SOCIAL MEDIA

I post più recenti del bostonian library

martedì 27 maggio 2014

Recensione: "Afterlife" di Stephanie Hudson



---oOo---
After Life
di Stephanie Hudson
Pagine 608
Prezzo 14,90
Bookme
  già disponibile
voto:
3/5



--o--
















 
La serie "Afterlife Saga" è composta da:

1. Afterlife - Afterlife
2. The Two Kings - ancora inedito
3. The Triple Goddess - ancora inedito
4. The Quarter Moon - ancora inedito
5. ancora inedito
6. ancora inedito
7. (sarà divido in due parti) 

per visionare l'inervista all'autrice cliccare qui:

http://bostonianlibrary.blogspot.it/2014/04/intervista-sopra-le-righe-stephanie.html
Fuggire dall’Inghilterra è l’unico modo che ha Keira per tagliare definitivamente i ponti con il passato che la perseguita. 
cover originale
Così decide di trasferirsi negli USA dove raggiunge sua sorella e il cognato, a EvergreenFalls, nel gelido New Hampshire, per riprendere l’università e perintrecciare nuove amicizie. Quando poi le viene offerto un lavoro in uno dei locali piùesclusivi della città, l’Afterlife, gestito da una ricchissima famiglia, i Draven, si convince che la fortuna ha finalmenteiniziato a girare dalla sua parte. 
Almeno fino a quandonon incontra il proprietario del nightclub, il tenebroso e sprezzante DominicDraven, l’uomo che da qualche tempo popola i suoi sogni più intimi: il ragazzo è tanto scostante nella realtà quanto premuroso nei suoi sogni. 
Da quel momento, Keira viene risucchiatain un mondo di cui non sospettava l’esistenza, fatto dicreature maligne e di angeli, ma che la attrae come un’ossessione. 
E più il sentimento che la lega a Dominic cresce, più sarà difficile per lei decidere se fidarsi e rimanere o scappare dalla follia chela consuma.

Considerazioni.
Ho incontrato l'autrice di questo romanzo prima ancora di leggere la sua opera e con un'infarinatura all'origine ho letto questo romanzo in modo diverso, approdando a questa lettura con una consapevolezza assolutamente diversa da quelle delle altre volte.

Prima ancora di leggere il romanzo sapevo perchè era stato scritto, cosa e chi si nascondevano dietro i personaggi narrati dalla Hudson, conoscevo i retroscena, le caratteristiche che l'autrice ha traslato nei personaggi, alcuni aneddoti legati alla trama, alla sua evoluzione e molto altro. Questa consapevolezza mi ha dato una maggiore comprensione, una maggiore spiegazione degli eventi e dei fatti del romanzo e questo mi ha dato coraggio e speranza nel momento in cui ho aperto la prima pagine.
La storia, che si inserisce nel filone Paranormal - Urban Fantasy, parte come una sorta di dejavu di romanzi che vengono ambietanti nel medesimo mondo (preferibilmente vampirico) ma cui poi si discoscosta piacevolmente.

Ma di cosa parla? Parla di Keira, una ragazza di 23 anni (per fortuna un pò più grande dei soliti e ripetitici 17-18-19, da cui siamo miracolosamente fuori) la quale è un personaggio che ricalca - a detta della sua stessa creatrice - i caratteri principali dell'autrice, e che si trasferisce dalla verfe Inghilterra a Evergreen Falls, America, per fuggire a quanto di negativo è capitato nella sua vita, nel suo passato e che vuole allontanare allontandosi fisicamente da tutto e tutti.


Quando arriva a Evergreen Falls, però, le cose, seppur in modo diverso, non sembrano però migliorare del tutto. Keira infatti imcominciare a fare dei sogni strani, che la perseguitano, che non lasciano dormire tranquilla e che la ossessionano. Mano a mano che i sogni diventano più insistenti, incontra anche un ragazzo, proprietario di uno dei locali più in voga presso Evergreen Falls: l'Afterlife. Quest'ultimo è un locale ambiguo, dove bazzicano persone particolari, che oseri definire strane, peculiari, pericolose. Una di queste è sicuramente il suo titolare, che sin da subito cattura la sua attenzione, che l'affascina e conquista visivamente e psicologicamente e che crea un legame invisibile con lei. Dominic Draven è il suo nome. Calmare gli incubi di Keira è il suo dono. Il potere è il mezzo che usa per farlo e che ha del soprannaturale...

La narrazione inizia incedendo lentamente, ma quando finalmente carbura riesce a ricreare un'accattivante atmosfera gotica, misteriosa - a tratti spingendosi addirittura verso l'horror - che si innestano in una storia spiccatamente romantica, passionale e sensuale fino a diventare una dolce mescolanza di avventura e ossessione amorosa che si giostra tra il possibile e l'impossibile.

 

A mio parere ci sono sia lati positivi che lati negativi in questa lettura. Per quanto rigurda gli aspetti positivi, questi sono legati soprattutto alla capacità della scrittrice di descrivere tutti gli elementi gialli/misteriosi legati alla natura di Dominic Draven (e dei due fratelli) e di incastrarli benissimo nella trama, in modo da creare un'incastro indissolubile di ansiosa agonia per la conoscenza, per la risoluzione del mistero.  Parlando con la Hudson avevo compreso il suo amore per la lettura gotico - misteriosa e me lo aspettavo inserito nel romanzo e sono soddisfatta di ha come  abbia scelto di inserirlo e lo stile narrativo che ha adoperato per renderlo.

Tuttavia il segreto che la Hudson non svela - e che non vi dico per non farvi perdere il momento cardine di Afterlife -  e che non scopriamo se non a romanzo avanzato (molto oltre la metà dell'opera), la sua procrastinazione, è però portata quasi all'estremo, concedendo al lettore solo pochi indizi o mollichine di pane, per arrivarci, lasciando in sospeso (forse per un pò troppo tempo) chi legge, forzando un pò la pazienza e l'attesa. Personalmente (e questo costituisce elemento negativo) l'avrei anticipata di qualche capitolo per concetrare l'attenzione su una parte della trama che fosse conseguenza di questo segreto e della succedanea scoperta. Ma capisco che essendo una serie (molto lunga tra l'altro) la dilatazione degli eventi, delle scoperte e quant'altro sia quasi d'obbligo.


Penso seriamente che la Hudson sia una brava narratrice, ma credo anche che abbia modo e tempo per migliorare e affinare alcune lacune che si "sentono" leggendo il romanzo, come alcuni elementi di confusione creati nel maneggiare la trama, o nel pathos di raccontare la storia, di dire quello che sente nella mente e che visceralmente non riesce ad arrestare mettendole per iscritto. Inoltre a volte a cedere sono cose a cui tengo e per cui mi sarei augurata più attenzione, da parte della Hudson, come una maggiore e più globale gestione della profondità e della maturazione dei personaggi, ovvero una maggiore attenzione ai dialoghi. Sebbene questi ultimi, inizialmente mi siano piaciuti, siano arguti, con riferimenti interessanti, verso metà libro la loro declinazione diviene a volte scontata, a volte melensa e ridondante e affaticata.

Credo, personalmente, che questo sia un romanzo piacevole, leggero e dilettevole da leggere comelettura spensierata e intrigante, ma credo anche - e con una certa sicurezza - che Afterlife sconti il prezzo della poca novità con un giudizio più severo (di quanto forse in realtà meriterebbe) sulla trama e con una non impressionante incidenza e preponderanza caratteriale da parte dei personaggi. Mi spiego. Quando leggo un romanzo che ricalca trame in parte già lette, la prima cosa che faccio è infatti lasciarmi catturare da quella cosa per cui, in un certo senso, brilli. Può essere una narrazione particolare, un personaggio preponderante e di peso, un'abilità nei dialoghi o nella vivacità dei protagonisti, eccc... Qui la Hudson costruisce una storia che è intrigante, che scorre fluidamente e che coinvolge, ma si trascina troppo lungamente per un segreto che sembra non arrivare mai, cercando nella protrazione dell'attesa, il colpo di scena che io invece mi aspettavo dalla sua scrittura o dai personaggi. Capite?

E' un giudizio, il mio, che mi sento di lasciare in una sorta di congelamento, non negativo, ma purtroppo non ancora entusiastico come invece mi aspettavo, in attesa del prossimo romanzo, per vedere la direzione che ha deciso di prendere Stephanie e di imprimere alla serie, visto anche la lunghezza media dei romanzi

Stephanie Hudson Appassionata di libri fin dalla più tenera età, Stephanie Hudson non si è lasciata intimidiredalla dislessia e ha iniziato a scrivere poesie,lasciandosi poi sedurre dal genere horror e romance. Quando non scrive, passa il tempoa giocare con Milo, il suo adorabile e sonnacchiosolevriero scozzese, a parlare con sua sorella Cathy e a farsi coccolare dal maritoRob, il suo vero eroe. Afterlife è il suo primoromanzo.

3 commenti :

  1. mi trovo d'accordo con la tua analisi, positiva l'atmosfera dark, anche se alcune cose rallentano un po' la narrazione e non mi hanno convinto (i dialoghi, o lo stesso Dominic)
    avevo attese più alte, però non posso dire sia brutto e credo che potrei leggere eventualmente i seguiti

    ciao!! ;=)

    RispondiElimina
  2. Ciao Angela!!!
    Si infatti assolutamente apertissima ai seguiti :) il primo romanzo di un autore ha (quasi) sempre scompensi che si assestano nei libri successivi! Speriamo dai :)
    Buona serata ^ ^
    Endi

    RispondiElimina

Se volete lasciare un commento mi fa molto piacere ...