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sabato 4 aprile 2015

Recensione: "Ti scriverò prima del confine" di Diego Barbera



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Ti scriverò 
prima del confine
di Diego Barbera 
pagine 272
prezzo 14€
ebook 6.99€
CasaSirio Editore
già disponibile
voto:
3/5
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M. è stato ricoverato in una prestigiosa clinica privata dopo il Fatto che lo ha trasformato in un eroe nazionale. Appena risvegliato dal coma, si ritrova al centro di un folle circo mediatico pronto a tutto pur di strappargli un'intervista. 
L'unica persona che non gli vuole parlare è Giulia, una ragazza ricoverata nella stanza 27, una ragazza che non parla ma ama ascoltare e che gli propone un patto: lui le racconterà la sua vita, senza pronunciare nomi e senza fare domande su di lei, lei lo ascolterà e gli scriverà delle lettere. 
Piano piano, tra incontri rubati e storie da raccontarsi, M. si lega a Giulia profondamente così, quando le cose si mettono male, anche uno che grazie al suo coraggio è diventato un eroe inizia a rivalutare tutto. 
Diego Barbera prende la domanda "Hai mai avuto paura?" e la sublima nella vita di un ragazzo come tanti che, forse, di paura non ne ha avuta mai.


Considerazioni.
Libro particolare questo di Diego Barbera, il quale ha costruito una storia che parla di M. un ragazzo apparentemente normale se non per il fatto che sia rinchiuso in una clinica di riabilitazione a seguito de "Il fatto" evento che non viene subito esposto dall'autore ma che si evince dalla storia man mano che questa procede nella direzione Barbera intende prendere.

A seguito de "Il fatto" M. è diventato praticamente un eroe, una leggenda di cui parlare solo bene ed in termini di miracoli, di fatti eccezionali che compie, di gesti inconsueti e positivi. Anche se poi è solo in parte così. La stampa lo esalta, la folla lo ama, nessuno può fare a meno di parlare di lui.

Ma M. non ritiene di essere fortunato, anche perchè ricorda pochissimo e non ci tiene per nulla ad essere seguito, assaltato dai giornalisti, ad essere considerato un eroe, M. vuole solo pace, tranquillità e trovare un senso di quiete che trova solo con la compagnia di Giulia

Giulia è la ospite della stanza numero 27 del reparto pediatrico della clinica riabilitativa.
Giulia è una ragazza non ancora maggiorenne, ma molto matura per via del suo passato.
Giulia non parla molto, anzi, un girono, ha proprio decisa di apprezzare il silenzio.
Giulia comunica scrivendo, disegnando e al massimo usando il linguaggio dei segni.

Forse proprio per il fatto di una sostanziale incominicabilità verbale con lei M. le si avvicina e le parla della propria vita, della propria infanzia, argomenti e notizie che Giulia ricambia con piccole informazioni su se stessa. All'inizio i gesti e le parole di M. sono impacciate e difficili, ma poi tutto diventa semplice e naturale con Giulia, la quale è toccante nei gesti, nelle parole che scrive e cominica di rimbalzo a M. 
E ad M. incomincia a smuovere qualcosa nel petto, un sentimento che non riesce a soffocare e che si dilata sempre più, che cerca di prendere spazio nel suo cuore e nella sua mente.

Intorno a loro due si muovono altri personaggi secodari, che orbitano intorno ai protagonisti necessariamente, inevitabilmente e ne arrichiscono le esperienze, li portano a pensare in modo differente, a interagire, ma indubbiamente tutto verte e si muove dentro e intorno a M. e Giulia.

"Ti scriverò prima del confine"  non è però solo un romanzo di sentimenti, ma è anche spunto di diverse riflessioni, come l'importanza dei gesti, delle azioni, della propria fisicità e quello che comporta l'essere impulsivi e del riflettere e affrontare le sue paure. 
Barbera ha intriso il romanzo di tanti sentimenti, molti dei quali in netto contrasto tra loro e la personalità dei personaggi in modo da creare un canale comunicativo con il lettore, che segue la battaglia che imperversa dentro e fuori di loro e deve per forza farsi un'idea in merito agli argomenti trattati.

Interessante in quest'opera è il gioco di specchi a cui conduce i suoi personaggi. Troviamo il mascherare il personaggio principale maschile, schermarlo da una soggettività dettata dal nome pur entrando profondamente nel suo vissuto e vediamo la protagonista femminile privata della parola, il mezzo più efficace tramite il quale consocere una persona, ma che indaghiamo e sopriamo sotto il punto di vista delle azioni.
Tutti e due troveranno il modo di pacificarsi in qualche modo con il loro passato, con quello che sono e troveranno, insieme, un modo per andare avanti.

E' una storia interessante, toccante, che occorre leggere e analizzare sotto diverse luci per comprenderlo appieno e che consiglio perchè è un romanzo decisamente soddisfacente.

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