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martedì 21 giugno 2016

Recensione: "Tre giorni e una vita" Pierre Lemaitre









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Tre 
giorni 
e una Vita
di Pierre Lemaitre
pagine 226
prezzo 18€
ebook 9.99€
Mondadori
già disponibile
voto
:
★★★★☆
--o--





Natale 1999. 
A Beauval, una piccola cittadina della provincia francese, Antoine, dodici anni, figlio unico di genitori separati, vive con la madre Blanche, una donna rigida e opprimente, conducendo una vita piuttosto solitaria. 
Trois jours et une vie
cover originale
Il padre da anni si è trasferito in Germania e ha pochi contatti con lui.
Antoine non lega molto con i coetanei e il suo migliore amico è Ulisse, il cane di Roger Desmedt, il suo vicino di casa.
Il giorno in cui Desmedt, un uomo rozzo e brutale, uccide Ulisse, Antoine, sconvolto e disperato, in un accesso di rabbia cieca compie un gesto che in pochi secondi segnerà per sempre la sua esistenza. 
Terrorizzato all'idea di essere scoperto, Antoine passa giorni di angoscia indescrivibile, immaginando scenari futuri cupi e ineluttabili.
Ma, proprio quando sembra che per lui non ci sia più scampo, un evento imprevisto sopraggiunge rimettendo tutto in gioco. 
In "Tre giorni e una vita" Pierre Lemaitre ricostruisce perfettamente l'atmosfera di una piccola comunità scossa da un evento tragico, scandagliando con precisione chirurgica le pieghe dell'animo umano di fronte a un caso di coscienza talmente reale che è impossibile non chiedersi "e se fosse successo a me?"




Considerazioni.
Una cosa che Pierre Lemaitre fa spesso - ed in cui riesce bene - è quella di scuotere il lettore dal torpore indotto dai romanzi in cui è solito crogiolarsi per preferenza ed abitudine e sondare l'animo umano in modo profondo e cruciale. Anche in questa storia, che parte timidamente, con la tenera descrizione del rapporto sincero e amorevole tra un bambino e il cane del suo vicino, Ulisse, per poi condurci ad una situazione difficile, che ci induce a prendere posizione, fare una scelta con e per il piccolo protagonista della storia.

Il romanzo ci narra infatti di Antoine, un ragazzino piuttosto introverso di dodici anni che vive in un piccolo paesino in cui non accade nulla, Beauval, che si sente profondamente solo - abbandonato dal padre che si è rifatto una vita in Germania e da una madre oppressiva - e proprio per questo si prende a cuore il cane - di nome Ulisse - del suo vicino violento. Un giorno però qualcosa va storto ed Antoine perde l'amico a quattro zampe, che viene ucciso dal suo padrone. Antoine perde la testa e fa qualcosa di cui subito si pente, ma che ormai l'ha segnato, e proprio cercando di coprire il misfatto compie scelte che lo condizioneranno enormemente nel corso della sua esistenza.



"Tre giorni e una vita" può apparire un semplice romanzo di formazione segnato dal passaggio per un evento tragico ed inaspettato, ma in realtà è più di questo, è la storia di una colpa, del tentativo di coprire e celare al mondo la sua esistenza e la corrosione dell'animo a causa di fatto che ha segnato la vita del protagonista.
Proprio per mostrare la difficoltà del superamento del trauma Lemaitre ci mostra Antoine in tre momenti della sua esistenza:

- nel momento del gesto che gli cambierà l'esistenza;
- nel momento in cui si laurea;
- a seguito suo matrimonio.

Lemaitre  ci mostra come pur cercando di vivere una vita normale, quasi esemplare, Antoine non riesca a superare il momento che l'ha sconfitto, impedendogli di vivere la sua vita pienamente, godendosi ogni momento, superando i momenti difficile con l'animo sollevato e sereno. Antoine vive una vita fatta di angoscia, quella di venire scoperto per quello che ha fatto, per paura che nella piccola città venga additato, si parli male di lui e che si sveli quello che può diventare in un momento di rabbia. 

L'autore è stata bravo tanto a narrare la storia in modo semplice, lineare e coinvolgente, quanto nell'intrecciare i vari momenti della vita di Antoine, far crescere la tensione fino ai colpi di scena finali, che chiudono idealmente il cerchio della storia, dando modo ad Antoine di comprendere il passato, gli eventi che lo hanno segnato così profondamente, pensato a come sarebbe stato se avesse trovato il coraggio di confidarsi con qualcuno, di alleggerire la sua coscienza.

Complessivamente è una storia davvero molto intensa, che seppur non sia collegabile al classico thriller d'azione, bensì uno psicologico, risulta scritto intelligentemente, connotato da difficoltà di diversa natura, soprattutto a livello emotivo, che comportano una riflessione importate sulla difficoltà delle nostre scelte, sulla responsabilità che implicano gli atti impulsivi presi sulla scia di sentimenti che sfuggono al nostro controllo, che sconvolgono e che non riusciamo a governare...

Ve lo consiglio se volete leggere una storia intensa, con momenti di riflessione, di suspance e una bella caratterizzazione di personaggi. Insomma, una storia breve, ma assolutamente intensa.



Pierre Lemaitre, nato a Parigi, ha insegnato per molti anni letteratura e ora è scrittore e sceneggiatore. Con i suoi romanzi, tutti premiati da critica e pubblico, si è imposto come uno dei più grandi nomi della narrativa francese contemporanea. Le sue opere sono tradotte in più di venti lingue e i diritti sono stati acquistati dal cinema. Mondadori ha pubblicato la serie noir del commissario Camille Verhoeven Irène, Alex, Camille e Rosy & John, e nel 2014 il romanzo Ci rivediamo lassù, vincitore del Premio Goncourt.

1 commento :

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