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martedì 14 ottobre 2014

Interrvista Esclusiva a Cristina Cassar Scalia!!

 



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La seconda
estate
pagine 480 circa
prezzo 16.90€
ebook/cartaceo
Sperling & Kupfer
già disponibile
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Roma, 1982. 

È un freddo pomeriggio di marzo, ma la pioggia non ferma Lea, intenzionata a non lasciare vuoti i due posti riservati in platea. Un invito a teatro è quello che ci vuole per sentire meno la mancanza di suo figlio, ripartito per Londra, dove sta ultimando gli studi. Ma quel volto che scorge tra la folla, poche file più avanti, la lascia senza fiato. 

Possibile che sia davvero lui? Vent'anni prima, Lea aveva trascorso un¿indimenticabile estate a Capri. L'atmosfera sofisticata ed eccentrica dell'isola l'aveva da subito conquistata, consolandola dell'ennesima assenza del marito. Il giorno in cui Giulio, uomo di successo, affascinante e premuroso, era comparso nella sua vita il cuore di Lea non aveva potuto opporsi. Nella cornice di un'antica villa ormai in rovina e custode di pericolosi segreti, tra i due era nata una passione travolgente e proibita. A nulla era servito tentare di resistere, e le conseguenze erano state drammatiche.

Adesso che Lea ha lasciato il marito sembrerebbero non esserci più ostacoli al loro amore, che risboccia come se il tempo si fosse dimenticato di scorrere. Quell'estate però non è solo scolpita nei loro cuori, perché sottili trame legano al presente ciò che accadde allora. Lea e Giulio non lo sanno, ma la loro felicità dovrà ancora attendere, minacciata da una verità a lungo tenuta nascosta.
 


 
---o- Intervista -o---
1.      Ciao Cristina, grazie per essere qui! Potresti descrivere la trama de "La seconda estate" ai lettori del Bostonian Library?
Nella Capri del 1962, un'antica villa in rovina veglia su una storia d'amore esemplare, destinata a infrangersi contro le rigide convenzioni di un'epoca.
Vent'anni dopo tutto è cambiato, ma non i sentimenti di Lea e Giulio quando si ritrovano. Nulla può più impedire loro di vivere quell'amore mai dimenticato.
Ma la realtà è molto più complessa di come appare, e la loro seconda vita non potrà iniziare se non partendo dalle tracce indelebili lasciate dal passato.

2.      Andando contro corrente rispetto ai romanzi che si leggono di questi tempi hai deciso di narrare una storia con protagonisti due personaggi non proprio ventenni. E' stata una scelta voluta?
Lea e Giulio si ritrovano dopo vent’anni, di conseguenza non possono essere giovanissimi. Durante la prima stagione del loro amore, Lea aveva ventisei anni. Ma l’amore è amore, a qualunque età lo si viva, e per loro è come se quei vent’anni di distanza non ci fossero mai stati.

3.      Questo romanzo parla di seconde opportunità che nascono da un passato difficile e per lo più infelice, almeno per parte di Lea, la protagonista. E' possibile dire che il romanzo sia un lungo viaggio alla ricerca non solo dell'amore, quello vero, ma anche alla ricerca di una propria consapevolezza e della felicità?
Quella di Lea non è solo una storia d’amore. E’ anche una storia di amicizia e di sentimenti, che legano i protagonisti a vari altri personaggi. E’ la storia di una donna che ha dovuto rinunciare alla sua felicità, in nome di convenzioni sociali che, nell’epoca in cui è narrata la prima parte del romanzo, erano ancora molto forti e radicate. In vent’anni la sua vita ha subito un’evoluzione che non avrebbe immaginato, così come l’ha subita tutto il mondo intorno a lei. Quello che un tempo le appariva impossibile, adesso è lecito; la sua vita le appartiene, e l’incontro inaspettato con Giulio riapre definitivamente la strada verso la felicità.

4.      Hai scelto di narrare una storia con una protagonista che soggiace all'infelicità di coppia per un ventennio prima di inseguire quello che merita e che la renderà felice. Questo snodo narrativo lo richiedeva la crescita di Lea, che prima non avrebbe potuto/voluto o per la paura del "salto nel vuoto" e del fallimento?
Lea non aveva avuto un’opzione di scelta. Il “salto nel vuoto” non era un’ipotesi da poter contemplare, non nell’Italia del 1962 e non nella famiglia tradizionalista da cui proveniva. Una decisione differente l’avrebbe esposta a dei rischi reali, e avrebbe assicurato un futuro difficile sia a lei che a Giulio. Come molte donne a quell’epoca, decide quindi di tenersi il matrimonio verso il quale era stata inconsapevolmente spinta, e che si era rivelato sbagliato.

5.      Cosa è significato per te, raccontare la storie di Lea e Giulio? 
Sono due storie che hanno in comune il filo conduttore della speranza. Nessuno dei due ha mai dimenticato l’altro. Entrambi hanno vissuto la loro vita, commettendo a volte anche degli sbagli, ma consapevoli di aver vissuto un solo grande amore e di averlo perduto. Le loro storie servono a mostrare che non bisogna mai abbandonare la speranza, perché un giorno, quando meno te lo aspetti, tutto può cambiare.

6.      Come luogo dove ambientare "La seconda estate" hai scelto Capri, in un recente passato - negli anni che vanno dal 1960 al 1980 circa - anziché nel presente. C'è un motivo in particolare?
Il passato mi ha sempre affascinato. Amo molto gli anni ’60, ne possiedo una vastissima filmografia, e ne ho studiato la storia. Mi piaceva l’idea di raccontare un’epoca positiva, in cui la gente scopriva il benessere e i figli sapevano che sarebbero stati meglio dei loro padri. Capri è per me un luogo del cuore e inoltre mi ha fornito lo spunto iniziale, grazie al mio “incontro” sull’isola con l’affascinante villa sconosciuta, che nel romanzo ho intitolato “Villa Leandra”. Ma è anche uno dei luoghi che meglio hanno rappresentato lo spirito dei primi anni ’60. Gli anni ’80, invece, sono la prima epoca dai connotati moderni, in cui i cambiamenti radicali erano già avvenuti e la società stava cambiando regole e ritmi di vita. Il personaggio di Claudia, che nel 1982 ha venticinque anni, è quello al quale ho affidato il compito di evidenziare queste differenze.

7.      Per essere una prima opera hai scelto di affrontare una storia complessa, con diversi interessanti risvolti, con tematiche sensibili ed importanti come il divorzio, la solitudine in un rapporto di coppia, ecc... E' importante lasciare qualcosa ai lettori, anche dopo la lettura?
Certamente. Ci sono state importanti conquiste sociali, nel ventennio che intercorre tra il primo e il secondo incontro dei miei protagonisti. Per i lettori giovani, ma anche per i meno giovani, immergersi nella vita di Lea può essere un modo per ricordare che ci sono cose che oggi diamo per scontate, ma per le quali qualcuno si è battuto prima di noi, e che c’erano tempi in cui una coppia infelice era condannata a rimanere ugualmente legata per tutta la vita.

8.      Se dovessi attribuire cinque aggettivi al tuo romanzo, per definirlo, quali sarebbero?
Sentimentale, nostalgico, positivo, intenso, commovente.

9.      C'è un personaggio de "La seconda estate" che più di tutti, porterai nel cuore?
Ho amato molto il personaggio di Olga. Il suo carattere, la sua lealtà, l’affetto che la lega indissolubilmente sia a Lea che a Giulio, ne fanno un personaggio chiave, la cui anima è presente in qualche modo in ogni passaggio importante della storia.

10.  La tua terra d'origine è la Sicilia. Pensi di ambientare un futuro romanzo proprio lì?
Naturalmente sì. Capri è per me un luogo del cuore, ma la Sicilia è il luogo del cuore per eccellenza. Il nuovo romanzo che sto scrivendo è tutto siciliano, ambientato a Palermo e nei suoi dintorni. Per ora non posso svelare altro!
 
Cristina Cassar Scalia è nata nel 1977 ed è vissuta a Noto. Medico chirurgo specialista in Oftalmologia, attualmente vive e lavora a Catania. Da sempre innamorata di Capri, ha scelto di ambientarvi il suo primo romanzo.

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