spesso mi ritrovavo a criticare trama o personaggi, così mi sono detta: “Perché non ci provi anche tu?”. Così mi sono messa al computer e ho cominciato a buttar giù qualcosa, che pian piano ha iniziato a prendere forma. Il romanzo “Il Ritratto”, pubblicato con la casa editrice Lettere Animate, non è il mio primo lavoro ma quello che per primo mi ha invogliato a farlo leggere a qualcuno. La storia è nata nella mia testa un pomeriggio mentre camminavo con le cuffie nelle orecchie, proprio come la protagonista all’inizio del racconto: ho iniziato ad immaginare scene, dialoghi e situazioni che poi dovevo correre a scrivere al computer, quasi sotto dettatura".
venerdì 23 giugno 2017

Recensione: "Metamorfosi" di Irene Milani



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Metamorfosi
di Irene Milani
pagine 200 circa
prezzo 15,20€
eBook 1,50€
già disponibile
Lettere Animate
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La serie "Isolde e Tristan" è composta da:

1. Il Ritratto
2. Attesa
3. Metamorfosi

Isolde e Tristan sono finalmente liberi di vivere il loro amore alla luce del sole il loro legame; i problemi tra le due famiglie non sono del tutto risolti ma per lo meno accantonati per il bene dei due giovani. 
Ora potrebbero essere sereni e felici, ma un segreto tenuto nascosto da Isolde si insinua tra loro e li divide fino a quando, per un futile motivo, tra i due scoppia un litigio che li porta ad un allontanamento che pare definitivo. 
Isolde, per non mostrare la propria sofferenza, si diverte quasi a far soffrire chi le sta intorno, mostrando un lato del proprio carattere difficile da conciliare con la romantica ragazza innamorata dei primi due romanzi.

Considerazioni.
Oggi vorrei presentarvi un romanzo tutto italiano, di un'autrice che mi aveva molto colpito con il romanzo "Il Ritratto" di cui questo nuovo romanzo "Metamorfosi" costituisce il terzo capitolo.

Per chi non avesse ancora letto i precedenti capitoli, posso dirvi che i protagonisti di questa storia, come penso avrete capito dalla trama, sono Idolde e Tristan. Come appreso nel primo romanzo, Isolde è un ragazza trentina di diciotto anni che ha sofferto parecchio per la separazione dei suoi genitori e che non è ancora del tutto a suo agio nella nuova città in cui si è trasferita, oltre a ciò si trova anche ad affrontare due grandi problemi: uno riguarda la maturità, l'altro invece è il suo cuore spezzato.
Nel mezzo di questa confusione sentimentale/emotiva e sociale Isolde cerca di trovare se stessa e per caso disegna un ragazzo che a seguito di tutta una serie di coincidenza conoscerà e le cambierà la vita. 

Nel secondo romanzo, ma in particolar modo nella seconda parte, le acque diventano un po' più torbide e il rapporto tra i due giovani viene messo alla prova come non mai, tra loro si inseriranno nuovi problemi ma anche incomprensioni ed evidenti insofferenze e che si acutizzeranno nonostante l'aiuto di Malcom, il fratello di Tristan, unico ad essere dalla loro parte. Il secondo romanzo ci aveva lasciati con il fiato sospeso, in quanto Isolde e Tristin si lasciavano ... 

"Metamorfosi", riprendendo il filo del discorso lasciato in sospeso da "Attesa", vede entrambi i personaggi principali rimuginare sulle scelte compiute e cercare di andare avanti. Più che negli altri due romanzi, qui è dove veramente i caratteri dei due protagonisti saltano fuori, diventando più maturi nel gestire il rapporto, che nonostante tutto e tutti, li lega indissolubilmente. Certo li vediamo divisi, soli, fragili e troppo orgogliosi per fare i passi indietro necessari per unirli, ma è proprio la solitudine, il dolore e la separazione che mostrerà loro quanto le scelte sbagliate che hanno compiuto necessito di essere corrette.

E' finalmente in "Metamorfosi" che ho visto come la determinazione la forza sia di Tristan che di Isolde cresce e si salda diventano vera volontà di determinare il loro destino (riuscendo a domarlo in maniera diverse rispetta alla classica leggenda di Tristano ed Isotta). Forse l'amore non ha potuto, ma la solitudine ed il dolore hanno il potere di distruggere o di rafforzare è qui hanno saputo far crescere qualcosa di importante in entrambi i protagonisti ... i quali riescono a modificare la loro sorte.

Ho apprezzato anche questo romanzo, soprattutto dal punto di vista stilistico, anche se devo dire che a livello emozionale mi aveva coinvolto molto di più il primo romanzo, forse anche perché spinto da uno spirito più grintoso. E' giusto tuttavia dire che la Milani ha davvero molto lavorato su se stessa, sui personaggi, cercando di colmare i difetti presenti nel primo romanzi e facendo crescere e maturare, nonostante la giovane età dei protagonisti, sia Isobel che Tristan.

Consiglio questo romanzo a chi ama riprendere in chiave moderna le leggende del passato, magari sperando per un lieto fine. 


Irene Milani
Dice di sè: "Sono nata a Milano nel 1977, mi sono diplomata al liceo Scientifico al termine del quale ho studiato Conservazione dei Beni culturali all’Università di Parma, conseguendo la laurea nell’indirizzo archeologico. Dopo il matrimonio mi sono trasferita in provincia di Como dove abito tutt’ora. Sono un’insegnante di italiano alle scuole medie, una dei tanti famigerati precari di cui si parla nell’ultimo periodo, mamma di Mattia e Stella, di nove e tre anni. Ho iniziato a scrivere un po’ per sfida: essendo un’accanita lettrice spesso mi ritrovavo a criticare trama o personaggi, così mi sono detta: “Perché non ci provi anche tu?”. Così mi sono messa al computer e ho cominciato a buttar giù qualcosa, che pian piano ha iniziato a prendere forma. Il romanzo “Il Ritratto”, pubblicato con la casa editrice Lettere Animate, non è il mio primo lavoro ma quello che per primo mi ha invogliato a farlo leggere a qualcuno. La storia è nata nella mia testa un pomeriggio mentre camminavo con le cuffie nelle orecchie, proprio come la protagonista all’inizio del racconto: ho iniziato ad immaginare scene, dialoghi e situazioni che poi dovevo correre a scrivere al computer, quasi sotto dettatura".
giovedì 22 giugno 2017

Recensione: "The Tower. Il Millesimo Piano" di Katharine McGee


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The Tower.
Il millesimo piano
di Katharine McGee
Pagine 468
prezzo 17€
eBook 6.99€
disponibile dal 9 maggio
Piemme
voto:
★★★★☆
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"The Thousandth Floor" è composta da:

1. The Thousandth Floor - The Tower. Il millesimo piano
2. The Dazzling Heights - ancora inedito


Manhattan, 2118. 
New York è diventata una torre di mille piani, ma le persone non sono cambiate: tutti vogliono qualcosa, e tutti hanno qualcosa da perdere.  
La spregiudicata Leda, che brama una droga che non avrebbe mai dovuto provare e un ragazzo che non avrebbe mai dovuto toccare. 
La viziata Eris, che dopo aver perso tutto in un istante vuole risalire, ma presto comincerà a chiedersi quale sia veramente il suo posto. 
L'intraprendente Rylin, che un lavoro ai piani alti trascinerà in un mondo - e in una relazione - mai immaginati: la nuova vita le costerà quella vecchia? 
Il geniale Watt, che può arrivare ai segreti di ciascuno e, quando viene assunto per spiare una ragazza, si troverà imprigionato in una rete di bugie. 
E sopra tutti, al millesimo piano del Tower, vive Avery, disegnata geneticamente per essere perfetta. La ragazza che sembra avere ogni cosa, tormentata dall'unica che non dovrebbe nemmeno desiderare...

cover originale

Considerazioni.
Con questo romanzo la McGee ha saputo attirare la mia attenzione sia per la trama, con il relativo motto "più in alto sei più la caduta sarà rovinosa", che per l'idea di questa città composta da mille piani, in cui accade qualcosa di veramente strano ...

C'è da dire che mi sono avvicinata a questo romanzo senza alcuna idea, positiva o negativa che fosse, per cui il romanzo poteva tanto piacermi moltissimo come essere una delusione completa. In realtà una delusione non è stata. Vediamo com'è andata. 

"The Tower. Il Millesimo Piano" parla di un edificio enorme (mille piani non sono uno scherzo) che non è solo un palazzo, ma una vera e propria città: la New York del futuro. Come tutte le città, anche la New York 2.0 necessita di un'organizzazione (uptown, midtown e downtown), che in questo caso vede le persone più ricche abitare nei piani più alti e poi, a scalare verso il basso, vivere le persone che hanno meno denaro e possibilità economiche. In questa città decisamente tecnologica (che vi lascio scoprire) facciamo la conoscenza di quattro persone, ovvero i protagonisti, che sono:


  • Avery, è una ragazza ricca (abita al millesimo piano) decisamente particolare, innamorata (e non corrisposta) con molti difetti e molti segreti. Ha un fratello di nome Atlas.
  • Leda, è la miglior amica di Avery, ha una dipendenza (quando la conosciamo, infatti, è appena arrivata da un centro di disintossicazione). E' un personaggio tendenzialmente negativo, in quanto riesce a essere antipatica praticamente a tutti, ad ogni livello possibile, ma è comunque la chiave per una svolta importante del romanzo ...
  • Eris è una ragazza dei piani alti amica di Avery che si trova ad essere oggetto di uno scandalo che minerà la sua autostima e il suo posto in società. E' un personaggio decisamente sfaccettato e molto interessante, capace di conquistare in un attimo, ed è impossibile resisterle!
  • Rylin è una giovane ragazza che cerca di sopravvivere ed emergere, essendo dei piani bassi, ed ha un'evoluzione ed una maturazione molto evidente nel corso del romanzo, in quanto decisa a redimere se stessa e cercare il riscatto che sente di meritare.
  • Watt è un haker che risulta essere il personaggio forse meno utile, ma ugualmente necessario alla trama, in quanto grazia a Nadia, l'intelligenza artificiale impiantata nel suo cervello e altamente sviluppata, riesce a conoscere sia i pensieri che i segreti degli altri abitanti della Torre. 
E poi ci sono:

  • Atlas, fratello di Avery, è un ragazzo che sembra ciò che non è: buona, affidabile e sincero., in realtà è tutto il contrario ... ed anche qualcosa di peggio in più: egoista, codardo, ecc...
  • Cord l'unica nota positiva di questo personaggio è l'essere legato sentimentalmente a Rylin, fare voi...
L'inizio della storia apre immediatamente alle atmosfere che incontreremo successivamente: ovvero con un suicidio. Non è dato sapere quale sia il nome della ragazza che si getta dall'alto della Torre, ma sarà il mistero da scoprire, insieme ai segreti e agli eventi di cui saranno protagonisti i personaggi di cui vi ho parlato poco sopra. 
Per tutta la prima parte del romanzo (facciamo i 2/3) scopriamo man mano le vite di Avery & Co., scopriamo quello che sono, quello che vorrebbero e i pasticci in cui sono impanati, osserviamo poi come le loro vite si intrecciano, complicano, sconvolgono gli equilibri e fanno saltare gli altarini degli altri, ma poi qualcosa accade e quando accade... fa il botto!!!

Questo romanzo inizia lentamente, si prende tempo (forse anche sapendo di essere il primo romanzo di una serie), tutto il tempo necessario per far capire al lettore tutto quanto: dall'ambientazione, alla struttura nuova del palazzo a cui verremo introdotti, sino ai personaggi ed alle loro storie. E' lento, a volte poco, a volte un po' troppo, ma complessivamente lento, che arriva a colpire veramente l'attenzione del lettore solamente verso il finale, con cui su riscatta dalla lentezza precedente, ma che soddisfa sicuramente coloro che vogliono leggere di una storia che abbia il thriller soft come cornice a una trama che vive fondamentalmente di pettegolezzo, romanticismo e piccole lingue velenose che creano un clima di poca fiducia, sospetto e suspance per quello che accadrà. 

Il punto forte di The Tower ? La lentezza (quando non esagera) e i personaggi. Mi chiederete perché, ma in parte è comprensibile ... la lentezza permette di arrivare fino alla fine anelando il finale (anche se avrei preferito essere attratta da qualche elemento attrattivo in più lungo il cammino) colpendo poi il lettore con il colpo di scena; ed i personaggi perché intessono una fitta rete tra loro: sono tutti incastrati, intrappolati nella vita l'uno dell'altro destabilizzando così l'ordine preordinato della Torre. Certo non sono tanto complessi o bizzarri da essere ricordati per l'eternità, ma svolgono il compito per il quale sono stati creati e tra loro funzionano bene. 
Un altro punto a favore di questo romanzo è la stessa McGee, che con il suo stile veloce e incalzante permette di far scivolare la storia senza troppi inghippi, grazie anche alla scelta di alternare i diversi personaggi per il racconto in prima persona, dal loro singolo punto di vista, della vicenda, senza contare che è riuscita e creare personaggi molto diversi tra loro, in grado di attirare l'attenzione e creare immedesimazione da parte di chi leggi in almeno un personaggio. Oltre a questo mi è piaciuto che la McGee abbia saputo inserire tematiche interessanti e spunto di riflessione come l'amore, la fragilità, l'estetica, la solitudine, la felicità, i rapporti tra adulti e ragazzi (che più o meno ragionano nello stesso modo) e la tecnologia non rendendo questo romanzo qualcosa di effimero e fine a se stesso.

Consiglio questo libro a coloro che amano i romanzi YA, che sappiano coinvolgere con leggerezza e non rinuncino ad atmosfere un po' più cupe, con un pizzico di thriller e di quel pizzico di fantasioso che crea qualcosa di nuovo e accattivante. Non è la lettura del secolo, ma è perfetto per cercare un po' di svago ed evasione. 


Kathrine McGee 
E' nata in Texas, laureata in Letteratura Inglese e Francese a Princeton, ha concluso gli studi con un MBA a Stanford. È durante gli anni vissuti nel minuscolo appartamento di New York che ha cominciato a fantasticare sui grattacieli... e a scrivere. Questo è il suo romanzo d'esordio.
sabato 17 giugno 2017

Doppia recensione per il week end!



Oggi vi propongo due letture estive che hanno come tema il viaggio, sia inteso come quello fisico, che prende avvio dal fare i bagagli e partire, sia quello mentale, che porta a dei cambiamenti mentali e di umore. Sono entrambi scritti da due autori italiani che hanno sicuramente qualcosa di interessante da dire e che vi consiglierei se avete voglia di un po' di evasione e leggerezza. Buona lettura!!!


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Qui
il cielo
è più vicino
di Francesco Giannelli Savastano
pagine 287 circa
prezzo 2,99€
Delos Books 
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Cosa succede nel cuore e nella mente di quattro ragazzi che per motivi diversi affrontano un viaggio in una terra lontana e sconosciuta?
I quattro protagonisti di questo romanzo non hanno nulla in comune, se non la giovane età. Non si conoscono e provengono da Paesi diversi. A unirli è la loro destinazione, la Nuova Zelanda, e lo scopo del loro viaggio: la ricerca di un futuro migliore o semplicemente di qualcosa di straordinario, scegliendo di visitare città e luoghi agli antipodi rispetto alle loro terre di origine. 
Leonardo è unragazzo romano che parte per la Nuova Zelanda alla ricerca di un’avventura, di un lavoro, di una vita migliore, lasciandosi alle spalle le delusioni del suo Paese. 
Fernanda è un’argentina con una voglia smisurata di libertà e di vita senza regole, che esce finalmente da casa sua a Buenos Aires per vivere una vita da nomade in compagnia della sua macchina fotografica. 
Poi c’è Jonas, un diciottenne tedesco che si concede un anno sabbatico dopo il liceo prima di tornare a studiare all’Università, sperimentando per la prima volta la vita solitaria lontano dalla famiglia. 
Infine Julien, un parigino che si ferma in Nuova Zelanda per alcuni mesi prima di proseguire il suo viaggio in Cina, non prima di rendersi conto delle bellezze del Paese in cui si trattiene.

Considerazioni.
Sebbene il romanzo in questione sia un romanzo senza una vera e propria struttura narrativa alla base (per stessa ammissione dello scrittore) devo dire che ho molto apprezzato l'opera di Giannelli Savastano per il senso che ti lascia alla fine, per la capacità che ha di portarti nelle esperienze che ha vissuto (non ho ben compreso se ha spezzato se stesso nei quattro personaggi o riporta anche il vissuto di altre persone, ma poco importa) e permette di riviverle pienamente in modo vivido e piacevole.

Giannelli Savastano ha scelto di scrivere questo romanzo puntando sull'esperienza, quello che ha sentito e vissuto sulla sua pelle viaggiando in Nuova Zelanda. Quello che importava maggiormente all'autore, per sua stessa ammissione all'inizio del romanzo, è che coloro che si avvicinino a quest'opera lo facciano per comprendere il senso del viaggio, lo spirito con cui si lascia per un po' la propria casa (per motivazione che possono andare dal puro svago alla ricerca di una nuova vita o un nuovo lavoro) e si vestano i panni del viaggiatore curioso e pronto all'avventura, all'incontro con paesi, paesaggi e persone anche molti diverse per arricchire la propria persona.

Questo senso del viaggio arriva forte e chiaro da "Qui il cielo è più vicino" e ci mostra come i quattro personaggi del romanzo, molto diversi tra loro, con esperienze e trascorsi molto distanti possano trovare nella Nuova Zelanda un'esperienza che li porta ad assaggiare un nuovo senso di indipendenza e di libertà che diversamente la quotidianità avrebbe potuto donare loro.

Come vi dicevo prima, questo non è propriamente un romanzo, ma piuttosto una serie di esperienze raccolte in un libro da cui il lettore deve trarre le sue conclusioni, e proprio per questo penso che possa piacere a coloro che vorrebbero conoscere meglio la Nuova Zelanda nel particolare, e l'esperienza dei viaggi in generale, tramite qualcuno che ne ha, e ne ha avuto, un'esperienza diretta. 

Consiglio questo romanzo a coloro che hanno voglia di evadere, andare lontano, con personaggi che li possano accompagnare per mano e far vedere loro qualcosa di nuovo e in qualche modo stimolante.


Francesco Giannelli Savastano 
Vive a Roma ed è appassionato di sport, ambito nel quale ha trovato subito lavoro: è insegnante di tennis e di rugby e tiene lezioni di fitness. Adora viaggiare, soprattutto tra le grandi e le piccole città d’Europa. Lettore compulsivo, non parte mai senza un libro in mano. Ha vissuto e lavorato per un anno in Nuova Zelanda, esperienza che lo ha profondamente segnato.

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Un Amore 
al Volo
di Silvia Menini
pagine 143
prezzo 2,99€
YouFeel Rizzoli
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Allacciate le cinture, forti turbolenze in arrivo! Un viaggio. Una fuga da due uomini e da una vita che sente ormai estranea. Sabrina sembra quasi avercela fatta. Ma il volo che la deve portare lontana da New York viene cancellato a causa del maltempo. Da quel momento tutto va storto e lei perde presto il controllo della situazione. 
Perché allora non lasciarsi andare? Un drink per rilassarsi e Paul, un divertente compagno di viaggio, per dimenticare le pene d'amore. Ma a un primo bicchiere, ne segue un altro, e poi un altro ancora…. Quando si risveglia, in preda a un post sbornia colossale, non ricorda nulla. 
Dove si trova? Perché indossa solo una t-shirt con la scritta LAS VEGAS e… oddio cosa ci fa quell'uomo nel suo letto? Un romanzo che affronta in maniera scanzonata il conflitto tra ciò che è giusto fare e ciò che si desidera veramente. Perché se si segue il proprio cuore magari l'amore, quello vero, non tarderà ad arrivare. 

Considerazioni.
Sempre in tema di viaggi, ecco che questo romanzo ci porta ad una fuga ... da se stessi! Si, perché la protagonista della storia in questione dovrà fare un lungo viaggio ... solo per confrontarsi con se stessa e vedere, tra quello che ha e quello che realmente vuole, quello che vorrà avere, ottenere ed essere. 

La storia ci parla, infatti, di Sabrina, la quale vuole andare a New York, ma qualcosa andrà storto e tutto sarà molto più complicato di quanto pensa e la porterà non solo ad essere più sciolta con gli alcolici, non solo a parlare a ruota libera al suo compagno di bevute, ma anche a svegliarsi senza quasi più memoria di quello che è successo in un letto che non è il suo e a fianco ci un uomo che non ha idea di chi sia ... almeno sulle prime. Ma tutto quanto le capita sarà un modo per conoscere se stessa, i suoi desideri e le sue vere passioni ed intenzioni.

Questo è il tipico romanzo da portare con voi in vacanza, che vi farà trascorrere dei momenti piacevoli, di evasione e di svago con una protagonista frizzante, piacevole che ne combina di ogni senza averne la minima intenzione nel tentativo di capire come gestire la sua vita e in che direzione muovere i suoi prossimi passi.

E' un romanzo sicuramente molto gradevole, che scivola via che è un piacere e che vi lascerà un sorriso sulle labbra. Consigliato sicuramente a tutti coloro che hanno voglia di qualcosa di leggere e spontaneo!


Silvia Menini
Nasce nel 1981 a Verona; quando torna in Italia dopo un lungo peregrinare in giro per il mondo, decide di unire al suo amore di sempre per la lettura  una nuova passione: la scrittura. Frequenta la scuola Holden di Torino e poi scrive ben tre romanzi, che tiene custoditi nel cassetto sperando che un giorno qualcuno li tiri fuori . Giornalista pubblicista online "Mondo Rosa Shokking" dove scrive di vini, libri e un po' quello che le capita; ha il blog "Il cavalibri" dove abbina a ogni libro un vino. 
mercoledì 14 giugno 2017

Recensione: "Victoria" di Daisy Goodwin



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Victoria
 di Daisy Goodwin
pagine 432 circa
prezzo 19.50€
eBook 9.99€
Sonzogno
già disponibile
voto:

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Vittoria ha solo diciott’anni quando, nel 1837, la morte dello zio Guglielmo IV la innalza al trono d’Inghilterra. 
Esce da un’adolescenza malinconica e nei suoi primi giorni da regina viene guardata a vista dalla madre e dall’onnipresente e ambizioso Sir Lord Conroy, che esercita una grossa influenza sugli affari di stato e si sente minacciato dal carattere indipendente della giovane sovrana. 
Sebbene il potere la seduca fin da subito e le conferisca una straordinaria energia, le prime mosse dell’inesperta Vittoria sono però piuttosto avventate, soprattutto quando solleva pesanti, e ingiusti, sospetti contro l’inseparabile dama di compagnia di sua madre, accusata di intrattenere una relazione con l’odioso Conroy. 
Questo e altri passi falsi gettano una luce sinistra sulla regina, che non piace né al parlamento né ai sudditi. Gli scandali si succedono, insieme agli intrighi della corte per ostacolare la sua ascesa. Inoltre, agli stentati inizi sembra che stia per aggiungersi un matrimonio di pura convenienza dinastica. 
E invece... Le nozze con il cugino Albert si riveleranno il felice punto di svolta della vicenda pubblica e sentimentale di Vittoria d’Inghilterra, destinata, grazie alla non comune abilità politica e all’intrepida personalità, a segnare l’Ottocento britannico e a diventare una delle più grandi figure femminili della storia.


Considerazioni.
Appena ho finito la lettura di questo romanzo ho pensato "E' un romanzo da consigliare tutti!!! E' troppo bello!!!". Per cui eccomi a cercare di ridurre in un piccolo spazio (e soprattutto un numero di parole ragionevole, tali da non indurvi all'annientamento psicologico) un libro che ho davvero adorato sia per lo stile della Goodwin (che sempre apprezzo), sia per la storia, la quale riporta la vita di una grande Regina inglese del passato.

Dire infatti che sono soddisfatta di "Victoria" è dire poco, in quanto pur narrando avvenimenti storici (cosa che alcuni evitano come la peste in quanto collegano questo genere - seppur romanzato - ad un elisir soporifero sinonimo di noia e sonnolenza allo stato puro) riesce, grazie alla scelta di romanzarlo ed alle abilità narrative della Goodwin, ad appassionare, a farci entrare, da lettori terzi, in sintonia con Victoria, con la sua vita, i suoi sentimenti e le sue idiosincrasie.

Da quanto emerge dalla visione della Goodwin, è evidente che Victoria sia stato un personaggio che l'ha interessata, ed interessa, da tempo, sia da un punto dal punto di vista politico - governativo, che dal punto di vista più intimo e privato. La Goodwin, che si è documentata sulla vita della Regina che governò per 63 anni l'Inghilterra, è riuscita a descrivere con dovizia di particolari - senza trascurare l'aspetto appassionante della vicenda - un'ambientazione d'epoca unica (l'autrice è davvero molto brava in questo), a farci entrare con parole e modi nei salotti dell'epoca con i loro usi, costumi, etichette e pettegolezzi, ma non solo, è riuscita a immergermi splendidamente nei meccanismi della politica inglese ed europee, nel sollevare la condizione femminile e la considerazione della visione maschile di quest'ultima. La Goodwin, essendo la vita di Vittoria molto lunga, ha deciso di narrare il periodo della vita che va dall'ascesa al trono sino al matrimonio con Alberto, per cui questo romanzo si sofferma sia sulla presa di coscienza di Vittoria di diventare Regina, che implica un drastico cambiamento di vita, di abitudini e anche di mentalità, sia sull'infatuazione per Lord M. che l'amore appassionato e profondo per Alberto, che l'accompagnò fino alla fine dei suoi giorni.

"Victoria" mi è piaciuto moltissimo non solo perché mi ha mostrato la crescita e uno spaccato di vita di una Regina, ma anche perché mi ha fatto vivere la storia di una Regina atipica, che appariva severa, rigida su molti temi, testarda e insensibile per alcuni aspetti, ma che poteva anche essere tutto il contrario di questo, e mostrarsi estremamente passionale sia per l'uomo che amava che per le situazioni e le battaglie che aveva a cuore, a cui si donava completamente e a cuore aperto. Questi aspetti lo ho apprezzati moltissimo.

Splendido emerge il personaggio principale, ovvero Vittoria (in inglese Victoria), la quale sale al trono molto giovane (aveva 18 anni), con un'avversione per le intromissioni costanti della madre nella sua vita, che la voleva pedina del suo confidente Sir John Conroy (da cui era dominata e probabilmente amante, secondo i pettegolezzi dell'epoca) ma che sviluppò idee molto precise su chi diventare e come orientare il suo governo. La Goodwin, nel procedere del romanzo, ci presenta un'evoluzione sorprendente della regnante: dagli inizi incerti e sfortunati/osteggiati, a fianco del suo fedele Lord M. (così amava chiamare lei Lord Melbourne) sino all'appassionato amore per Alberto, che diventerà suo marito ed il padre dei suoi 9 figli. Il suo matrimonio fu infatti un matrimonio molto felice, che vide Alberto non essere solamente e semplicemente il Principe consorte di facciata, ma vero e proprio compagno di vita sia nella vita privata che in quella politica, in quanto Vittoria ascoltava i pareri di Alberto, che teneva in grande considerazione e stima.

Del romanzo mi è piaciuto moltissimo lo stile della Goodwin - lo ribadisco perché a mio personale parere lo stile è ciò che ti permette di innamorarti della storia e dei personaggi - che fluisce bene, ed è in grado di sorvolare su parti che possono risultare più lente per soffermarsi su altre che ti ghermiscono e ti trascinano rapita nei panni della Regina Vittoria. E' stato bello poter soffermarmi poi su alcune considerazioni, che emergono spontanee a seguito della lettura, come la forte personalità della Regina, la cui volontà emerge prepotente, ed anche il suo conseguente rapporto con le figure maschili della sua esistenza. E' evidente infatti, come per Vittoria il mondo maschile predomini la società, ma lei riesce bene a tener loro testa, sin dall'inizio del suo trono prima combatte con le tante figure maschili che la circondano per sottrarle il trono, o anche solo per compiacerla per interessi, per poi ergersi su di loro. Poche infatti le figure maschili che riescono veramente a legarsi con la forte Vittoria, la quale pur essendo salita al trono molto giovane sa cosa vuole e cerca di ottenerlo in tutti i modi (solo Lord M. o Alberto avranno potere di farle cambiare idea).

E' un romanzo speciale, che ho apprezzato e amato moltissimo e che vi consiglio di cuore perché credo che sia in grado di regalarvi una storia appassionantissima, una storia d'amore che nemmeno il più bravo autore/autrice di romanzi romantici sarebbe in grado di ricreare e una lettura che vi porterà indietro nel tempo e nella storia con garbo, stile ed eleganza.

Essendo questo romanzo parallelo alla stesura, da parte della stessa Goodwin, della serie televisiva "Victoria" della ITV, andata in onda su Sky anche qui in Italia da poco tempo, molto di quanto raccontato in questo romanzo è possibile vederlo in televisione - recuperate la serie perché ne vale veramente la pena, ve ne innamorerete!!! - realizzato divinamente e con una Jenna Coleman in piena forma, la quale regala una Vittoria splendida, reale, spontanea, ma anche capricciosa e testarda, che tornerà con una seconda stagione il prossimo anno. Vi è da dire che a differenza del romanzo, che termina nel momento in cui Vittoria chiede la mano ad Alberto, la serie tv si spinge oltre, fino alla nascita della prima figlia della coppia, regalando in questo modo, anche a tutti coloro che hanno amato come me questo romanzo, il proseguimento visivo della storia, senza attendere oltre eventuali romanzi successivi. 

Spero davvero di avervi incuriosito, perché è un romanzo che merita di essere letto!!! 

La Regina Vittoria e il Principe Alberto

La Regina Vittoria e il Principe Alberto nella serie tv "Victoria" della ITV 


Daisy Goodwin
E' scrittrice, produttrice e sceneggiatrice televisiva inglese. Ha pubblicato due romanzi, tradotti in Italia da Sonzogno: L’ereditiera americana (2013) e L’amante inglese di Sissi (2014). Alla regina Vittoria ha dedicato questo romanzo, nonché l’omonima serie televisiva, in onda su laeffe. Vive a Londra con i tre cani, le due figlie e il marito.