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mercoledì 14 maggio 2014

Recensione: "Il numero perfetto" di Megan Hart

 
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Il numero 
perfetto
di Megan Hart
pagine 300 circa
prezzo 8.90€
Harlequin Mondadori
già diponibile
voto:
  3/5
--o--



















L’amore arriva sotto diverse forme e sapori, e io voglio solo essere in grado di gustarle tutte. 
cover originale
Tesla Martin scivola sensuale nella vita mentre al Morningstar Mocha, dove lei lavora, la gente va e viene senza sosta. 
Finché un giorno entra Meredith, forte, carismatica e sensuale, una vera ammaliatrice in grado di far confessare a chiunque i più intimi segreti. 
Tesla viene travolta dal vortice erotico di questa nuova amicizia, dove tutto sembra possibile, persino lasciarsi sedurre dal marito della sua nuova mentore, mentre lei sta a guardare. 
Piano piano nasce un triangolo che lascia il mondo fuori. 
È tutto ciò che Tesla ha sempre sognato, voluto e di cui ha bisogno. 
Ma proprio quando l'equilibrio sembra perfetto, uno dei tre vertici inizia ad allontanarsi, lasciandone solo due.

 

Considerazioni.
Libro intenso. Introspettivo, profondamente intimo (non nel senso di erotico), quasi troppo personale, da leggersi.

La Hart la seguo da pò in quanto scrive romanzi che sono sempre a più di una dimensione, sondano più di una delle profondità di cui è composta una determinata lettura e la amo per questo, in quanto usa un argomento, un sentimento, per arrivare a qualcosa di più grande e ntenso.
E' un erotico, quindi in questo caso la Hart esplora il fisico per raggiungere l'animo dei personaggi, e  per comprendere la loro interiorità occorre specchiarsi prima nei gesti che ognuno compie verso l'altro, verso il partner - anche più di uno, come succede nel romanzo - il modo in cui si interfacciano con il sesso e il sentimento e così via, per capire il loro carattere, la loro personalità.

Ma è anche una storia di ménage a trois, che parla di bisessualità, di certezze ma anche di confusione e di confusione: certezza sulla propria sessualità, ma incertezza per l'amore del proprio animo, di chiarire e venire a patti con i propri sentimenti.
La storia parla infatti di Meredith e Charlie, che sono una coppia collaudata e affiatata, ma parla principalmente di Tesla, una donna che apparentemente è indipendente, sicura di sè, ma che poi traballa rispetto algi affetti, nel profondo.
Tesla, che ha una vita sessuale che definisce "fluida" (data da una formazione sessuale molto libera e affine alla filosofia hippy) incontra Meredith, una donna molto femminile e magnetica nella sua femminilità, da cui si trova fortemente attratta e con la quale scatta un'attrazione così forte che si sviluppa e trasla anche nella camera da letto con il martito di Meredith, Charlie. Il fine ultimo di Meredith è quello di osservare Tesla con il marito Charles, sperimentare, provare a vedere dove conduce la stada del sesso rompendo i consueti limiti, vuole vedere suo marito con un'altra, osservarli, e Tesla accetta per conquistare Meredith, che vuole.
Tutto inizia come un gioco e diventa poi un meccanismo più complesso che influisce sulle dinamiche matrimoniali, ovviamente.

Devo dire che non mi sono trovata proprio a mio agio in tutte le scene a livello erotico, va bene avere orizzonti aperti, ecc... ma personalmente, almeno, non riuscita a entrare in questa storia, almeno a livello sessuale.

A livello psichico invece ho molto apprezzato la storia perchè mette a nudo una Tesla fragile, sola, terribilmente sola che cerca affetto in ogni forma gli venga proposta, meglio se collegata al contatto fisico, al sesso.

Tesla è così affamata di affetto che quasi sempre si accontenta di personaggi volubili e non propriamente interessati come Meredith, una figura non proprio da imitare o da frequentare... che sebbene sia al centro del cuore e delle fantasie di Tesla, è un personaggio che non esce in positivo, visto che usa Tesla per i propri scopi, più che per l'affetto che prova per lei.

Ho apprezzato profondamente la Hart per il personaggio di Tesla, in quanto Charlie e Meretdith sono più macchiette funzionali a dare un finale positivo a Tesla che a concludere qualcosa di buono ai fini del romanzo,  ma la Hart è comunque brava e porta a casa un risultato positivo soprattuto in quanto umanizza i personaggi in modo vivido, tridimensionale e perfetto


Megan Hart Ha un sito vietato alle minori di diciotto anni, sogna un film con Keanu Reeves, definisce i suoi bimbi… “due piccoli mostri”. Megan Hart è così, folle e irresistibile. Scrive dal 2002 e il suo sogno è continuare per sempre, o almeno, finché “saprà essere profondamente sensuale”. E quel momento, a giudicare dai suoi romanzi, sembra essere molto, molto lontano. 

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