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I post più recenti del bostonian library

mercoledì 30 dicembre 2015

Buon Natale splendidi lettori e lettrici!!!

 Carissimi lettori,

come avrete notato il Bostonian Library ha cambiato "pelle". Ho deciso, infatti, che dopo tre anni era necessario un cambiamento, anche perchè era difficile visionare il blog su dispositivi Android e compagnia cantante, e sono arrivata alla conisiderazione per cui il modello che amavo tanto - dotato di fiori, tavole di legno e coniglietto - non sarebbe più riuscito a aiutarmi ...

Spero che il nuovo look vi piaccia, l'ho scelto con cura, cercando qualcosa che fosse incline alla mia personalità e quello che man mano il blog è diventato nel corso del tempo, cercando di non snaturarlo per uniformarmi a tanti altri blog. C'è un pò troppo bianco sullo sfondo forse, soprattutto rispetto a prima, ma la nuova veste è quanto di più simile a quanto rinetevo possibile in alternativa al modello vecchio e sto preparando sfondi bellissimi per compensare quelle piccole carenze che ancora sento esistere e spero di dare nuova luce e nuove possibilità al Bostonian Library, anche in vista di un nuovo anno in cui ho in mente letture nuove e nuovi orizzonti letterari che spero vi piacerenno e interesseranno ancora

Al momento sto cercando di adattare man mano tutti post, che presentano delle imperfezioni nella grandezza delle immagini, ci vorrà ancora un pò di tempo, ma abbiate fiducia e tutto sarà ancor più bello! 

Detto ciò vi annuncio che il blog, proprio per meglio sistemarsi e organizzarsi, chiuderà fino al 7 gennaio compreso.
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Vi lascio dunque con l'augurio che nel nuovo anno i sogni che serbate nel cuore si possano realizzare, che gli affetti vi siano vicini e che troviate tempo per riposarvi, leggere e divertire!!!


 
Felice 2016!!!

A presto amici!!!


murder she wrote jessica fletcher gif


martedì 29 dicembre 2015

Recensioni in breve: "Bruciare" di Barbara Barone e "Essere Melvine" di Vittorio De Agrò






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Bruciare
di Autrice Barbara Barone
Pagine 289 circa
Prezzo € 0,89
Editore Self-Publishing
già disponibile
voto:
3/5

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Ethan, Lydie, James e Judith. 
Quattro individui completamente diversi tra loro, quattro vite che portano dietro di loro passati ingombranti, pregiudizi da sfatare, paure da vincere. 
Quattro persone che loro malgrado s’incontreranno, si scontreranno, si ameranno e forse, alla fine, troveranno un compromesso agli strani casi della vita. 
Perché la vita può giocare brutti scherzi, può far avverare desideri che pensavi di volere e che poi scopri di non volere più, può costringerti a fare scelte che normalmente non avresti mai fatto. 
La vita è un gioco e in questo gioco talvolta si può rimanere scottati. Lydie è una giovane traduttrice di romanzi ed il suo vicino di casa Ethan è un ragazzo difficile, costretto agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di droga. 
I due, travolti da una passione che va oltre la loro volontà, si troveranno a dover rivedere la loro vita, il loro passato, le loro relazioni nel momento in cui Lydie scopre di aspettare un bambino, la cui paternità potrebbe essere attribuita al fidanzato ufficiale, James, con il quale convive da due anni, o con Ethan, con il quale ha un rapporto burrascoso e violento. A travolgere completamente i personaggi, sovvertendo l’ordine delle cose e mischiando ancor più le carte, sarà una scoperta ancor più dolorosa da parte di Lydie. 
Considerazioni.
Bruciare. Spesso succede di sentire usare questa espressione in riferimento a sentimenti e a passioni, ed in questo stesso senso viene utilizzato dalla scrittrice per definire e imprimere un significato altrettanto passionale al romanzo. Azzeccato.

"Bruciare" tratta di passioni, forse amori, ma soprattutto di amanti e triangoli spinosi, pericolosi che conducono a conseguenze tormentate e molto complicate ...

La Barone ha deciso infatti di cavalcare il filone narrativo del tradimento, che non tramonta mai (diciamocelo) e che in fin dei conti è un'ottimo input per comprendere tanto le persone che le loro intenzioni personali all'interno di un rapporto amoroso. Questa è infatti la storia di Lydie che vive una storia complicata, quasi al limite del mortificante ad essere sinceri, con un certo James - che evidentemente le fa più comodo che piacere - e che poi intreccia una storia clandestina con Ethan, l'amante che ha un carattere predominante e quasi schiacciante rispetto alla personalità della protagonista.

Man mano, procedendo nel romanzo, tra citazioni che introducono capitoli sempre più serrati negli eventi, e simposi (più o meno) amorosi/erotici arriviamo a leggere più cambiamenti di personalità e  di coppia fino all'apoteosi drammatica del finale. 

E' un romanzo che ha dalla sua parte un vero e proprio punto forte: l'autrice. Ma che per qualche motivo - di cui non ho pienamente compreso le ragioni - si scolora e sfuma nella trama man mano che procede nella trattazione. E' un romanzo che ho apprezzato veramente molto, all'inizio, ma che diventa una pallida forma di quello che avrebbe potuto essere e che non è stato a metà dell'incedere, per riprendersi verso la fine, lasciando per questo un senso di commozione e empatia per il destino dei personaggi, ma una sorta di incompiutezza per quello che succede nel mezzo.

Mi spiego.

Ho compreso tanto lo stile prescelto, che la trama, ed i personaggi di questo romanzo ed ho anche capito quello che la Barone ha voluto comunicare con questa storia: commovente, a tratti straziante, composta da ombre e luci difficilmente definibili a parole e per questo più complicato da trattare e veicolare al pubblico. Ho comprenso la voglia di far arrivare un amore, una passione e delle circostanze che la vita impone in modo brutale e fin troppo efficace. Ho compreso le tematiche sensibilmente affrontate e con delicatezza trattate, ho compreso il fatto che si voglia comunicare che esistono diversi tipi d'amore, difficilmente classificabili e graduabili, non per questo meno importanti o meno vissuti, ed ho colto, anche dai riferimenti poetici, l'anima profonda, sottile e leggiadra che anima l'autrice e di riflesso il romanzo (per questo ancor più apprezzato).

Però.

Però c'è il fatto insindacabile che o tu, singolo individuo, hai vissuto una storia simile e la puoi comprendere d'acchito, con le sue ombre e le sue luci, i suoi pregi ed i suoi difetti, colmando di significati i silenzi e della brevità lo spessore e il pubblico, che non ha tutto una storia simile alle spalle, non lo può comprendere del tutto come lo fai tu, o per lo meno non nello stesso modo, se non lo fai con certi elementi o descrizioni più che efficaci.

La Barone parte bene, ma poi, secondo il mio parere ovviamente, ad un certo punto, è come se si dimenticasse che sta parlando con qualcuno che la storia non la conosce, non per lo meno in quello stesso modo che lo conosce nella sua mente e presa dalla frenesia della storia smorza, taglia, riduce all'essenziale personaggi, storia e quant'altro e lascia una sorta di vuoto in chi legge, che rapito dalla prima parte si trova derubato da quanto offerto prima, offeso perchè prima c'era una certa impostazione e poi deve vedersela con la fretta che rapisce molto della trama e della storia. Lascia orfani di un sentiero che lascia tracciato fino ad un certo punto per poi prendere i campi e tagliare per il finale, che seppur completo è frettoloso.

Il romanzo è bello nel complesso, davvero, ma ci sono degli elementi che hanno funzionato più di altri a mio gusto. Se da un lato elogio la prosa della Barone,  talvolta i dialoghi peccano di acerbità, ma soprattutto ho patito un pò la maturazione troppo repentina dei personaggi, che minano un pò la loro credibilità a metà del romanzo. Ciò lo si capisce ancor meglio - e ancor di più - quando sia all'inizio che alla fine i personaggi sono più curati e seguiti, tanto da essere commoventi e toccanti. 

A prescindere da ciò mi preme sottolineare una cosa. La Barone, con questo romanzo, continua a ronzarmi in testa per certe frasi, certi tratti della sua prosa. Esempio:
"Guardava stancamente il fumo andar su e seguire bizzarre traiettorie. Poggiò di nuovo la sigaretta sulle labbra e l’aspirò ancora una volta. Le piaceva il contatto del filtro sulla pelle, era come un bacio. Ancora uno svolazzo di fumo. 
   Era poggiata ad un albero.               
   Faceva molto freddo. 
   Nelle sue condizioni non avrebbe dovuto fumare, quella sarebbe stata l’ultima.
   Da un paio di mesi aveva preso l’abitudine di alzarsi presto la mattina e recarsi nel parco vicino casa sua. Le piaceva passeggiare da sola nel silenzio assoluto, era quasi liberatorio per lei. Quel vasto parco deserto, fitto di alberi, fin da subito le aveva ricordato uno dei primi versi della Divina Commedia
."
Sta di fatto che, secondo me, questa autrice è decisamente più capace di così. Senza ombra di dubbio.

Barbara Barone. Mi chiamo Barbara, ho più di trent'anni e meno di quaranta... scusate però l'età di una donna non si rivela mai, come il suo peso d'altronde, baro sempre anche su quello pur essendo magrolina. Passo il mio tempo in campagna e leggo quando la mia mente non è troppo stanca. Mi piace quasi tutto, specialmente se ben scritto. In particolare con l'età mi sono appassionata ai testi storici, alle biografie, ai testi scientifici. Scrivo da quando ho imparato a farlo ed invento racconti e storielline praticamente da sempre, ma da qualche anno ho cominciato anche a condividerli sul web.

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Essere 
Melvine 
di Vittorio De Agrò
Pagine 321
Prezzo € 0,89
Auto pubblicato
già disponibile
voto:
3/5
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Quando Melvin mi parlò per la prima volta del suo libro di memorie, volle presentarsi come un personaggio pavido, elusivo, spregevole, inconcludente, in fin dei conti un codardo. “Una specie di Don Abbondio”, mi disse consegnandomi il faldone. Non sempre gli autori sono buoni conoscitori di sé stessi, neppure quando scrivono la propria autobiografia, anzi vorrei dire: specialmente in quel caso. E infatti, via via che mi addentravo nella lettura, erano altri i personaggi che affioravano alla memoria: “Ma quale Don Abbondio, tu sei una via di mezzo tra Don Chisciotte e il Conte di Montecristo!”, gli dissi quando ci rivedemmo, rievocando altre letture dei nostri anni comuni al Liceo. 
In effetti, Essere Melvin è per un verso la storia di un cavaliere temerario che deriva la sua audacia da un rapporto con la realtà tutto trasfigurato dalla finzione (non i poemi cavallereschi, in questo caso, ma i film e soprattutto le serie televisive); per altro verso è la storia di una vendetta lungamente preparata e macchinosamente architettata. Dirò di più: il libro stesso è una gigantesca rivalsa, non contro qualcuno in particolare, ma contro la misura colma delle frustrazioni e delle delusioni, contro una vita che somiglia troppo poco a quella sognata.
Un romanzo d’avventure, dunque? Certo. Purché il lettore sia avvertito che le terre di conquista sono tutte interiori, e che l’eroe era ben poco equipaggiato ad affrontare i mostri, i draghi, gli stregoni e i briganti che non sospettava di nascondere in sé. L’anima è un vasto paese, diceva Schnitzler, ed è difficile dargli torto. 
Quel che si ricorda meno spesso è che pochi sono disposti davvero ad esplorarlo, preferendo tenersene ai margini. Melvin la sua discesa agli inferi un po’ l’ha voluta e molto l’ha subìta suo malgrado. Ha avuto per Virgilio uno psichiatra, lo Splendente, e lungo il tragitto non gli è stato risparmiato nulla: ha costeggiato più volte la follia, ha sentito dialogare dèi e demoni nella sua testa, è stato perfino a un passo dalla morte. Non è uno scrittore, non vuole esserlo e quasi si offende se si prova a contraddirlo su questo punto. Il libro nasce come un diario commissionato dal suo psichiatra. 
Ma nella sua storia ci sono tante di quelle situazioni romanzesche – la simulazione di una malattia incurabile, il falso annuncio della propria morte, la vita da quasi intruso in un set televisivo, l’amore sfiorato con una piccola diva della fiction – che Melvin, bambino di trent’anni precocemente invecchiato con il suo bastone da passeggio, vi conquisterà come se davvero fosse nato dalla fantasia di uno scrittore. Si può dire che la sua vita è stata il suo romanzo, e questo libro non ne è che la trascrizione. 
E per quanto suoni incredibile, è tutto vero.
Considerazioni.
Questo è un romanzo che parla di un ragazzo su trent'anni che giunto a un punto di stasi della sua vita decide di prendere e affidarsi ad uno specialista per parlare di lui, della sua esistenza, delle sue esperienze e tanto altro.

Questa esperienza diventa motivo di indagine psicologica, inensa e avventurosa per un tipo come Melvin, che non si trova a viaggiare in posti lontani o segreti, bensì nella sua stessa mente, tanto gli antri oscuri che quelli luminosi del suo cervello che conducono ad inaspettate scoperte ma anche ad altrettante avventurose e meravigliose implicazioni circa la sua stessa mente, che lo abita.
Ne sortisce un romanzo strano, tra il biografico e l'astratto, visonario. Non male, ma da affrontare con mente aperta alle sorprese e sempre pronta all'accettazione di scoperte strane, interessanti, commovonti, piacevoli e itnriganti, quanto cupe e riflessive.

Amplio infatti lo spettro di sentimenti che si propone di coprire con il suo lato ironico, appassionato, drammatico, satirico e anche dolce, volendo.

"Essere Melvine" risulta essere un romanzo indubbiamente molto interessante non solamente per l'originale trattazione ad oggetto, ma anche per lo stile, che è fluido, scorrevolissimo nel suo incedere anche se avrebbe potuto possedere maggiore mordente, che si sente come principale mancanza, essendo a volte poco percepibile dove vuole andare a parare l'autore (forse nulla, perchè conta il viaggio? Forse qualche tematica più profonda? Forse qualcosa che mi sfugge?) pur trattando tante tematiche in modo molto fresco, originale, in un'ottica del tutto nuova in un romanzo moderno con una temtica così particolare, ma riesce in ogni caso a farsi apprezzare per la sua inspiegabile freschezza.
Lo consiglio soprattutto a chi ha bisogno di letture sempre nuovi che arrechino un punto di vista molto differente, con qualcosa che segni un punto di rotture con le letture che possono essere effettuate in quel determinato periodo storico. Questa lo può tranquillamente essere.


Vittorio De Agrò Vittorio De Agrò è nato in Sicilia, ma vive a Roma dal 1989. E’ un proprietario terriero e d’immobili. Dopo aver ottenuto la maturità classica nel 1995, ha gestito i beni e l’azienda agrumicola di famiglia fino al dicembre 2012. Nel Gennaio 2013 ha aperto il blog:ilritornodimelvin.wordpress.com che è stato letto da 13000 persone e visitato da 57 paesi nei 5 continenti. “Essere Melvin” è il suo primo romanzo.

Recensione: "La prova d'amore" di S.C. Stephens



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 La prova 
d'amore
di S.C. Stephens 
pagine 597 circa
prezzo € 15,00
ebook € 4,99
già disponibile
Leggereditore
voto:
 3/5
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La serie "Thoughtless" è composta da:

1. Thoughtless - Il frutto proibito
 1.5 Thoughtful - ancora inedito
2.  Effortless - La prova d'amore
 3. Reckless - ancora inedito

cover italiana del primo romanzo


Dopo essere rimasta inesorabilmente intrappolata tra le spire di un triangolo amoroso che l’ha portata a un tradimento devastante, Kiera sente che è arrivato il momento di cominciare a imparare dai propri errori. 
cover originale
La sofferenza l’ha fatta maturare e ora è determinata a non infliggere mai più un dolore di quel tipo, per nessun motivo. 
Soprattutto sa che non dovrà in alcun modo far soffrire Kellan, l’uomo appassionato e pieno di talento con cui ha scelto di stare. Ma la vita, si sa, pone sempre nuove sfide, e nessuna coppia può sapere cosa le riservi il destino.
La sfida che si profila all’orizzonte per i due non è da poco: Kellan dovrà partire per un tour internazionale con la sua rockband. I dubbi non mancano e attanagliano i pensieri di Kiera. 
Potrà un uomo così sexy e carismatico rimanerle fedele anche a migliaia di chilometri di distanza? 
E lei riuscirà a fidarsi? 
L’esito non è scontato, perché se l’amore è un sentimento spontaneo, la fiducia lo è molto meno!



Considerazioni.
A chi pensa "altra continuazione di una trilogia New Adult" dico: provate a leggere questo romanzo andando oltre le classificazioni di genere e provate a immergervi in questa storia decisamente corposa (600 pagine, che non sono proprio pochissime per una storia d'amore al secondo capitolo di una trilogia che già nel primo volume contava altrettante pagine), e potreste incontrare una particolare ed intensa storia amorosa.

In realtà, a mio parere, questa trilogia poteva benissimo concludersi con il primo romanzo, non perchè abbia trovato brutta la trama, tutt'altro semmai, la storia mi aveva decisamente coinovolto nei suoi meandri, ma avrei preferito lasciare un pò di mistero sul rapporto amoroso della coppia principe: Kellan & Kiera. Invece la Stephens questo rapporto l'ha voluto proprio vivisezionare e quindi eccovi questo secondo capitolo che sarà seguito da un terzo (!).
In questo proseguo della storia, che aveva visto trionfare l'amore nato dal tradimento (Keira era fidanzatissima con un altro ragazzo, Danny,  quando conobbe e s'innamorò improvvisamente e profondamente di Kellan), ne "La prova d'amore" Kiera e Kellan devono affrontare una prova decisiva per la durevolezza del loro rapporto: la lontananza. Kellan deve infatti fare un tour (è un musicista) che lo porterà per molto tempo lontano dalla sua metà, la quale dovrà, in questo lasso di tempo, sondare i suoi sentimenti e trovare (ipoteticamente) la forza per vivere momenti molto lunghi di solitudine pur essendo legata ad un ragazzo che ama moltissimo.

Il romanzo, che è praticamente diviso in tre parti: una in cui Kellan si prepara a partire per il tour musicale, una in cui Kellan è via e Kiera vede orbitare nella sua vita diverse persone (Cheyenne, Anna, e ... ve lo lascio scoprire, va'!) ed un'ultima parte in cui si ha il ricongiungimento con i due amanti.
Diciamo che ero piuttosto curiosa di vedere come la Stephens avrebbe (e soprattutto in che direzione) condotto i suoi personaggi per renderli una coppia non solo a livello di corpo (che nel primo romanzo, come dire, avevano già dato) ma anche di animo. 
Non sono stata delusa, ma non posso dire di aver trovato il romanzo che abbia conquistato quanto il primo. 

"Il frutto proibito" mi aveva catturato mettendo sul piatto tematiche scomode, che ti conducevano a un pensiero a cui non avevi ancora dato molto credito piuttosto che a creare opinioni che non avevi avuto modo di affrontare. 
Innegabile è il fatto che ne "La prova d'amore" io abbia evidentemente apprezzato la prima e l'ultima parte, mentre la scelta (e la modalità con cui è trattata) di narrare la solitudine di Keira - con il relativo ingresso di alcuni personaggi che non ho gradito particolarmente - non mi hanno fatto impazzire per le argomentazioni a cui hanno condotto la trama, deviandola dallo scopo principale - quasi a rimpolpare una trama che a mio parere non lo necessitava - e che non mi hanno del tutto convinto circa la loro effettiva rilevanza per il rapporto K/K.

Mi è piaciuta la rilevante e significativa crescita che la Stephens ha conferito ai personaggi, soprattuto a quello di Keira, la quale risulta decisamente più sicura delle sue scelte e nelle sue convizioni, anche se la crescita, come ci ricorda l'autric,e è un processo lungo e non scevro di dolori, e queste considerazioni/constatazioni emergono esplicitamente da questo romanzo, che è impregnato di dubbi, incertezze e problematiche, che però apprtengono un'età più matura, ponderale delle azioni in relazioni ai sentimenti.

Quanto detto - occhio - non esclude e non esime il libro dall'essere uno New Adult, e quindi il trattare delle ingenuità che sempre contraddistingue il genere (a mio parere), oltretutto, il fatto che la Stephens abbia inserito nel romanzo una quantità foltissima degli avvenimenti del primo romanzo, hanno appesantito fortemente la fluidità del romanzo che è reso maggiormente denso di informazioni superflue che rallentano tanto, troppo lo scorrere delle pagine.

Complessivamente il romanzo risulta piacevole, interessante per chi intende approfondire meglio e maggiormente la storia tra K e K (di cui si era visto poco nel primo romanzo) e vivere meglio l'evoluzione del loro rapporto. Ve lo consiglio se amate approfondire i rapporti e le relazioni di un rapporto di coppia in un'ottica non troppo effimera, ma senza giungera alla complessità commovente di David Nicholls.

 
S.C. Stephens è un’autrice che ama trascorrere ogni suo momento libero dedicandosi alla scrittura di storie piene di romanticismo. Il frutto proibito è il suo primo romanzo, un esordio di straordinario successo, che è stato seguito da altri due titoli per comporre la trilogia Thoughtless.
mercoledì 23 dicembre 2015

Recensione: "Orm il Rosso - Le Navi dei Vichinghi" di Frans Gunnar Bengtsson.

   

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Orm
Il Rosso
Le navi dei Vichinghi II
 di  Frans Gunnar Bengtsson
pagine 290 circa
prezzo 14.90€
ebook 7.99€
Beat edizioni
già disponibile
voto:
4/5
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La serie "Le navi dei Vichinghi" è composta da:

1. Rode Orm - Le navi del vichinghi
la mia recensione QUI:
2. Rode Orm - Orm il Rosso


Orm il rosso narra il seguito delle avventure di Orm, figlio di Toste, abile normanno dell'anno Mille, intrepido protagonista delle Navi dei Vichinghi, la saga di Frans Gunnar Bengtsson – uno dei libri più venduti e letti di sempre – il cui primo volume è apparso in questa stessa collana nel corso del 2014. 
Tra guerre, tesori e «strabilianti imprese di uomini e di re» (Michael Chabon), questo secondo volume riporta i lettori nel fantastico mondo del X secolo, quando il popolo dei Vichinghi imperversava con le sue scorribande dalle fortezze della Scandinavia giù fino ai porti più remoti del Mediterraneo. 
Guerriero coraggioso, astuto, baciato dalla fortuna e, soprattutto, attento alle nuovescoperte in cui si imbatte, Orm il Rosso fa da guida preziosa a quell'epoca di grandi rivolgimenti. Nel primo volume, Orm era stato strappato al suo villaggio nativo danese dai Vichinghi e messo ai remi di una delle loro grandi navi con le teste di drago che ornavano la prua. 
Nel corso di mirabolanti avventure tra i mari e i porti pericolosi dell'epoca, era stato catturato dai Mori in Spagna, ma era riuscito a scappare e approdare in Irlanda dove, con suo grande stupore, si era imbattuto nelle prime, eteree figure di monaci cristiani. Dopo aver contribuito alla vittoria vichinga sull'esercito del re d'Inghilterra era ritornato nelle terre del Nord da cristiano dell'ultima ora e uomo immensamente ricco.
Ora, in questo avvincente seguito, nuove prove e cimenti mettono a dura prova la sua determinazione. Incappato nelle ire di re Sven, Orm si inerpica fino alle terre di confine con la famiglia al completo, la moglie e la madre, i servi e il piccolo prete, i cavalli e tutti gli oggetti preziosi che le bestie sono in grado di trasportare. 
Lì costruisce una magnifica casa, dove Ylva, sua moglie, dà alla luce due gemelle che crescono in fretta, cominciando presto a rotolarsi sul pavimento con gli enormi cani irlandesi portati dalla Scania. Lì edifica anche una chiesa, spaziosa abbastanza da ospitare ben sessanta persone sedute. Da lì riparte poi per altri avventurosi viaggi e sorprendenti scoperte.
Tra clamori di epiche battaglie e sanguinose contese, narrate con arguzia e prontezza di spirito, Orm il rosso conclude una delle opere più rilevanti della letteratura scandinava e mondiale.

 


Considerazioni.
Prima di dirvi il mio parere in merito a questo romanzo devo precisare che "Orm il Rosso - Le Navi dei Vichinghi" è la seconda parte del romanzo (originariamente unico) di Frans Gunnar Bengtsson, pubblicato sempre della Beat Edizioni, iniziata con "Le Navi dei Vichinghi".

Detto ciò, questo secondo capitolo della storie di Orm il Rosso, si muove avendo come protagonista quest'ultimo e gli uomini nordici antichi che vissero nel lontano Anno Mille, orbitanti intorno al nostro protagonista.
Nel primo tomo avevamo conosciuto il danese ed irrequieto Orm, figlio di Toste e fratello di Odd e avevamo potuto vedere come si destreggiava tanto nelle battaglie quanto nella vita domestica di ogni giorno tanto presso i Vichinghi quanto nelle rotte verso il Mediterraneo (a contatto con gli Arabi), spingendosi sino alla Spagna (e qui sfuggendo ai Mori), per poi approdare alle isole britanniche (governate, al tempo, da Re Etelredo).

Ora, dopo aver girovagato diverso tempo, ma impossibilitato a vivere una sorta di pace per via della caccia che gli danno i tirapiedi di Re Sven (ovvero il suo sovrano), torna a casa, diretto a Groning (insieme alla famiglia) per nascondersi nella proprietà che sono state ereditata dalla madre.
Ovviamente non sarà semplice vivere da affamati, infreddoliti, in una terra decisamente ostile, con vicini che non ammettono la sua conversione al Cristianesimo e dovendosi occuparsi delle piccole gemelle appena nate (Ylva e Asa).

Questa nascita impone a Orm più di riflessione sia in merito al ruolo delle bambine nella sua società, che la paura che ereditino tanto il suo carattere poco stabile (oltre ai capelli rossi) che il suo destino crudele. Ma oltre a ciò tanti progetti si creano, in questo secondo spezzone della storia, nella mente di Orm, che ha ancora molti desideri da realizzare, come la realizzazione della sua chiesa, o provare a generare un figlio maschio che gli permetta di eseguire i rituali che desidera trasmettergli ...

Questo romanzo, come il precedente è un bel romanzo che ricrea l'atmosfera, ormai perduta, di un tempo e di una società che abbiamo conosciuto e studiato troppo poco e che non esiste più.
Bengtsson, che ha studiato parecchio di queste popolazioni norrene, ha saputo creare una storia fedele a quelle società, a quella tipologia di individui che viveva in modo particolare, vivendo all'aperto, conquistando, razziando, che usa la forza sia dentro che fuori casa, che viveva spartanamente, morendo giovane e lottando per l'intera esistenza.
Tutta questa fatica, la lota per la sopravvivenza, la morte sempre presente come un'ombra sulla testa, la necissità di combattere, il sogno di conquistare qualcosa che non sia solo neve e pioggia, di possedere qualcosa oltre i confini umidi e limitati del loro mondo, emerge chiaramente da quest'opera che la ripora in vita vividamente e piacevolmente.

Consigliatissimo per coloro che amano ripercorrere la storia e scoprire tempi e società un pò obnubilata dal tempo.




Frans Gunnar Bengtsson (4 ottobre 1894 -19 dicembre 19 54) è stato uno dei maggiori poeti e scrittori svedesi. Saggista, si occupò di Francois Villon, Walter Scott e Joseph Conrad e scrisse una imponente biografìa di Carlo XII, il re svedese. Il libro che gii diede la fama fu però Le navi dei Vichinghi (tìtolo originale Róde Orm) pubblicato in due partì nel 1941 e nel 1945. Amava dire: «Giovanna d'Arco. Carlo XII e Garibaldi sono le sole persone che avrei voluto conoscere. Per loro la verità era più importante dell'intrigo».

Recensione: "La loro ultima spiaggia" di Sara C. Romolo

 


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L'ultima 
spiaggia
di C. Romolo
Prezzo 0.99 €
Pagine 36 
Autopubblicato
voto: 
3 --- /5
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Nicolas, un uomo introverso e solitario, è il titolare della 'Tuffo nel blu' e accompagna i turisti in escursioni subacquee nei pressi dell'isola dove vive. 
Non riesce ad accettare la perdita della moglie, morta suicida un anno prima. 
Tea è una giovane donna molto espansiva e apparentemente allegra. Lavora come grafico freelance e vive con Nemo, il suo misterioso bambino. 
Alyssa è una ragazzina di quindici anni alle prese con una situazione famigliare problematica.  
Durante un'immersione Nicolas scorge il volto di una donna che lo osserva dal fondo del mare e desidera disperatamente che appartenga a Marina, la moglie perduta...  

Considerazioni.
"La loro ultima spiaggia" (l'autrice mi ha fatto sapere che ultimamente il romanzo ha cambiato nome - prima era semplicemente "L'ultima spiaggia" - visto che prolificano titoli simili) è un romanzo che parla di amore, di sofferenza e soprattutto di solitudine. Credo che complessivamente abbia delle buone idee di base, ma che, soprattutto verso la fine, si sia un pò perso per strada, non riuscendo a mantenere il ritmo e il piano reale/surreale che mescola per tutto il romanzo. Ma andiamo per ordine.

La Romolo, con questa storia, ci parla di Nicolas, un uomo che si trova sul baratro della disperazione a seguito della perdina della moglie (che si è suicidata a seguito di una brutta depressione post partum). Nicolas, ha anche una figlia di nome Alyssa, un'adolescene di quindici anni, con cui si rapporta in modo complesso, visto anche lei vive in modo problematico e travagliato la sua adolescenza a causa delle spaccature e delle vicende familiari accadure (che hanno un riverbero psicologico non da poco su di lei).
Nicolas, che vive le giornate come vengono, cercando di non rompersi in mille pezzi, in questo periodo conosce una donna di nome Tea - la quale ha anche un figlio dal nome bizzarro di Nemo - la quale vive un dolore, ed una solitudine, molto simili al suoi.

Sapranno, insieme, unire le forze per superare il loro dolore e la loro solitudine? Sapranno unire i vuoi che sentono nell'animo per creare qualcosa su cui costruire qualcosa di buono, bello e positivo? O le sfide che li metteranno alla prova sino alla fine del roamnzo li soffocheranno ancor di più?

Devo dire che la Romolo ha iniziato davvero molto bene questo romanzo, rendendolo coinvolgente, dinamico, interessante sia per la storia dei due protagonisti (forse tun pochino drammatiche) sia per il fatto che si muova, senza prendere una decisione netta, sul piano tanto del reale che del surreale, cosa che a volte fa perdere l'orizzonte al lettore. Verso la fine, in particolare, devo dire di aver perso più volte il filo, non capendo dove la Romolo avesse voluto condurmi con i risvolti di trama, le scelte narrative e lo stile che mescola il tutto e porta un pò di confusione ...

Complessivamente credo che "La loro ultima spiaggia" sia un romanzo molto intenso, che richiama tutti quei sentimenti che emozionano e portano ad una riflessione importante su argomenti e momenti di vita che non vorremmo mai affrontare, ma che purtroppo se colpiscono non lasciano scampo a momenti davvero molto difficili.
Certo non è un romanzo perfetto, soprattutto nell'ultima parte che non mi è piaciuta e che ho trovato troppo confusa, ma per il resto mi sento di elogiarne l'entusiasmo dell'autrice e la ricchezza di emozioni a cui conduce.

C. Romolo Grafico e appassionata lettrice. Ama leggere testi di ogni genere, quello che chiede a una storia sono emozioni, caratterizzazioni curate con la giusta dose d'introspezione e una trama originale. Ha un debole per i fantasy, i gialli, gli horror. Sente la necessità di venire stupita, ama fare congetture, scovare indizi e i svelare i misteri prima che l'autore li palesi... ma solo un pochino prima, se no che gusto c'è? I testi dell'autrice rispecchiano i suoi gusti, o almeno, ci provano. Altri libri pubblicati: Il Mal della luna.
lunedì 21 dicembre 2015

Doppia recensione dal sapore natalizio...










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Nei tuoi sogni
di Kristan Higgins
pagine 389
prezzo 14,90
ebook 7,99€
 Harlequin Mondadori
già disponibile
voto:
4/5
--o-- 













 La serie "Blue Heron" è composta da:

1. The Best Man - Se Torno, Ti Sposo
2. The Perfect Match - Lo Voglio!
3. Waiting On You - Aspettando Te
4. In Your Dreams - Nei Tuoi Sogni
5. Anything For You - inedito in Italia

Tutti amano Jack Holland, ma Emmaline Neal ha bisogno di lui. Manningsport, stato di New York.
cover originale
Quando Emmaline Neal viene invitata al matrimonio del suo ex fidanzato a Malibu, decide che non può assolutamente andarci da sola. Come fare? 
La soluzione sembra essere quella di farsi accompagnare da Jack Holland - alto, biondo e bellissimo - che non si tira mai indietro quando c'è da aiutare una fanciulla disperata. Jack sa bene come vanno queste cose, dunque non si farà certo idee strane. 
Da parte sua, lui ha bisogno di una scusa per lasciare la città: da quando ha salvato quattro persone è diventato una sorta di eroe e tutta questa attenzione sta cominciando a infastidirlo; inoltre deve decisamente sfuggire alle grinfie della sua ex moglie che vorrebbe una riappacificazione. Emmaline gli è sempre piaciuta. 
Ha bisogno di un cavaliere per il weekend? 
Nessun problema. 
Non hanno fatto i conti, però, con il vino rosso a disposizione e con una fantastica torta al cioccolato, unici responsabili, secondo Emmaline, del fatto che sono finiti a letto insieme. Si è trattato di una sola notte, che non si ripeterà. Oppure no? Jack vuole di più e se Emmaline decidesse di abbassare la guardia potrebbe ritrovarsi con il cuore spezzato o scoprire che lui è davvero l'uomo dei suoi sogni.
Considerazioni.
Piacendomi moltissima questa autrice - che non nego di aver incominciato a seguire dal suo primo romanzo senza più lasciarla - non potevo farmi mancare quest'ultima uscita, che anche se mi è piaciuta moltissimo, ho trovato forse un pò meno frizzante del solito.

Andando per ordine, "Nei tuoi sogni" ci porta a conoscere la storia di un altro membro della famiglia Holland, la quale risiede nella bella cittadina di Manningsport e si occupa di vigneti e relativo vino.
Questa storia in particolare si occupa delle vicende professionali e sentimentali di Jack, unico figlio maschio della famiglia e Emmaline, che a Manninsport è una tutrice dell'ordine.

Ovviamente i due protagonisti sono piacevolissimi e interessanti sia per personalità che per le storie del loro passato. Jack, il quale appare sin da subito come l'uomo perfetto - essendo bello, con un lavoro che lo appassiona, nonchè essendo l'eroe della cittadina in cui vive -  nel momento in cui lo conosciamo vive un momento particolare della sua vita, che non lo vede reagire nel migliore dei modi a causa della ex moglie e alcuni altri problemini. 
Emmaline, dal canto suo, è un personaggio femminile trascinante, sia per carattere (sicuramente più forte e risoluta di Jack) che per trascorsi. Emmaline è una donna indipendente, che si arrangia in qualsiasi situazione si presenti alla sua attenzione, che affronta la vita di petto e dopo le batoste amorose non crede più che debba arrivare un uomo per salvarla dalle situazioni che la vita le impone o mitigare quanto di brutto le accade.

E' una storia profondamente romantica, quindi le due posizioni troveranno, dopo un lungo giro, il modo di incontrarsi per essere felici. 

Detto ciò, la cosa che più mi piace, leggendo la Higgins, è che pur partendo dal presupposto per cui sappiamo già come andranno le cose (nel senso che la coppia di protagonista starà insieme) è molto bello il modo con cui questo avviene. E' bello leggere le battute, lasciarsi travolgere dai pasticci che combinano i personaggi nelle varie situazioni bizzarre che la Higgins inventa per loro, ed è bello vedere come le cose naturalmente evolvono. Non c'è nulla di scontato nella storia e tutto quanto accade, avviene per una ragione precisa, che porta quel personaggio a muoversi in quella determinata direzione per poter crescere e arrivare a quelle decisione.

Di "Nei tuoi sogni" ho apprezzato moltissimo la protagonista, davvero molto piacevole e interessante (le battute pensate per lei sono davvero grandiose), e non  posso dire di aver disdegnato le ambientazioni e le situazioni che vengono proposte (anche se talvolta risultano un tantino forzate...).
Tuttavia non ho meno apprezzato il protagonista maschile, Jack. Di solito la figura maschile che crea la Higgin è davvero rimarchevole sia per presenta scenica che per carattere, che subito s'impone sugli altri, ma questa volta è davvero piuttosto fiacco...
Jack - fino quasi alla fine - non prende quasi mai decisioni di sorta, subisce gli eventi e viene voglia di scuoterlo sino allo svenimento per svegliarlo dal torpore in cui giace dopo il matrimonio naufragato e un altro paio di eventi non andati come le aspettative supponevano ... Ok, le cose non vanno sempre nel modo giusto, tuttavia è anche vero che se manca lo spirito per affrontare i problemi ... muore qualcosa, almeno nei romanzi di questo tipo ...
Anche alcune scene sono un pò forzate, come se le cose, così come proposte, non avessero proprio potuto realizzarsi, però, insomma, ci si può passar sopra visto che il resto intrattiene con un certo spirito!

Complessivamente è un romanzo decisamente godibile, leggero e dotato dell'ironia e simpatia che sempre caratteriza le opere della Higgins, ma non è il meglio in assoluto di questa bravissiam autrice.


Kristan Higgins, autrice americana, nei suoi romanzi riesce a combinare con successo amore, vita e ironia. Apprezzata in tutto il mondo sia dai lettori che dalla critica, per la sua capacità di creare personaggi intriganti e di rendere un'atmosfera costantemente permeata di sensualità, senza mai perdere il suo stile elegante, frizzante e unico.


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 Natale
 da Carrington 
di Alexandra Brown
pagine 340 circa
prezzo 12.90€
ebook 6.99€
Harlequin Mondadori
già disponibile
voto:
4/5
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La serie "Carrington's" è composta da:

1. Cupcakes At Carrington's - Amici, segreti e bollicine 
(edito Newton and Compton)
1.5 Me and Mr Carrington - inedito in Italia
2. Christmas At Carrington's - Natale da Carrington
3. Ice Creams At Carrington's - inedito in Italia


Georgie Hart adora il Natale nei grandi magazzini Carrington.
Responsabile del reparto borse di lusso, adora aiutare i clienti a trovare il regalo perfetto per la persona giusta.
cover originale
E quest'anno non fa eccezione, visto che in più ci sarà il muscoloso e affascinante Tom, il signor Carrington in persona, con cui passare questo giorno speciale. 
Ma i progetti di Georgie vengono completamente rivoluzionati quando Tom annuncia che nei grandi magazzini Carrington si svolgerà un reality televisivo, presentato dalla stravagante e potentissima Kelly Cooper. 
Alla prima puntata Georgie non viene mostrata sotto una luce troppo lusinghiera. E le cose vanno di male in peggio quando la viscida figlia di Kelly vuole mettere le grinfie proprio sul suo Tom. 
Georgie inizia a pensare che queste saranno le peggiori feste della sua vita, ma forse Babbo Natale ha in serbo una piccola sorpresa per lei. Non deve fare altro che aspettare Natale per scoprirlo...

Considerazioni.
Romanzo adattissimo a questo periodo e che vi vonsiglio perchè si legge molto velocemente e lascia un buon ricordo, con quel senso natalizio che in questo periodo di ricerca in tutti i modi.

Anche in questo romanzo, troverete della sana ironia e simpatia, dati dalla protagonista, Georgie Hart, la quale è la responsabile del reparto di borse di lusso del grande magazzino inglese di nome Carrington.

Alla fine del romanzo precedente - che sarebbe meglio leggere, ma non è fondamentale per comprenderete le vicende che vengono qui narrate - avevamo visto che Geogie finalmente trovava l'amore con Tom Carrington, ovvero il propietario dei grandi magazzini omonimi, il quale, in questo nuovo capitolo della serie, vuole dare al Carrington nuova veste, riportandolo in questo modo agli antichi fasti.

Per realizzare il suo progetto, Tom, accetta che un reality show operi all'interno del suo magazzino, acconsentendo a che gli attori dello show si fingano clienti dei vari locali del Carrington per vedere come si comporano i dipendenti dei vari negozi all'interno del magazzino per poter vedere cosa manca e cosa andrebbe corretto.

Georgie, in tutto questo, pur amando follemente il Carrington (che frequenta sin da piccola e che costitusce un ricordo stupendo di quanto vissuto con la mamma, ormai morta) si trova improvvisamente ad essere, in occasione della prima punta del reality show, praticamente umiliata in diretta televisiva. Cercando un confronto con Tom - poco prima della partenza di lui per Parigi per motivi di lavoro - lo crede a conoscenza di quanto le stavano per fare gli autori e la troupe del reality show, e vuoi che non vuoi ... si lasciano su due piedi.

Felicità finita per la povera Georgie? Non pensatelo nemmeno per sogno, ma le cose non saranno semplici ...

La Brown, che come vi dicevo ho letto in "Amore, segreti e bollicine" è davvero bravissima a dipingere una protagonista pasticciona che cerca di destreggiarsi tra la vita professionale (all'inizio precaria poi man mano più stabile) e quella sentimentale (decisamente altalenante). Certo ricorda una certa Bridget Jones, ma la Brown riesce a far comunque trovare alla propria eroina una propria individuale identità che permette di dimenticarsi della "cugina" più famosa ed evitare paragoni scomodi...

"Natale da Carrington" è un romanzo piacevolissimo che consiglio a tutti coloro che dopo un bel paio di mesi di lavoro cercano un pò di sollievo in letture leggere sotto l'albero, che fanno divertire, ridere e appassionare con l'aggiunto di atmosfere bellissime, soffici, biance, zuccherose e confortevoli.


Alexandra Brown ha scritto per diverse testate, tra cui «The London Paper», «You», «Cosmopolitan», «Elle». Nel tempo libero ama dare sfogo alle sue passioni: lo shopping su internet e una frenetica attività su Twitter. Vive vicino Brighton, in Inghilterra, con suo marito e sua figlia.
sabato 19 dicembre 2015

Qualche consiglio libresco prima di Natale...

 Un uomo che si batte per i propri ideali,
 non teme di lottare per amore
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Lo Sparviero
e la Rosa

di Alexandra J. Forrest
pagine 400 circa
Prezzo di lancio € 1,99
Autopubblicato
SOLO ebook
già disponibile
voto:

3/5
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Regno Italico-Germania, IX secolo d.C.

La penisola italica è dilaniata da lotte interne per il potere e il dominio. Gli imperatori tedeschi, gli eredi carolingi e il clero si contendono la sovranità di un paese in rovina. 
Il giovane Ascanio di Castellana si batte per affermare i propri diritti e difendere dalle  prepotenze la nobiltà minore e il popolo, vessati dai potenti e dalla Chiesa, avvalendosi spesso di metodi illeciti che gli procurano fama di avventuriero, ma lo rendono popolare. 
I suoi nemici, allo scopo di arrestarne la temuta ascesa politica e comprometterne la  reputazione, non esitano ad attirarlo con le lusinghe nella loro sfera d’influenza, fino a  combinare il suo matrimonio con Griselda, educata in convento e figlia di un potente principe tedesco, uomo dispotico e crudele che pur di favorire l’ambiguo progetto dell’imperatore è pronto a sacrificarla. 
Fra scontri armati, duelli e tradimenti, Ascanio e Griselda si amano.
Tuttavia sul loro  futuro si addensano nubi tempestose e nuove sfide metteranno alla prova la loro unione. Ma un uomo che combatte per i propri ideali non teme di lottare per amore della sua  donna.

Considerazioni.
Sono ormai molti i romanzi che ho recensito della Forrest, e questo è davvero molto carino.

Come tutti i romanzi scritti da questa autrice, anche questo è d'impronta prettamente storica, con la conseguenza che l'epoca descritta è assolutamente ben ricreata, i personaggi che si muovono sullo sfondo talvolta sono personaggi storici più o meno conosciuti e le ricostruzioni che orbitano intorno a tutto quanto è storico (abbigliamento, arredamento, ecc...) è accurata.

Come in tutte le opere romantica, anche al centro di questo romanzo vi sono una coppia, costituita da Ascanio e Griselda. Essendo un romanzo storico fitto di accadimenti ed ostacoli, ecco che i due protagonisti non vedranno sin da subito la realizzazione del loro amore, ma prima dovranno affrontare non poche difficoltà, date da quanto si muove loro attorno che quanto provato da loro stessi.

Onore, amore, amicizia, lotta interiore ed esteriore, avventura, combattimenti e tanto altro non vengono a mancare in questo questo romanzo della Forrest, che riesce sempre a trovare nuova linfa negli eventi storici passati, per ricreare situazioni amorose, molto spesso fittizie, nei luoghi più impervi, con notevoli ostacoli e pericoli da affrontare dietro l'angolo per la coppia in oggetto.

Devo dire che come sempre tutto il riquadro storico ammalia e conquista tanto per i dettagli di cui è costellata l'opera quanto l'accuratezza storica, che con questa autrice sempre si contraddistingue per bellezza e completezza.

Al solito ve lo consiglio. Vivamente e sinceramente, per evadere tornando indietro nel migliore dei modi possibili.


Alexandra J. Forrest è lo pseudonimo con cui Angela Pesce Fassio firma i suoi romance storici. Nata ad Asti, dove risiede tuttora, è un’autrice versatile, come dimostra la sua ormai lunga carriera e la varietà della sua produzione letteraria. L’autrice coltiva altre passioni, oltre alla scrittura, fra cui ascoltare musica, dipingere, leggere e, quando le sue molteplici attività lo consentono, ama andare a cavallo e praticare yoga. Discipline che le permettono di coniugare ed equilibrare il mondo dell’immaginario col mondo materiale. I suoi libri hanno riscosso successo e consensi dal pubblico e dalla critica in Italia e all’estero.

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 Luna 
di notte
Le spose della notte 2
di Anonima Strega
pagine 211
prezzo 0,99 euro
dal 18 dicembre 2015
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La serie "Le spose della notte" è così composta:

1. Le spose della notte
2. Luna di notte 


È possibile, senza magia, redimere il Male? 
I maghi e le streghe che si sono scontrati nella notte del solstizio sono condannati dall’Alto Consiglio per aver agito in modo discutibile. 
A Dunia è imposta una pericolosa punizione  esemplare: una Luna nella prigione magica con Elias. Qui, secondo le istruzioni di Jeremiah, affascinante membro del Consiglio legato alla Cabala, dovrà spingere il nemico a gettarsi nel  burrone dell’oblio, per restituirlo alla comunità magica con tutti i suoi poteri e un’identità ripulita.  
La caverna è dominata da un’entità demoniaca che toglie ai prigionieri ogni possibilità di usare la  magia, e che si dichiara intenzionata a proteggere Dunia, impedendole tuttavia di fuggire da quello che fino a quel momento pensava fosse il rivale peggiore. 
Ma quali sono le reali intenzioni del misterioso Jeremiah?


**Attenzione**
E' preferibile legggere primaLE SPOSE DELLA NOTTE, ma i primi capitoli presentano rapidi raccordi che rendono comprensibile la trama anche a achi non è ancora in possesso del volume 1.

Anonima Strega si occupa da sempre di tematiche legate all’occulto. Preferendo tutto quanto
concerne l’universo femminile neopagano, è di conseguenza al contempo molto romantica, anche se  l’oggetto dei suoi desideri esce spesso dalle righe, così come i personaggi delle sue storie. Crede fermamente che gli elementi del creato siano guida e strumento, sia per le streghe, sia per i  protagonisti di avventure d’amore paranormali, come quelli dei romanzi “Spettabile Demone” e “Le  spose della notte”, dei racconti “Killer di cuori”, “La felce e il falò” (su “La mia biblioteca  romantica”) e “La fame del ghoul” (su “Romanticamente Fantasy”). Il suo antro è situato in un  luogo nascosto, custodito da una gatta nera d’angora e una coppia di anziani troll norvegesi.


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Il Siberiano
di Giovanna Roma
Pagine 347
Prezzo € 0,99 
dal 16.12.15 al 21.12.15. 
In seguito il prezzo sarà di € 1,99
Self-pubblishing
dal 16 dicembre 2015
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Sono stato tradito dal mio migliore amico. 
Maksim non ha ben chiaro contro chi ha dichiarato guerra. 
È giunto il momento di un cambio al vertice, di pagare per i propri errori. 
Lacrime di sangue righeranno le guance della sua bella Katerina. 
Non supererà mai il dolore che gli infliggerò. 
Ha avuto l’audacia di tradirmi ancora, ma scoprirà sulla sua pelle che sarebbe stato meglio non essere ritrovati dal Siberiano.
                            


---o- Il Booktrailer -o---
 


**Attenzione**
Dark contemporary romance
"Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene molto forti, violente, esplicite e un linguaggio crudo. Non adatto a minori o persone particolarmente sensibili o suscettibili. Leggerlo potrebbe scioccarvi, persino disturbarvi."


Giovanna Roma. Nata e cresciuta in Italia viaggia da quando è bambina. Ama leggere libri thriller, psicologia, erotico e dark romance.

venerdì 18 dicembre 2015

Recensione: "Alice punto e a capo" di Carol Marinelli





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Alice
punto e a capo
di Carol Marinell
pagine 400 circa
prezzo 12.90€
ebook 6.99€
Harlequin Mondadori
già disponibile
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Alice è l'amica che vorresti avere.
La ragazza che rende una festa più divertente, beve vino da una tazza e ti fa ridere mentre stai piangendo per un ex. Alice è assolutamente felice, tutto è meraviglioso e non c'è nulla di cui preoccuparsi... tranne che, ok: il suo lavoro era davvero bello 10 anni fa.
E' innamorata del suo migliore amico, ma lui è gay. Gli estratti conto della sua carta di credito sono nascosti sotto il letto, chiusi.

Ma forse il problema più grande di Alice è che nasconde un segreto.

Un segreto così enorme che non può raccontarlo a nessuno. Come fai a mantenere un segreto così quando tutto sta iniziando ad andare a pezzi?

E una volta che l'hai finalmente rivelato, da dove cominci a rimettere insieme la tua vita?

cover originale

Considerazioni.

All'inzio di questo romanzo non riuscivo a capire nulla. Pensavo che Carol Marinelli, che ho conosciuto per qualche romanzo/racconto a sfondo romantico, avesse perso la bussola di una storia dalla trama potenzialmente carina, ma di cui poi avesse perso del tutto l'orizzonte.

Sono riuscita, con non poca fatica, a venirne a capo, tuttavia è stata una lettura un pò faticosa e non del tutto soddisfacente.
Tutto inizia con Alice, la cui vita è decisamente un casino, che rimane male (anzi, malissimo) quando una sua amica, guardando un programma alla televisione, dice di non capire come una donna non si accorga di essere incinta e partorisca in posti come il bagno o altro. Ad Alice, infatti, in giovane età, è capitata la stessa identica cosa e questo la turba profondamente, riportandola al passato.

Ecco dunque che inizia una specie di lotta tra il presente incasinato ed il passato tragico ed indimenticabile per i suoi risvolti - tuttavia con qualche barlume di speranza per il futuro. Sarà un'odissea anche per il lettore, dato che risulta sin da subito molto difficile:

a) capire a cosa Alice si riferisca quando parla, essendo tutto un sottointeso che solo lei conosce (almeno inizialmente);
b) comprendere quando Alice parla del presente e quando invece parla de passato.

Quest'ultimo punto è stato davvero molto, ma molto ostico - a mio gusto - in quanto sembra tutto un continuo della storia - mal gestito (non ci sono date, luoghi che fungano da appigli temporali) - con un intervallarsi di persone che non si capisce chi siano, cosa centrino, cosa abbiano a che fare con Alice, fino a quando non si decide a spiegarcelo.

Detto ciò è una storia profondamente commovente, con dei risvolti anche piuttosto drammatici che portano ad una profonda empatia e vicinanza a Alice, che ne passa davvero delle brutte, ma il suo carattere, la sua predisposizione ad abbattersi, a buttare e buttarsi via, rende tutto molto deprimente, a tratti certe sue decisioni sono semplicemente stupide e rese squallide dall'insensatezza che le muove.

A posteriori, e con uno sguardo onnicomprensivo, ho trovato "Alice punto e a capo" un romanzo interessante per la storia che ha proposto, ma decisamente mediocre per la sua esecuzione, che ha minato su tutta la linea il romanzo.

L'incompensione della direzione della storia, dei tempi e delle ambientazioni, ha reso incomprensibili certi personaggi, poco comprensibile la stessa Alice e poco delineate le caratterizzazioni delle persone coinvolte. Carol Marinelli ... sarà per la prossima volta!

Carol Marinelli Nata e cresciuta in Inghilterra, ha conosciuto il marito durante una vacanza in Australia.