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lunedì 16 novembre 2015

Recensione: "Quando all’alba saremo vicini" di Kristin Harmel

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Quando
 all’alba 
saremo vicini
di Kristin Harmel
pagine 330 circa
prezzo
Garzanti
già disponibile
voto:
  3/5
--o--









È quasi sera, l’aria è tiepida e le sfavillanti luci della Quarantottesima strada si stanno accendendo una per una. 
A Kate sembra quasi che stiano indicando il percorso del suo cammino. Non le manca proprio niente per essere di nuovo felice: ama il suo lavoro di musicoterapeuta e, a casa, il suo compagno Dan la sta aspettando per portarla alla grande festa che ha organizzato per festeggiare il loro fidanzamento. 
The life intended
cover originale
Ma anche se non riesce a confessarlo nemmeno a sé stessa, Kate non ha ancora superato il dolore che si nasconde nel suo passato. Perché dodici anni prima l’uomo che amava più di tutti al mondo, Patrick, suo marito, se n’era andato, all’improvviso, proprio prima di confidarle un segreto che avrebbe cambiato per sempre la loro vita. Kate non è mai riuscita a scoprire di cosa si trattasse. 
Eppure adesso, quando tutto sembra lontano, Patrick inizia ad apparirle in sogno. È insieme a una bambina, e stanno cercando di dirle qualcosa. All’inizio Kate crede sia solo un incubo. Ma quando per caso conosce una bambina identica a quella del sogno, capisce di non potere più ignorare il passato. 
Perché negli occhi di quella ragazzina si nasconde una rivelazione sconvolgente, un segreto lontano, forse lo stesso che Patrick avrebbe voluto rivelarle anni prima. E che forse adesso può far guardare Kate al futuro con occhi nuovi. Occhi pieni di luce e gioia, come quelli che brillano di fronte a una nuova alba. 




Considerazioni.
Davvero un bel romanzo quello elaborato dalla Harmel, la quale ha creato una storia agrodolce inserendo molte tematiche importanti mendiante il racconto di una storia d'amore, o forse due, senza dimenticarsi di aggiungere qualche elemento - un pò forzato - che tende all'inverosimile, ma che alla fine piacevolmente conquista.

La storia che ci propone l'autrice divenuta famore per il romanzo "Finchè le stelle saranno in cielo" narra di Kate, la quale ha perso in un incedente stradale Patrick, suo marito e l'amore della sua vita da più di una decina d'anni (dodici per essere proprio precisi) a pochi mesi dal matrimonio - coronamento di amore pieno e completo. 

Kate dopo molti anni e non poco dolore è però andata avanti e ha conosciuto un altro uomo, una brava persona, attenta e premurosa che si chiama Dan, ma purtroppo c'è qualcosa che ancora non le permette di vivere tutto in modo sereno e assoluto come un tempo.


Il malessere che sente dentro ad un certo punto, in concomitanza del fidanzamento e prossimo matrimonio con Dan, si manifesta con dei sogni in cui vede Patrick e la loro vita mancata, quella che avrebbe potuto essere se la morte non li avesse divisi. Magari felici, insieme. Magari con dei figli, che adesso non spera più di avere, come la bambina che appare sempre accanto al marito morto in sogno.

Nei sogni di Kate tutto è reale, tangibile, come se il tempo avesse migliorato Patrick e l'avesse reso ancor più bello. E la bambina che è con lui è così perfetta... Come decidersi tra il sogno impossibile e la realtà imperfetta? 

"Quando all’alba saremo vicini" è un romanzo che si nutre di sentimenti, del fluire di trama e che fa vivere i personaggi nella pienezza di tutti i loro sentimenti tramite le parole garbate, potenti e melodiiose della Harmel, che ci sa proprio fare nel narrare delle storie drammariche e difficili nel migliore dei modi.
Questa non è una storia semplice e di scontata risoluzione. Affatto. Però in qualche modo si legge con la speranza che tutto vada bene, anche se non tutto è poi nel senso che intendevo o speravo io.
La Harmel ha descritto la vita di Kate in modo davvero credibile nei suoi dolori, nelle sue speranze, nei suoi sentimenti e nel superamento di tutti quei dubbi, quelle paure e quei sentiementi che pensava superati e consolidati tanto tempo prima.

Il concetto che la Harmel vuol far arrivare al lettore è chiaro, direi limpido: il dolore assoluto, quello che si crede insuperabile, mortale per noi stessi (e non solo per coloro che abbiamo perso in questa vita) è qualcosa che ognuno di noi deve superare a suo modo, anche se apparentemente appare l'abbia sepolto nel passato e poi è rievocato dal presente e dalle nuove situazioni. E il superamento di tutto questo dolore è qualcosa che ci permette di andare avanti, di ricostruire noi stessi, di riportarci a nuova vita come delle fenici.

Il dolore è buio, cupezza e tristezza ci dice la Harmel. Il dolore è bruttura, ma può e deve essere superato con qualsiasi mezzo, altrimenti torna e quando torna ti fa a pezzi finchè non lo guardi in faccia e lo affronti. Perchè uno dei due deve perire una volta per tutte. Ed è davvero un'analisi lucida e complessa quella che la Harmel fa di Kate.

Se amate la storia dove si propongono due strade diverse alla protagonista, parallele e paradossalmente possibili, con un pizzico di verosimile, piuttosto che di vero, ecco che questa storia toccante e scritta davvero con il cuore e tanto tatto e gentilezza da parte di un'autrice che mette nei romanzi sempre una parte di se stessa vi piacerà moltissimo.




Kristin Harmel. è nata a Boston in Florida. Appassionata di scrittura da sempre, dopo la laurea in letteratura è diventata autrice di reportage, collaboratrice di magazine e opinionista di trasmissioni televisive. Con Garzanti ha pubblicato il bestseller internazionale Finché le stelle saranno in cielo.

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