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lunedì 27 febbraio 2017

Recensione: "Capitan Grisam e l'Amore" di Elisabetta Gnone



“Pochi indizi, inattese scoperte e laconici 
ricordi aiuteranno i ragazzi a ricomporre i pezzi di un passato sepolto”


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Capitan 
Grisam 
e l'Amore
di Elisabetta Gnone
pagine 250 circa
 prezzo 14,90€
Salani
già disponibile
voto:
★★★★★
.o.


..o La Trama/Book Trailer o..

In una grotta segreta, nascosta fra le cascate ghiacciate dall'inverno, cinque giovani amici aprono un antico baule e liberano una storia che per molti anni era stata chiusa e dimenticata, volutamente dimenticata! 
Un mistero avvolge il passato di colui che diceva d’essere un comandante valoroso e toccherà a Vaniglia e Pervinca e al giovane mago Grisam, alla buffa Flox, e all’intera Banda del Capitano scoprire la verità su William Talbooth. Pochi indizi, inattese scoperte e laconici ricordi aiuteranno i ragazzi a ricomporre i pezzi di un passato sepolto che a tratti appare oscuro e addirittura spaventa. Eppure, l’immagine che lentamente si ricomporrà davanti agli occhi meravigliati delle gemelle e dei loro compagni, ciò che esce dalla nebbia del mistero, sembra avere gli occhi e il sorriso dell’amore 
Chi era davvero il Capitano? 
E da chi stava tornando quando la sua nave ha fatto naufragio davanti alle coste del villaggio fatato? 
E perché da quando il baule è stato aperto tutti sembrano avere una storia d’amore da raccontare? 
Il finale è lieto, ma non privo di sorprese e una soprattutto farà battere il cuore di Vaniglia...




La serie "Fairy Oak" è composta da:

1. Il segreto delle Gemelle
2. L'Incanto del Buio
3. Il Potere della Luce

Sono poi stati aggiunti "I Quattro Misteri":

1. Capitan Grisam e l'amore
2. Gli incantevoli giorni di Shirley
3. Flox sorride in autunno
4. Addio Fairy Oak

Pervinca e Vaniglia


Considerazioni.
"Capitan Grisam e l'Amore" è il primo romanzo di una serie di quattro misteri che coinvolge le due sorelle gemelle che chi ha seguito la serie "Fairy Oak" conosce bene e ha adorato come me. 

Se sul finire della trilogia avevamo lasciato Pervinca (detta Vì) e Vaniglia (detta Babù) contente per la vittoria strappata al Terribile 21.
In questi quattro misteri troviamo le due alle prese con nuove avventure, che partono da un'idea geniale: Felì (abbreviazione del più complicato Sefeliceleisaràdirtelovorrà), fata e tata delle due gemelle, tornata a casa nel Regno delle Rugiade d’Argento una volta compiuta la sua missione (ovvero stare accanto alle gemelle fino a che non fossero cresciute) dalle sue amiche fatine e racconta loro quattro misteri che riguardano le sue ex protette.

Prima di raccontarvi il primo mistero, soprattutto per coloro che non hanno letto la trilogia precedente (che non è importante aver letto per immergersi in queste avventure) è bene però conoscere le protagoniste. Ecco dunque qualche informazione su di loro:

Pervinca e Vaniglia


Pervinca "Vì" Periwinkle 
Sorella gemella di Vaniglia, è una strega del Buio. Ha i capelli corti color cannella e una voglia color pervinca sulla pancia dalla quale ha preso il nome. È ribelle, disordinata, coraggiosa e introversa, infrange spesso le regole e disubbidisce alla sua tata. Ha un ragno chiamato Rex, non sopporta Scarlet Pimpernel ed è, con sua sorella, la migliore amica di Flox Pollimon. La sua materia preferita è geometria. A quindici anni decide di diventare una scienziata, rendendo molto fiero il padre Cicero. È innamorata di Grisam.

Vaniglia "Babù" Periwinkle
Sorella gemella di Pervinca, è una strega della Luce e ha lunghi capelli color del pane. Sempre gentile ed educata, è sensibile e ordinata, ma saprà dimostrarsi anche coraggiosa e leale.  colleziona matite, penne e gomme. Inizialmente ha una cotta per Grisam, ma, quando lui si dichiara a Pervinca, i sentimenti che prova per il ragazzo diventano fraterni; in seguito s'innamora di Jim, che accetta di sposare. Le sue migliori amiche sono Flox e Shirley. A quindici anni decide di diventare una scrittrice.

Flox
Ora che le abbiamo conosciute meglio mi chiederete ... ma chi è questo Grisam? Avete solo da chiedere:

Grisam Burdock
Mago del Buio e amico delle gemelle, ha tre anni più di loro e un carattere simile a quello di Pervinca, della quale è innamorato. È il capo della Banda del Capitano, il nome sotto cui i bambini di Fairy Oak si riuniscono in onore del Capitano Talbooth.

Capitan Grisam


Di cosa parla il primo mistero?
In "Capitan Grisam e l'Amore" Grisam, innamorato di Vì, che lavora per la Banda del Capitano, trova accidentalmente un baule che gli ha lasciato in eredità il Capitano Talbooth. Il baule contiene delle cose appartenute al Capitano che svelano dei suoi lati inediti, che faranno dubitare Grisam e i suoi amici di aver conosciuto veramente il vecchio Talbooth, ovvero quell'uomo smemorato, buono e onesto che hanno conosciuto e che invece potrebbe essere stato anche un pirata crudele ... 
Cosa fare per capire dunque chi fosse il vero Capitano? Cercare di scoprire la verità ovviamente, così il gruppo dei nostri amici indagherà tra le gente del villaggio e tra gli oggetti appartenuti a Talbooth (e che i nostri eroi dovranno togliere dalle grinfie della moglie del sindaco) per portare a galla la verità.

Capitano Talbooth

Elisabetta Gnone ancora mi ha decisamente colpita un'altra volta. Se pensavo, infatti, che non vi fosse altro da aggiungere alle avventure di Vì e Babù, proprio non potevo sbagliare di più, perchè "Capitan Grisam e l'Amore", in questa nuova versione arricchita della Salani (precedentemente la serie era stata pubblicata dalla DeAgostini) con molti più disegni di luoghi, personaggi e dettagli vari della bella e confortevole (a meno che non giri intorno il Terribile 21) Fairy Oak che ne risulta così più ricca i dettagli e ancora più bella. Troviamo poi le due protagoniste più cresciute, con una maggiore consapevolezza dei loro poteri, con più sicurezza dell'amore della loro famiglia e delle amicizie che le circondano. 

In un'ambientazione amichevole, calda, confortevole e avventurosa, la Gnone ci porta a vivere nuove esperienze tra magia, amore, amicizie e mistero, con meno paura di quello che le gemelle sono e potranno diventare con le loro scelte e con un briciolo di maturità in più da parte di Vì e Babù, che sebbene mantengano le loro caratteristiche, con i loro caratterini e il loro legame speciale, incominciano a mostrare la loro indipendenza, sia dalla famiglia (che amano moltissimo), sia tra di loro (innamorandosi di due ragazzi davvero speciali). 

Ho apprezzato questo romanzo per tre ragioni:

1. La prima perché sono potuta tornare nel villaggio di Fairy Oak, che amo sempre per la sensazione piacevole a cui mi conduce per ambientazione, persone e magia; 
2. La seconda perché la storia è davvero molto godibile, con una narrazione semplice, scorrevolissima, con dialoghi piacevoli, con un bel ritmo, senza i toni cupi che avevano caratterizzato i primi tre romanzi, che vedevano il Terribile 21 torreggiare (e spaventare) le due gemelle. 
3. La terza è la cura dell'edizione. Dalla storia alle immagini ho apprezzato avidamente tutto quanto il romanzo ha saputo darmi in termini di parola, emozioni e immagini, che sin dal primo momento mi hanno incantato, come d'altronde hanno saputo farmi anche nei romanzi precedenti. 

Sono dunque stra-felice di dirvi che questo romanzo vale la pena di essere letto tanto dai piccoli quanto dai grandi lettori, perché con piccole cose, immagini curate e tanto cuore da parte della sua autrice, può darvi davvero tanto e  lasciarvi di umore piacevole e pieno di sentimenti positivi. Occhio poi al finale, che concede un'occhiata da vicino agli interessi amorosi delle due gemelle ... vi lascio scoprire il resto!


La famiglia al completo!!!


Elisabetta Gnone
E' nata a Genova e vive sulle colline del Monferrato. È stata direttore responsabile delle riviste femminili e prescolari della Walt Disney, per la quale nel 2001 ha creato la serie a fumetti W.I.T.C.H., destinata a un successo mondiale. Nel 2004 ha pubblicato il primo libro della fortunatissima saga di Fairy Oak, che ha conquistato il cuore di milioni di giovani lettori nel mondo. Negli ultimi anni Elisabetta si è dedicata alla scrittura del suo nuovo romanzo Olga di carta, una storia sull'importanza di raccontare le storie, che fra risate, commozione e tenerezza affronta i temi della fragilità, della vulnerabilità e dell’imperfezione che ci rendono umani.

giovedì 23 febbraio 2017

Recensione: "La Bugia Perfetta" di Emily Elgar


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La bugia 
perfetta
di Emily Elgar

pagine 400 circa
prezzo €14.90
eBook €4.99
TimeCrime
voto:
★★★
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Quando Cassie Jensen arriva nel reparto di terapia intensiva al St Catherine’s Hospital, Alice Marlowe, l’infermiera che si occupa delle sue cure, ne rimane inspiegabilmente affascinata. 
cover originale
Quella fragile donna è stata trovata gravemente ferita in un canale lungo la strada, investita da un’auto pirata, ma il suo cuore nasconde qualcosa di tormentato e oscuro. 
Nello stesso reparto, Frank Ashcroft ha appena riaperto gli occhi dopo due mesi di coma. Solo un riflesso nervoso, pensano i medici, ma Alice è convinta che il paziente percepisca e comprenda quanto gli accade intorno. È Frank l’unico testimone dei dialoghi tra Cassie e le persone che vanno a trovarla. 
È lui a ricostruire nella propria coscienza, ora di nuovo vigile, un quadro di rancori, ossessioni morbose, rapporti familiari deteriorati, e a mettere insieme gli elementi che potrebbero far luce su quanto è accaduto a Cassie quella notte, sul ciglio di quella strada. Ed è Frank l’unico custode di un pericoloso segreto. Ma Frank è paralizzato nel suo letto, del tutto incapace di comunicare... 
Un impressionante esordio letterario. Un thriller psicologico che vi terrà incollati alle pagine.

forestzin: By witchesnightmarket...:


Considerazioni.
E' un romanzo particolare "La Bugia Perfetta" di Emily Elgar. E' particolare la scrittura, è singolare il modo di raccontare la vicenda a cui assistiamo ed è peculiare anche la storia stessa, che intreccia tre vite in modo quasi paradossale. Ma andiamo per ordine.

"La Bugia Perfetta" ci introduce la storia di Alice Marlowe, un'infermiera del St Catherine’s Hospital che si occupa di malati che si trovano in terapia intensiva e sin da subito comprendiamo come sia una donna dedita al suo lavoro, con la voglia e la dedizione di accudire i suoi pazienti. Le prime pagine del romanzo si aprono proprio con Alice che racconta della sua quotidianità fuori dall'ospedale, con le sue preoccupazioni ed i suoi problemi personali (quello di non riuscire a rimanere incinta), a un paziente di nome Frank Ashcroft .
Quest'ultimo è sostanzialmente imprigionato nel suo corpo, a letto immobile, a seguito di un ictus che impedisce al suo cervello di comunicare con il resto del corpo. I dottori non sono molto positivi circa le sue condizioni, ma Alice non si arrende e continua a trattarlo, e parlare con lui, come se fosse in procinto di svegliarsi.

Il personaggi di Frank non è importante solo per Alice, la quale si apre teneramente a Frank in tutta la sua fragilità ed il dolore nel non riuscire ad avere un figlio dal marito David, ma è altrettanto importante per Cassie Jensen, l'altra donna del romanzo collegata a Frank.
Per raccontarci la storia di Frank, "La Bugia Perfetta" torna indietro nel tempo e ci mostra quando quest'ultimo era vivo, pieno di energia, di vita di amore ed sposato proprio con Cassie, ed insieme a lei formavano una coppia perfetta, con una vita invidiabile e bellissima. Ma solo in apparenza, in quanto Frank ha avuto qualche difficoltà nel trasferirsi con Cassie dalla sfavillante Londra a un piccolo paese della provincia inglese e poi l'incidente, quello di Cassie, che è rimasto un mistero (è stato un incidente, una disgrazia o un tentativo per ucciderla?) e ha fatto si che Cassie rimanesse in vita, ma in un letto di ospedale, in coma ed incinta ... fino all'ictus di Frank e la possibilità per quest'ultimo di comunicare con Cassie e capire meglio cosa le è successo il giorno dell'incidente.

Jewel leaves..the colors:


"La Bugia Perfetta" è un romanzo che si colloca benissimo nel genere thriller, in quanto è in grado di creare la suspance giusta per dubitare delle situazioni che si vengono a creare, dei personaggi che conosciamo e colpisce per il puzzle che si viene man mano a creare quando Frank mette insieme gli indizi che coglie. 

La Elgar è stata davvero brava nell'incastrare, tra presente e passato, il mistero di Cassie, che vede coinvolto nella vicenda il suo vicino di casa Johnny (che l'aveva trovata sul ciglio della strada a seguito dell'incidente) anche primo sospettato di quanto capitatole (anche perché si stava separando dalla moglie e passava molto tempo a casa di Cassie) a ancora libero, al sospetto che forse il marito di Cassie la tradisse e lei fosse sul punto di lasciarlo ... 
Intanto, nel presente, Frank cerca un modo per comunicare, e ci riesce muovendo le palpebre ... riuscirà Alice a comprendere quello che Frank cerca di dirle? Frank riuscirà a venire a capo del mistero di Cassie? Dovrà per forza perché oscure presenze, pericolose, si aggirano nell'ospedale, minando la sicurezza dei protagonisti della vicenda.

"La Bugia Perfetta" è un romanzo che complessivamente mi è piaciuto ed ho trovato interessate da seguire anche perché non è scontato e il colpo di scena finale mi ha sorpreso ed arriva inaspettato. Una cosa che mi ha lasciato un pochino interdetta è lo stile del racconto della Elgar, che mi ha fatto un po' faticare ad entrare nella storia. All'inizio, infatti, non comprendevo del tutto quando si parlava del passato o del presente e quale personaggio fosse connesso con gli altri, ma una volta passati i primi capitoli è stato un rincorrere il finale per vedere come la vicenda si sarebbe conclusa

Sento di consigliare questo romanzo a coloro che dipendono dai romanzi thriller, nella loro biblioteca non può assolutamente mancare!!!


Miss lilacs....:


Emily Elgar
Originaria delle Cotswolds, in Inghilterra, Emily Elgar ha studiato all'Università Edimburgo, ma adesso vive a Londra. ha completato un corso in Scrittura di romanzi alla Faber Academy nel 2014  e questo è il suo primo romanzo.
mercoledì 22 febbraio 2017

Recensione: "La libreria degli amori finiti" di Giovanni Casalegno



«Le dediche d’amore sui libri sono spesso scritte sulla sabbia, come le tante parole che sembrano scolpite nella roccia dell’eternità quando vengono pronunciate. Le promesse degli amanti sono soffi di vento che lasciano un’ombra che scolora quando arriva il buio.»
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La
libreria degli
amori finiti
di Giovanni Casalegno
pagine 248
prezzo 14€
Robin Edizioni
già disponibile
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Siamo dentro una libreria che ha un angolo speciale, la sezione dei libri degli amori finiti, dove viene accolto ciò che resta di un amore che non c’è più: un libro e una dedica. 
Qui i libri ritornano a rinascere dentro un’altra vita. Un giorno come tanti entra una ragazza con una raccolta di poesie di cui vuole disfarsi e il libraio Umberto mentre la sfoglia sviene… 
Il ricordo di un grande amore passato è all'origine della «Libreria degli amori finiti», un luogo magico dove le storie girano dentro e intorno le pagine e il libraio Umberto le racconta al terzetto che oggi si ritrova ad ascoltarlo incantato e tra le tante c’è quella dei dieci piccoli editori che stanno per incontrare la svolta della loro vita, c’è la storia di un’autrice di best seller che da vent'anni scrive con un inchiostro magico, c’è una storia di dolore e riscatto e poi la storia di Stéphanie e della sua vita favolosa quanto la sua libreria normanna.

Considerazioni.
"La libreria degli amori finiti" è un romanzo che parla di libri, di librerie e di passioni. Giovanni Casalegno, che di libri se ne occupa sia per lavoro (è Professore di Lettere), sia per passione (scrivendone), ha infatti avuto come idea principe per questa sua ultima fatica, quella di un giorno in una libreria, dove seguiamo la vita e le gesta del libraio Umberto. 

Il protagonista del romanzo, Umberto appunto, ha avuto un'idea particolare per la libreria che gestisce, ovvero quella di creare una libreria con libri "di amori finiti". Come funziona? Lo spiega lo stesso Umberto ad una cliente della sua libreria nelle prime pagine del romanzo: "Chi non vuole tenere con sè uno o più dei libri ricevuti in dono da una persona con cui ha avuto una storia d'amore, ora conclusa, può portarli qui. L'importante è che ogni libro abbia la prova de regalo amoroso, vale a dire la dedica. Io li valuto. Il cliente può prendere il corrispettivo in denaro, oppure scambiarlo  altri libri, usati o anche nuovi".

Ma cosa succede ne "La libreria degli amori finiti"? Succede che in un giorno come tanti, Umberto ha un mancamento, a seguito della lettura di una dedica su un libro di poesie di Pedro Salinas che gli capita casualmente tra le mani. E' infatti la dedica di un amore passato che ancora gli tocca al cuore. Umberto, allora, alla presenza di tre uditore d'eccezione, decide di raccontare loro la sua storia, o meglio, le storie dei suoi grandi amori passati e finiti, con Eleonora (scrittrice internazionale), Stephànie (che aveva una libreria in Francia) per poi intrattenerci con altri racconti più brevi, con soggetto sempre editori. 

"La libreria degli amori finiti" è un romanzo scritto, bene, che fluisce splendidamente e che si legge volentieri per la prosa curata, che palesa mestiere con le parole, e scioltezza tanto nella scelta di queste ultime, che delle tematiche da trattare. 
Ho apprezzato molto proprio i temi che il romanzo ha sollevato perché rievocano gli amori, il passato, la vita professionale e quella personale delle persone coinvolte e descrive bene la passione per i libri, per la scrittura e la lettura. E' rappresentato poi benissimo il mestiere del libraio, che ha passione da vendere per quello che fa e svolge il suo lavoro con le sue gioie e i suoi dolori, ma sempre a contatto con i libri e le storie che hanno da raccontare. 

Consiglio questa storia a chi ama i libri, vive di passioni e di quotidianità. 

 Giovanni Casalegno
E' nato a Chieri (TO) nel 1962 è scrittore e docente di Lettere. Ha pubblicato un romanzo gastronomico "Ultima cena al Mac Pi" (Neos 2015) e alcuni racconti. Ha curato due antologie di racconti per la casa editrice Einaudi "Nella tua carne. Racconti erotici" (2009) e "Storie di libri" (2011). HA scritto alcuni dizionari settoriali per la Utet e attualmente si occupa di editoria scolastica. 
martedì 21 febbraio 2017

Di Rose e di Draghi...




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La Rosa
del Drago
di Angela White
pagine 300 circa
prezzo 0.99€
prezzo 8.00€
già disponibile
autopubblicato
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La serie "Le profezie della strega scalza"*è composta da:

1. Il Castello dei sogni 
2. Di ghiaccio e d'oro
3. La Rosa del Drago
4. La luna dei desideri




Nell'Inghilterra medievale una donna misteriosa legge il destino nelle fiamme. 
Ogni sua predizione è la promessa di un amore. 
Figlia illegittima di un nobiluomo, la bellissima Shayla ha passato in convento la maggior parte della sua vita. Dopo la morte del padre, e prima che possa farsi suora, lo zio lord Seraphin manda un gruppo di mercenari a prenderla: progetta di offrirla in dono a Enrico Plantageneto, giovane re d’Inghilterra, per ingraziarselo. 
Al corrente delle sue cattive intenzioni, la fedele e anziana serva Fia aiuta Shayla a scappare. Ma durante la fuga il cavallo si imbizzarrisce, e Shayla sarebbe perduta se non fosse per l’intervento audace di un misterioso cavaliere. 
Il suo nome è Benjamin, noto in tutto il regno come il Drago di Kingsden. Un drago determinato a tenere per sé la meravigliosa fanciulla che il destino gli ha fatto incontrare.

...o. Il Tempo della Strega Scalza .o...


Il 26 Ottobre 1154, muore Stephen di Blois. Solo pochi mesi prima, re Stephen aveva siglato il trattato di Wallingford, che riconosceva come successore al trono Enrico d'Angiò, duca di Normandia e figlio di Maud, la regina che sempre aveva conteso a Stephen la sovranità sull'Inghilterra. Con l'incoronazione di Enrico comincia la dinastia reale dei Plantageneti e si conclude ufficialmente il feroce periodo storico dell'Anarchia inglese. 

Le profezie della strega scalza si svolgono in Inghilterra, al tempo in cui il Galles e la Scozia erano regni indipendenti.

Negli anni dell'Anarchia, l'assenza di una forte autorità centrale aveva accresciuto il potere dei baroni inglesi. Borghi, castelli e feudi erano diventati piccoli domini assoggettati alla sola volontà dei loro signori, impegnati in una danza di alleanze e tradimenti reciproci, tra la fazione dei Blois e quella degli Angiò.

Deerstone è il primo castello che appare nella serie. Conosciuto come la Rocca del Cervo, si trova nella parte più settentrionale dell'Inghilterra, vicina al confine scozzese. Superata un'intricata foresta, il castello è sito sopra un'altura rocciosa, e si affaccia su una lunga riva di sabbia bagnata dal mare del Nord. Deerstone si ispira al maniero di Bamburgh Castle, in Northumberland.



...o. Romanzi e personaggi .o...


"Lasciatemi, signora, vi prego" supplicò il ragazzo con un filo di voce, distogliendo lo sguardo. Lei non glielo permise, afferrandogli il volto tra le mani e costringendolo a guardarla. "Sono un mostro""No! Non lo sarai mai e tanto meno lo sei adesso" affermò la dama, fissandolo negli occhi. Poi il suo tocco divenne carezzevole sulle sue guance, sebbene lui lo percepisse su una soltanto "Non cambia nulla. Questo non cambia nulla" gli sussurrò, percorrendo con le dita lo sfregio orribile che gli sfigurava il volto."Ricorda sempre, ragazzo mio: gli occhi vedono ciò che il cuore vuole e sappi che un giorno avrai per te la fanciulla più bella si sia mai vista in questo Regno" - da "La Rosa del Drago" di Angela White

Sir Benjamin di Kinsgden, chiamato anche Benj, è noto in tutto il Regno come come "Il Drago".
La luce che filtrava dalle imposte sembrava sfiorarlo quasi con timore, sfumando di ombre gli abiti scuri che indossava. Calzava stivali di cuoio nero, ingentiliti dagli speroni dorati del cavalierato, e le sue lunghe gambe erano stese in una posa di rilassata indolenza.  [...] Oltre i lacci di una casacca di pelle, lasciati sciolti sul suo ampio torace, si vedeva il nero della sua camicia. Un unico fregio interrompeva il notturno susseguirsi di quei colori: il rosso di un dragone ricamato sulla sua giubba. [...] Gli occhi dell’uomo la guardavano con paziente aspettativa, mentre lei, con le labbra socchiuse, osservava il suo volto e l’ustione antica che lo deturpava. Dallo zigomo sinistro la pelle del viso si arricciava in tante onde sottili, proseguendo lungo il suo collo fino a scomparire oltre il tessuto della camicia. Shayla trasse un respiro profondo, chiedendosi fin dove giungeva il ricordo tremendo di quel dolore patito...   
da "La Rosa del Drago" di Angela White

Shayla, chiamata da Benjamin "rosa preziosa".
Benjamin riportò lo sguardo sulla ragazza priva di sensi tra le sue braccia. Il pallore dell’incoscienza rendeva la sua pelle simile a seta bianca, contro cui risaltava il rosso cupo delle sue lunghe ciglia abbassate. Dalla bocca socchiusa il respiro sfuggiva quieto, un alito di vita che le scaldava le labbra, carnose e rosee come i petali di un fiore. [...] Lei continuava a dormire, i capelli lunghissimi sparsi contro le pellicce brune come rivoli di fuoco e sangue. [...] La casta tunica del noviziato aderiva al suo corpo come una seconda pelle, rivelando agli occhi del cavaliere le forme seducenti e perfette che aveva già intuito quando lei, spaventata, si era stretta tremante contro di lui. [...] No, non era una donna. Era una fanciulla. La più bella che avesse mai visto. 
 da "La Rosa del Drago" di Angela White




...o. Altri personaggi .o...

Suor Edith, badessa del convento dove vive Shayla. E' la madre di Richard Torquil.  
Conte Seraphin St Etienne di Almar, zio di Shayla e signore di Gaskell Manor.  
Richard Torquil, uno dei vincitori del torneo di Gaskell Manor. Un cavaliere errante di 23 anni.  
Artemisia del Vespero, la più bella cortigiana di Londra. Vecchia conoscenza del leone dormiente, è la madre di Shayla.  
Cate "la gatta selvatica", una delle ragazze di Artemisia.  
Rob, giovane paladino di soli 13 anni, accompagna Shayla nel suo viaggio.  
Dylan, scudiero di Benjamin. Un ragazzo di 15 anni.  
Hayden di Lionfield, il leone dormiente, signore di Benjamin e suo migliore amico. 
Lianne di Deerstone, sposa di Hayden, e le sue damigelle Margaret ed Elise. 
Jamie Lamartes e Christian il bardo, ospiti al castello dei St Etienne.

* La serie è stata precedentemente pubblicata in edizione I Romanzi Mondadori in edicola nel 2012 circa.


Angela White/Lorena Bianchi 
Italiana, con una grande passione per la storia e il teatro, Lorena Bianchi è nata e vive in una città che si affaccia sul mare. Colleziona profumi e stampe dalle atmosfere gotiche e fantastiche. Le piace viaggiare, conoscere posti nuovi e assaporare le emozioni del ritorno alla propria casa. Ama leggere e ha iniziato a scrivere per gioco come momento di evasione dalla quotidianità. Per la collana I Romanzi Mondadori ha pubblicato la serie "Le profezie della strega scalza". Con Rizzoli ha pubblicato il romanzo storico "Il profumo dell'oro", disponibile in libreria e in ebook dal 28 Gennaio 2016.
lunedì 20 febbraio 2017

Recensione: "Quando l'amore nasce in libreria" di Veronica Henry




« C'è un libro per ogni persona, anche se non lo sa.
Un libro che ti entra dentro e ti prende l'anima... »
da "Quando l'amore nasce in libreria" di Veronica Henry


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Quando
 l'Amore nasce
 in Libreria
di Veronica Henry
pagine 
prezzo
Garzanti
già disponibile
voto:
★★★★
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In uno stretto vicolo di un minuscolo paesino vicino a Oxford si nasconde un posto speciale. È una piccola libreria, tutta di legno. Gli scaffali arrivano fino al soffitto e pile di libri occupano ogni angolo disponibile. Il suo nome è Nightingale Books ed è proprio qui che Emilia è cresciuta. 
Fra le pagine di Madame Bovary e una prima edizione di Emma di Jane Austen, Emilia ha imparato che i libri possono anche curare l’anima. È proprio questo che suo padre ha fatto per tutta la sua vita e ora è compito di Emilia: aiutare i suoi clienti grazie ai libri. 
Thomasina, timida e introversa, ha scoperto la cucina e l’amore attraverso i romanzi di Proust e i libri del cuoco Anthony Bourdain; Sarah, la proprietaria dell’antica villa di Peasebrook Manor, trova il suo unico conforto tra le righe di Anna Karenina; Jackson riesce a comunicare con suo figlio solo grazie al Piccolo principe. Perché per ogni dolore, per ogni dubbio, per ogni momento difficile esiste il libro giusto. Un libro che ti può salvare. 
Un libro che può farti trovare l’amore. Ma adesso la libreria è in pericolo. I conti proprio non tornano, i creditori stanno diventando pressanti e un uomo d’affari senza scrupoli vorrebbe costruire al suo posto degli appartamenti di lusso. La tentazione di vendere è enorme, ma Emilia deve tenere fede alla promessa che ha fatto al padre, deve lottare per la Nightingale Books. Deve continuare ad aiutare gli altri attraverso le pagine dei libri. Grazie alle parole di Camus, Salinger, Burgess e Kerouac, forse Emilia riuscirà a trovare la chiave per risolvere i suoi problemi. Manca solo quella per aprire il suo cuore. 
Quando l’amore nasce in libreria è stato il romanzo più amato dalle librerie indipendenti inglesi. Grazie a loro è subito salito ai vertici della Top Ten dei libri più venduti. Veronica Henry ci regala una storia sulla magia delle librerie e sul grande potere della lettura. Perché c’è un libro speciale per ognuno di noi. Per aiutarci a trovare una luce anche quando tutto sembra perso.




Considerazioni.
Ho letto questo romanzo in un baleno. E alla fine, guardandomi indietro cercando le parole e ragioni per spiegarvi il motivo che me lo ha fatto leggere così velocemente e apprezzare così tanto, posso dire che sia:

  • perché parla di una libreria a cui serve fiducia, persone che la visitino ed una mano economica;
  • perché è un romanzo che si legge velocemente, con uno stile che fluisce splendidamente;
  • perché i personaggi che orbitano intorno ad esse sono tutti piuttosto interessanti da seguire sia per le letture che fanno che per la storia che ci raccontano una volta tornati a casa propria.
Siamo in una di quelle piccole cittadine tranquille e sonnacchiose inglesi che orbitano intorno a Oxford, ai giorni nostri. Il libro inizia portandoci però indietro nel tempo e spiegandoci come abbia  questa abbia aperto (proprio a Peasebrook) i battenti intorno al 1983, grazie ad un uomo di nome Julius e una bambina, sua figlia di nome Emilia, che hanno trovato una casa, ed un mondo tutto loro, fondando la libreria "Nightingale Books". 

Ritroviamo poi una trentaduenne Emilia, ormai cresciuta, alle prese con l'organizzazione dei funerali del padre e con la scelta di tornare a insegnare (come faceva ad Hong Kong) oppure rilevare la libreria appartenuta al padre e realizzare il desiderio che le ha sussurrato quest'ultimo in punto di morte: occuparsi della "Nightingale Books". Emilia non ci mette molto a decidere e scegli di rimanere e provare a sollevare le sorti della libreria, che non naviga proprio in buone acque ...

Grazie alle sue due più care amiche, Emilia riesce a superare i funerali ed in particolare grazie ai consigli gratuiti di una delle due (Autumm aka Andrea) incomincia a prendere decisioni economiche piuttosto importanti.

Mentre la Henry ci accompagna alla conoscenza di Emilia, in ogni capitolo ci presenta anche un nuovo personaggio - già quando era presente Julius avvezzo a frequentare la "Nightingale Books" - che intreccia la sua vita a quella della libreria e della libraia, scegliendo il libro necessario a fare una scelta, a sopportare una situazione, a fuggire in un mondo che permettesse loro di evadere dai problemi quotidiani o anche solo affondare la mente in qualche passione. 

Conosciamo così Thommasina, la quale adora i libri di cucina ed è una donna davvero generosa; Sarah e Ralph che possiedono la Peasebrook Manor e si trovano ad affrontare diverse problematiche importanti (come il vizio del gioco di lui ed un brutto incidente della figlia); Alice che è la figlia di Sarah, la quale si trova divisa tra il dolce giardiniere Dillon e  lo scorbutico fidanzato Hugh; Bea, che ruba un libro nella libreria di Emilia per poi trovare in lei un'amica; Jackson, il quale scegli i libri da poter leggere al figlio; e Marlowe, un amico di Julius ed un musicista che toccherà il cuore di Emilia in più di un modo. 

Può apparire un po' difficile, se non lo avete letto, seguire tutte queste storie, in realtà è di una naturalezza incredibile perché ci si trova avvinti in un lampo alle varie storie, una più appassionante  dell'altra, una più interessante dell'altra. Oltre a ciò la Henry è davvero brava a dettare i tempi, a lasciarci anelare una situazione o un sentimento, è brava nel descrivere le emozioni, nel farle nascere, coltivare la speranza per poi magari farci soffrire e poi offrirci la soluzione che anelavamo sin dall'inizio. 

"Quando l' amore nasce in libreria" è un bel romanzo, scritto con garbo, eleganza, semplicità e ti fa sentire a tuo agio, sicura e protetta dai libri che sono presenti ovunque ti giri, ovunque tu sia. E' un romanzo che ti lascia cullare nella gioia di trovare il consiglio giusto, la parola giusta, non solo in un ambiente in cui potresti restare praticamente in eterno, ma anche da persone che sanno come ti senti, che vivono più o meno le stesse situazioni, provando i medesimi sentimenti e proprio per questo non senti il vento freddo della solitudine soffiarti accanto.

In "Quando l' amore nasce in libreria" nulla è lasciato al caso o racconto tanto per riempire le pagine, ma tutto è ben incastrato per emozionare lasciare qualcosa di positivo al lettore. E ci sente bene, dopo, come dopo aver bevuto una buona tazza di cioccolata calda o un tè con i biscotti davanti ad un caminetto acceso mentre fuori nevica. Vi piacerà sicuramente.

Alla fine ho pensato davvero:


« C'è un libro per ogni persona, anche se non lo sa.
Un libro che ti entra dentro e ti prende l'anima... »



Veronica Henry
Ha lavorato a lungo per la radio e la televisione, soprattutto come sceneggiatrice. Ora scrive per giornali e riviste, tra cui il Daily Mail e il Sunday Times, e tiene regolarmente interventi presso festival letterari, biblioteche e librerie.
sabato 18 febbraio 2017

Doppia recensione in pillole per un week end promettente ...

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Bafometto
d'Oro
di Morgana Lucchesi
pagine 496
prezzo 3,49€
già disponibile
Autopubblicato
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Cosa la legava a Egidio Cavezan, noto antiquario che si occupava di oggetti esoterici trovato morto nel dungeon della sua casa, a Valeria Pojiak? 
Per chi lavora Slatko Djiukic, ex mercenario delle milizie serbe che gestisce una società d’import-export a Roma? E perché qualcuno sta facendo pressioni sul Vice Questore Luca Bonomi per una rapida archiviazione delle indagini? Chi sono in realtà Genesio Lampugnani, istrionico pittore naif, e sua moglie Davina? 
La nuova indagine dell’Ispettore Sabrina Ferri e del suo assistente, l’Agente Scelto Emiliano Podda, della IIIa Squadra Omicidi di Roma, li condurrà fino a un mondo di orge, perversione e riti esoterici, in cui tutto sembra ruotare attorno alla figura del Guardiano; ambiguo e misterioso personaggio del quale nessuno conosce l’identità e della sua bellissima assistente Ethel. 
Chi si cela dietro l’oscuro pseudonimo? 
E perché il Vaticano sembra essere molto interessato a ciò che custodisce? 
Un nuovo intricato rebus per l’Ispettore Ferri, la cui soluzione potrebbe costare la vita e nel quale la verità sembra non interessare nessuno.
Considerazioni.
La storia che ci racconta la Lucchesi ci porta a Roma e prende avvio precisamente a Castel Fusano, nei dintorni della capitale. Sullo sfondo di una pineta vediamo muoversi due uomini, tirapiedi un ex mercenario serbo di nome Slatko Djiukic, i quali dopo aver bruciato il cadavere di una donna,  presto troveranno la morte in un incidente d'auto.
Scopriamo presto che l'incidente è un avvenimento che deve essere inquadrato in una prospettiva più ampia. La macchina sulla quale i due uomini avevano  trovato la morte era infatti intestata ad un gallerista (e antiquario) di nome Egidio Caveza, il quale trattava oggetti esoterici, il quale  è stato a sua volta trovato morto nella sua villa alla Camilluccia.
Sullo strano intrecci di queste vite incomincia ad indagare l'Ispettore Sabrina Ferri e il suo aiutante Emiliano Podda, i quali scopriranno strani  intrecci tra i vari personaggi, che nascondono, dietro la loro facciata, perversioni, violente e burrascose vendette, festini particolare in cui  intrecciare amicizie altrettanto "speciali" e pericolose. 
E tra organizzazioni dai propositi non esattamente leciti, Servizi Segreti, Ordine dei Templari, infiltrati del Vaticano e un Bafometto d'oro che custodisce poteri straordinari, tanto che anche i Cavalieri Temlari lo adoravano, i due poliziotti dovranno arrivare a comprendere un puzzle più grande di loro che sicuramente metterà alla prova i loro nervi e in pericolo le loro vite.

"Bafometto D'Oro" è un romanzo che non mi è affatto dispiaciuto, anzi, a seguito della lettura possa dire aver apprezzato l'intreccio, che non smette  un attimo di sorprendere con risvolti inaspettati e cambi di registro, intervallando momenti di thriller, di giallo, di spionaggio e anche un pizzico di romanticismo. Certo se la sorprese continue sono il punto forte del romanzo, esso è anche il suo punto debole, a mio avviso. Questo perché se da un lato ho apprezzato il fatto che il romanzo volesse porre in essere un intreccio ben inanellato di eventi, a dire la verità in qualche momento questo mi ha anche piuttosto confusa ...

Tra i tanti nomi (non troppo immediati da ricordare), i posti, i collegamenti (tantissimi), gli accadimenti, alcune volte mi sono sentita perduta ed ho dovuto tornare indietro, leggere chi faceva cosa o chi era collegato con chi per poi riprendere la lettura. Tutto sommato ho comunque apprezzato la lettura, nonché lo stile della scrittrice, e vi consiglio di leggerla se apprezzate il thriller e le situazioni adrenaliniche e spionistiche.



Morgana Lucchesi
Nasce a Roma, circa 50 anni fa dove vive tutt’ora. Dopo l’esordio nel 2010 con il romanzo erotico Deviazione Pericolosa - ed. Taitapress, torna al pubblico nel 2015 con Nel Momento Sbagliato un noir contemporaneo, ambientato a Roma, dalla forte connotazione BDSM, autopubblicato su www.amazon.it cui fa’ seguito, nel gennaio 2017, Il Bafometto d’oro anch’esso incentrato sul personaggio dell’Ispettore di Polizia Sabrina Ferri.

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Incensiere
di Valerio Dalla Ragione
pagine 382
prezzo 16,50€
già disponibile
Lettere Animate
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Con vostra grande sorpresa vi scoprite essere lo scomodo bersaglio della classe dominante della vostra città, una città dove centotrenta milioni di persone vivono con lo spettro di un conflitto che potrebbe annientare le loro esistenze.
 
Mentre la corruzione dilagante ingloba la vita politica e un monarca semi-umano getta le fondamenta di una nuova società, la morte a cui vi hanno predestinato potrebbe non essere la vostra unica opzione: dimore imperiali oltre la via della seta, autostrade informatiche, etnie robotiche sepolte dal tempo e cerimonie del tè in un pomeriggio d'autunno si mostreranno nel campo delle vostre possibilità. 
Fra i riflessi distorti di una metropoli dormiente e le notti di delirio nella ferocia di un'altra epoca, vi chiederete se le domande sulla vostra vita e quello che vi circonda valgano la pena di essere poste.

Considerazioni.
E' un romanzo particolare, che cerca di far riflettere su tematiche importanti, come il nostro tempo, l'importanza di prenderci i nostri spazi, godere maggiormente della vita senza costruirci intorno tanti orpelli o artifici e credendo nelle proprie capacità, non senza un enorme dose di forza di volontà.

"Incensiere" è un libro che è stato costruito e scritto con riflessione, con cura, avendo alle spalle una buona dose per la lettura e una cultura interessata al passato, alle nostre origini, si legge e si percepisce tutto questo in ogni singola riga e proprio per questo occorre avere tempo e modo di prendersi tempo per leggere i vari passaggi e magari riflettere complessivamente sullo scopo per cui Dalla Ragione ha proprio voluto condurci per questi sentieri nel dirci una determinata cosa.

Una cosa che vi sconsiglio di fare con Dalla Ragione è dare per scontato cose, parole, personaggi e situazioni, perché è tutto molto pensato per condurvi in una determinata situazione.
Non mi aspettavo, sia per trama che per presentazione, un romanzo di questo tipo, che faccio fatica a incasellare in un genere preciso, ma posso dirvi che in certe situazioni è sorprendente sia per come Dalla Ragione usi le parole, le frasi e i pensieri, per come il capitolo procede.

Personalmente ho apprezzato molto alcuni passaggi ed altri meno, ma essendo una lettura molto soggettiva credo tutti coloro che leggeranno questo romanzo si troveranno nella medesima situazione. 

Vi consiglio questo libro se avete voglia di leggere qualcosa che non vi aspettare, cercando di avere la mente aperte al viaggio e con la prospettiva di trovarvi a navigare a vista in una lettura in cui è necessario lasciarsi andare e vedere dove lo scrittore e i suoi scritti vogliano condurci. 


venerdì 17 febbraio 2017

Recensione: "I Colori dopo il Bianco" di Nicola Lecca



Ho scelto Marsiglia perché è una città in cui la vita abbonda 
come lo zucchero nelle torte e in cui l’imperfezione è considerata un vanto”.
di Nicola Lecca

«Il destino non esiste. Non c'è. È un'invenzione.
Il destino sei tu.
È ciò che vuoi: ciò che desideri.
»
di Nicola Lecca


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Colori
dopo il 
Bianco
di Nicola Lecca
pagine 192
prezzo 18€
eBook 6,99€
Mondadori
già disponibile
voto:
★★★★☆
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Staccarsi dal passato farà male? 
Silke ancora non lo sa, ma è stanca di Innsbruck: una città gelida e perfetta in cui il destino, ostaggio dell'abitudine, domato dalla disciplina e ammansito dalla ricchezza, se ne sta quasi sempre in letargo. 
Per vivere a pieno sceglie Marsiglia. Ha voglia di novità, di mare e di colori, e non importa se tutto questo comporterà mille sfide: Silke è finalmente pronta ad affrontarle. 
Ragazza, ma non ancora donna, rinuncerà al benessere della sua vita privilegiata per trasferirsi in un micro appartamento vicino al porto, lasciandosi alle spalle lo sfarzo della villa di famiglia e il soffocante controllo di genitori ossessionati dalle regole, ancorati alle tradizioni e devoti al culto della reputazione più che all'amore o alla verità. Fin dal primo istante, Marsiglia coinvolgerà Silke nel suo alveare di esistenze complicate, curandola dalla solitudine e accogliendola con una moltitudine che turba e spaventa, rallegra e commuove. 
Se a Innsbruck il tempo pareva sospeso in un'illusione asettica e le giornate si susseguivano con la grazia innaturale del nuoto sincronizzato, a Marsiglia tutto scorre, governato da un'imprevedibilità che mette a dura prova ma offre, in cambio, vivacità e calore umano. 
Come accade con Murielle: una vicina di casa chiacchierona che, armata di torte e di prelibatezze africane, aiuterà Silke ad abbandonare la sua riservatezza per unirsi al flusso della città e imparare il valore dell'accoglienza, l'importanza dell'ascolto e l'arte di non prendersi troppo sul serio. 
Nel fitto reticolato delle stradine marsigliesi, Silke si incontrerà col mondo e si renderà conto che ogni labirinto può trasformarsi in un gioco: un rompicapo da risolvere per dimostrare di essere all'altezza della vita. 
E quando incontrerà la vecchia gattara di rue de la Palud e il giovane Didier – ladro, atleta e mangiatore di fuoco –, si accorgerà che il destino, capace di togliere tanto, è spesso pronto a dare: proprio quando meno ce lo aspettiamo.

Marseille, France:


Considerazioni.
Ho letto questo romanzo in un lampo. Davvero. E mi è anche piaciuto moltissimo sia per lo stile di Lecca, che non conoscevo e che qui ho scoperto di apprezzare, sia per la trama, che mi ha ricordato alcuni romanzi francesi e un po' sopra le righe che ho letto qualche tempo fa.

La storia che Lecca racconta ruota intorno a tre protagonisti:

  • una gelida Innsbruck, fredda anche a livello di sentimenti;
  • una colorata e accogliente Marsiglia:
  • Silke, la quale è affetta dalla malattia che gli agi arrecano (ovvero la noia,  la prevedibilità dell'esistenza e l'insensibilità emotiva), non riesce più a vivere sentendo emozioni, gioendo della quotidianità e vivendo per la bellezza di vivere. 

Silke è infatti un giovane donna che ingabbiata nella ricchezza (anche a seguito di un errore che ha commesso) che suo padre le ha costruito intorno, un giorno ripudia tutto quanto le è stato offerto un piatto d'argento e parte alla ricerca di quello che le manca, anche a costo di ricominciare da zero, essere povera e accontentarsi di quello che riesce a guadagnarsi.
Silke sceglie Marsiglia, una città sul mare, piena di colori, calore e vivacità, una città in cui troverà un posto dove vivere, con molti incontri che molto avranno da insegnarle, come ad esempio quello con la vecchia gattara di rue de la Palud o quello con una vicina (Murielle) amante dei gatti che finisce per preoccuparsi per lei, introducendola anche al cibo africano; o il figlio di Murielle, Didier, il quale le insegnerà nuovi significati della parola amore.

Marsiglia offrirà tanto a Silk: la possibilità di una nuova vita, ed in particolare la scoperta di nuove sensazioni, della possibilità di vivere liberamente la propria personalità, il contatto con persone diverse, comprendere che il destino ti arriva comunque dietro le spalle e ti coglie impreparato in ogni caso, l'accettazione del passato e il superamento del concetto di ricchezza intesa solo come denaro.

"I Colori dopo il Bianco" è stato un bel romanzo perché Lecca è riuscito ad inserire nella trama molte tematiche che riesce poi ad affrontare in modo toccante, gentile, sensibile e accattivante sia da leggere che da sentire sulla pelle mentre i personaggi prendono posto vicino al tuo cuore. Ma ho trovato belle da leggere anche altre cose: il titolo, che ci ricorda come anche il più apatico dei colori posso contenere la sua bellezza, proprio come Silke, o le descrizioni quasi poetiche di Marsiglia (che acquista bellezza ai nostri occhi, visto che è conosciuta per ben altri motivi) che si svela dotata di colori, profumi e anime diverse che l'arricchiscono di storia e calore che la pongono in netto contrasto con la fredda e gelida Innsbruck.

"I Colori dopo il Bianco" è una ricerca di se stessi, quella di Silke in particolare, la quale ha molte paure e molto incertezze, che la vita a Marsiglia la porterà a superare, accentando il pericolo, l'incertezza e il giudizio degli altri. "I Colori dopo il Bianco" è un caleidoscopio interessante e affascinante di persone, di vite, di passioni e bellissime vite che incontrandosi o lasciandosi creano frizione di sentimenti, in positivo ed in negativo. E ancora "I Colori dopo il Bianco"  è un libro da leggere perché è un bel mix di dramma, commedia, momenti ironici, momenti riflessivi e alla fine rimangono piacevomente impressi.


°°°Marseille                                                                                                                                                     More:


Nicola Lecca 
(Cagliari, 1976) è uno scrittore nomade che ha abitato a lungo a Vienna, Barcellona, Venezia, Londra, Innsbruck, Reykjavík e Visby. La sua raccolta di racconti Concerti senza orchestra (Marsilio, 1999) è stata finalista al Premio Strega. All’età di ventisette anni ha ricevuto il Premio Hemingway per la letteratura. Con Mondadori ha pubblicato Hotel Borg (2006), Il corpo odiato (2009), La piramide del caffè (2013) e I colori dopo il bianco (2017). I suoi saggi filosofici L’amore perduto per l’attesa e Di quasi tutto non ci accorgiamo sono stati pubblicati in olandese dal Nexus Instituut di Tilburg. Le sue opere sono presenti in quindici Paesi europei e in Brasile.