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domenica 25 maggio 2014

Recensione: "Profumo di zucchero" di Kathryn Littlewood

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Profumo
 di zucchero
di Kathryn Littlewood
Prezzo €17.00
Pagine 250
Mondadori
già disponibile
voto:

4/5

meno
--o--















La serie "Bliss" è omposta da:
--
2. A Dash of magic - Profumo di zucchero
3. Bite-Sized Magic - ancora inedito

(per leggere la recensione de primo romanzo cliccate sul titolo)

 http://bostonianlibrary.blogspot.it/2014/05/recensione-profumo-di-cioccolato-di.html 18052851
cover italiana primo romanzo                 cover originale del terzo romanzo   

 
Rosemary Bliss è disposta a fare qualsiasi cosa pur di riprendersi il Magiricettario, il libro delle ricette magiche di famiglia. 
cover originale
Per questo sfida sua zia Lily, che gliel'ha sottratto con l'inganno, al Campionato Mondiale di Arte Pasticcera, a Parigi. Lily ha promesso che le restituirà il prezioso libro, se sarà Rose a vincere. Se invece dovesse perdere... 
be', le conseguenze sarebbero troppo orribili anche solo per pensarci. 
Ma Lily gioca sporco, e usa un ingrediente magico per imbrogliare la giuria. L'unica speranza di Rose è fare come lei. 
Insieme al nonno che non vedevano da moltissimo tempo, al suo sarcastico gatto parlante e a un topo francese voltagabbana, Rose e i suoi fratelli dovranno scorrazzare per tutta Parigi per trovare gli ingredienti magici fondamentali - e inafferrabili - per sconfiggere l'intrigante nemica a suon di torte e incantesimi. 
Perché Rose deve vincere, o la magia più dolce sarà perduta per sempre...
 

Considerazioni.
Torno a parlare del secondo romanzo facente parte della serie "The Bliss Bakery" e che mi ha portato nella splendida Parigi, tra gare di cioccolato, rapporti familiari e tanta magia tra i fornelli; senza dimenticare che in questo capitolo il bene (e cioè i Bliss) si contende - contro il male - il Magiricettario che appartiene da secoli alla famiglia della piccola Rose, vera (anche se non proprio unica) protagonista della serie.

Nel primo romanzo si era assistito alla presa di coscienza (data l'improvvisa partenza dei genitori) delle capacità culinarie di Rose, la quale, a contatto con il Magiricettario comprende di appartenere ad una famiglia "magica", che con le sue ricette può fare un gran bene alla sua città, ma si accorge anche della sua bravura in cucina, con i dolci.
Alla fine del primo romanzo eravamo rimasti "appesi", in quanto il Magiricettario era stato rubato dalla zia Lily, la quale insinuandosi nella famiglia e nella pasticceria Bliss aveva fatto amicizia con Rose e i suoi fratelli e alla fine - per avere un successo internazionale e globale - era riuscita a rubare il magico libro con la scusa di essere rimasto già abbasta tempo da un certo ramo della famiglia (quello della madre di Rose) e che era giusto, ora, tenerlo un pò per sè, per riequilibrare la presenza del Magiricettario anche nel ramo meno buono della famiglia.

Ovviamente la piccola Rose si sente responsabile del furto e insieme alla madre parte per Parigi, per sfidare in una gara di cucina Lily, alla quale toccherà - in caso di perdita - riconsegnare il maltolto ai Bliss. Non vi dico il finale, ma sappiate che si concluderà in modo molto più positivo e concludente.

 

Come sempre al Littlewood scrive un romanzo godibilissimo, molto dolce, caldo, accogliente e leggibile sia da adolescenti che da persone più adulte e che sentono il loro cuore aperto a storie che possano riportare all'infanzia e alla confortevole esigenza di rituffarsi in atmosfere ovattate e trasognate, anche se con piccoli ostacoli da superare.

Rispetto al primo romanzo, è meno coinvolta tutta la famiglia di Bliss, ma devo dire che la mancanze del trambusto della famiglia Bliss viene tranquillamente rimpiazzato dall'introduzione di altri personaggi altrettanto piacevoli, spiritosi e confusionari (come il gatto parlante e un bis bis bis nonno molto strano e dolcissimo!).

In questo secondo capitolo c'è anche molto spazio per l'amore per Rose (anche se verso la fine sfuma un pò riamendo un filone narrativo da completarsi nel successivo capitolo, spero) e per la sfida con l'egocentriza zia Lily, che non può fare a meno di diventare famosa e idolatrata da tutti.
Come sempre non mancano messaggi da veicolare ai giovani lettori, come l'amicizia, l'affetto famigliare, le radici, il rapporto tra fratelli e come affrontare le sfide che ci provengono dalla vita, comprese le ingiustizie e le prevaricazioni (che si vivranno sicuramente).

Bello, mi è paciuto, forse un pizzico meno del primo, dove la sua spiccata brillantezza era maggiore e più marcata, ed inoltre la mitica cittadina di Calamity Falls mi è mancata immensametne (anche se ho apprezzato la trasferta parigina).  Complessivamente non posso comunque non dire che il romanzo mi è piaciuto moltissimo rituffarmi nelle atmosfere che la Littlewood  riesce a ricreare, con quel suo tocco coinvolgente, che prende e avvolge dolcemente e si lascia piacevolmente leggere sino alla fine.

 

Kathryn Littlewood, scrittrice e buongustaia, vive a New York, dove ci sono moltissime pasticcerie davvero straordinarie ma non ne ha ancora trovata nessuna magica come la Bliss Bakery.

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