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mercoledì 27 gennaio 2016

Spiriti ribelli e deboli venti ...


Finalmente torna per la Neri Pozza un altro romanzo della bravissima Sybulle Bedford, che mi aveva incantato con "Educazione non sentimentale". A tutti coloro che amano le storie semplici ma ricche di sfumature, di introspezioni psicologiche e panorami interessanti (sia a livello paesaggistico che culturali) ecco che questo romanzo potrebbe davvero fare al caso vostro.

Il secondo romanzo, "L'estate degli annegamenti", che vi consiglio è invece un thriller che nasce dalle abili mani di un autore scozzese che mette in scena una storia complessa, che vede intrecciarsi tutta la sfera dei sentimenti umani conoscibili. 



 




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 Sabbie 
mobili
di Sybille Bedford
Pagine 336
Euro 16,50
Neri Pozza
da febbraio
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Apparsa per la prima volta nel giugno del 2005, qualche mese prima che Sybille Bedford concludesse la sua lunga esistenza, Sabbie mobili non è semplicemente l’autobiografia di «una delle più brillanti esponenti della prosa inglese moderna» (Bruce Chatwin). È il racconto di un secolo in cui «tutte le vite si spezzarono in due» e, insieme, un prezioso documento su come accostarsi all’arte della scrittura.
Nata in Germania da Maximilien von Schoenebeck, il «beau Max» superstite del mondo scomparso nell’apocalisse della Grande guerra, il barone che nella sua residenza estiva teneva una coppia di scimpanzé, e da una madre ebrea molto più giovane del suo consorte, per una serie di circostanze – la morte prematura del padre, la fuga ancora più prematura della madre in Italia – Sybille, detta Billi, fu costretta a lasciare presto la Germania, alla volta prima dell’Italia presso la madre e poi dell’Inghilterra.
Erano gli anni di Weimar e della Società delle Nazioni. Anni cominciati con grandi speranze e proseguiti con crack finanziari e paure sotterranee che si fecero presto palesi con l’avvento del fascismo e, nel 1933, delle camicie brune.
Billi divenne subito consapevole del suo destino: essere una rifugiata, una sopravvissuta cui era toccata la sorte propria di ogni illustre espatriato negli anni tra le due guerre: vivere in enclave - il Sud della Francia in compagnia di Aldous Huxley, Thomas Mann e Bertolt Brecht, l'Italia prefascista di Norman Douglas - dove fiorivano talento e piacere. Parchi giochi, destinati a essere spazzati via nel settembre del 1939, in cui l’esistenza di ognuno e dell’intero secolo fu, appunto, divisa in due.
Il matrimonio di convenienza con Walter «Terry» Bedford, orchestrato da Martha Huxley per evitare il rimpatrio forzato in Germania, il passaggio all’altro capo del mondo su una nave passeggeri americana per raggiungere gli Huxley, i vani tentativi di pubblicare romanzi: la prima metà del secolo dilegua, per Billi, rapidamente tra amicizie amorose crudeli e innocenti e risparmi altrettanto celermente dilapidati.
Nel dopoguerra, sopravviene però la svolta: Billi scopre che si può dire la verità nella scrittura. Si sorprende a mettere su carta un rigo che sembra corrispondere a ciò che Ernest Hemingway definiva una frase vera («Tutto ciò che dovete fare è scrivere una frase vera, e proseguire da lì»), e abbandona i suoi maldestri tentativi di scrivere alla maniera di Aldous Huxley. Dalla svolta nascono capolavori come A Legacy, «uno dei grandi libri del XX secolo» (Francis King) e numerose altre opere che fanno di Sybille Bedford una delle maggiori scrittrici del Novecento.

cover originale

«La più sofisticata
e raffinata scrittrice del XX secolo».
The Independent

Hanno scritto di Educazione non sentimentale:

«Educazione non sentimentale è un elegante affresco
del limbo del vecchio continente tra le due guerre».
Leonetta Bentivoglio, la Repubblica

«Bedford si muove qui fra documento
e invenzione con una libertà e una felicità tali da rendere
 il libro una specie di classico,
insieme fuori e dentro il tempo storico».
Mario Fortunato, l’Espresso


Sybille Bedford nasce nel 1911 a Charlottenburg, in Germania. I suoi genitori sono molto simile a Julius Felden e la moglie Caroline, due dei protagonisti del Retaggio, una delle sue opere più note. Il padre, Maximilian von Schoenbeck, è «un uomo educato al piacere, a godere delle cose belle della vita, ma presto intrappolato fra paure ed eventi». La madre, inglese, è bella e spregiudicata, ma sparirà presto dalla vita della figlia. La vita della Bedford fin da piccola ha un'impronta decisamente cosmopolita.
Lascia infatti la Germania ancora bambina, troncando poi ogni legame con il Paese dopo l'avvento del nazismo. Vive tra la Gran Bretagna, la Francia e l'Italia, circondata da una ristretta schiera di donne e uomini colti, intelligenti e sensibili, provenienti da ogni parte del mondo. Tra gli amici più intimi c'è Aldous Huxley, come lei viaggiatore instancabile oltre che romanziere e saggista, al quale la Bedford ha dedicato una biografia. Muore il 17 febbraio 2006 all'età di 94 anni. Neri Pozza si appresta a pubblicare in questa stessa collana altre opere della Bedford.

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 L'estate 
degli
annegamenti
di John Burnside
Pagine 288
Euro 18,00
Neri Pozza
da febbraio
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Liv ha vissuto i suoi primi tre anni a Oslo, ma non rammenta nulla di quel tempo. Conosce bene solo Kvaløya, settanta gradi di latitudine nord, nel circolo polare artico, l’isola che sua madre, pittrice di talento, ha scelto quando ha deciso di rifugiarsi in un luogo remoto dove dipingere in pace.
La baita grigia in cui la ragazza vive è affacciata sul fiordo di Malangen, un tratto di costa dove non c’è nulla, a parte la casa e la hytte di Kyrre Opdahl, un minuscolo rifugio usato un tempo per la caccia o la pesca.
Il tempo scorre diversamente sull’isola, le antiche leggende impregnano legni di rimesse, pontili e dimore, come quella di Kyrre, dove si conserva la memoria di antichi e funesti eventi: ragazzi di campagna usciti alle prime luci dell’alba e tornati a casa contaminati da qualcosa di innominabile, un battito d’ali o un soffio di vento nella testa, al posto dei pensieri. Nella fantasia popolare i troll sono mostri e la huldra una fata che, vestita di rosso, danza nei prati in attesa di giovani uomini da ammaliare e distruggere, ma nella memoria di Kyrre sono forze maligne all’origine di accadimenti reali. Con una tazza di caffè tra le mani, Liv ascolta incantata e tremante i racconti del suo vecchio vicino di casa. In cuor suo, tuttavia, non crede affatto all’esistenza di tali forze o esseri.
L’estate, però, in cui la ragazza compie 18 anni accadono eventi così letali da sradicare le più solide e ferme convinzioni.
Mats e Harald Sigfridsson, due fratelli dai capelli chiarissimi, così inseparabili da apparire simili come due gocce d’acqua, trovano, uno dopo l’altro, la morte nello stesso identico modo: sgaiattolando di casa in una tranquilla notte di luna, avviandosi verso la riva nel crepuscolo e, dopo aver preso il largo su una barca, annegando inspiegabilmente nel mare piatto come l’olio. Prima di morire erano stati visti alla sfilata del Giorno della Costituzione; spiccavano, coi loro capelli quasi bianchi, tra la folla in compagnia di Maia, una ragazza cupa, guardinga e così sicura di sé da incutere timore. Le loro morti, così come quella di Marti Crosbie che si verifica di lì a poco, inquietano profondamente l’intera Kvaløya e Liv in modoparticolare, impietrita e sgomenta quando scorge Kyrre Opdahl, il vicino, svanire nel nulla insieme a Maia, lungo il sentiero che scende da casa sua alla spiaggia, lasciandosi dietro soltanto una scia di cenere o di polvere. «Follia, mistero e mito si danno la mano» (Financial Times) in quest’opera in cui John Burnside mostra tutta la bellezza e la maestria della sua sscrittura.


cover originale

«Un libro meraviglioso,
 avvincente e strano».
The Times

«Questo libro parla di sesso, 
d’amore e di morte: 
delle cose, insomma, della vita reale».
John Burnside

«L’aspetto che più spicca del lavoro di Burnside, 
a parte l’esattezza del linguaggio, è la bellezza della prosa. 
Detto in maniera molto semplice: scrive meravigliosamente».
The Irish Times

«Un romanzo che allude a Lewis Carroll, 
usando le tecniche narrative di Alfred Hitchcock e di David Lynch».
Daily Telegraph


John Burnside, nato in Scozia nel 1955, era un ingegnere informatico prima di consacrarsi alla letteratura. La prima delle sue tredici raccolte di poesie, The Hoop, è stata pubblicata nel 1988; l’ultima, Black Cat Bone (2011), gli è valso il Forward Poetry Prize (assegnato in passato a Seamus Heaney, Don Paterson e Ted Hughes). È autore di numerosi racconti e romanzi, tra cui A Summer of Drowning e Glister. Attualmente insegna scrittura creativa alla University of St Andrews, in Scozia, dove vive con la moglie e i due figli.

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