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martedì 21 gennaio 2014

Recensione:"Il Piccolo Campo" di Erskine Caldwell

 



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Il Piccolo Campo
di Erskine Caldwell
pagine 247
prezzo € 17,50 
 Fazi 
già disponibile
voto:
 4/5
--o--












Il "Ciclo del Sud" è composto da:
1. Tobacco Road La via del tabacco.
2. God's Little Acre - Il piccolo campo.
3. Trouble in July - Fermento di luglio 
(di prossima recensione).
Nel 1933, al suo primo apparire in America, "Il piccolo campo" suscitò scandalo tra i puritani e fu portato in tribunale. I giudici trovarono offensive le esplicite scene di sesso e le crude rappresentazioni della miseria umana, vietarono la diffusione del romanzo e fecero arrestare Erskine Caldwell.
cover originale
La comunità degli scrittori e editori americani protestò e l'autore fu rilasciato per essere poi scagionato completamente.
Da un tale esordio nessuno si aspettava quei dieci milioni di copie che "Il piccolo campo" si è conquistato, diventando uno dei romanzi più venduti di sempre e capace di consacrare il suo autore tra i più significativi del XX secolo americano.
Quello dei Walden è il ritratto feroce, cui non mancano pennellate d'ironia, di una famiglia scossa da passioni elementari e irrefrenabili, di un'esistenza schiacciata dal peso di una depressione economica insopportabile che trasforma il lavoro in una disperata lotta per la sopravvivenza e approda a una cieca corsa all'oro che tutto distrugge.
"Il piccolo campo" riesce a trasmetterci tutt'oggi l'attualità dell'affresco che Caldwell fa della crisi, con l'urgenza di una scrittura travolgente che la rende una storia senza tempo.


Considerazioni.

Intenso, duro e brutale. Mi è piaciuto moltissimo. Davvero tanto.

Caldwell non smentisce la sua bravura sia stilistica che di vero narratore di storie brutalmente sincere, che svelano strato dopo strato la natura delle cose, delle situzioni, delle persone.
Se nel primo capitolo di questa Trilogia del Sud, "La via del Tabacco" abbiamo visto come la famiglia Lester ha visto e vissuto il precipitare degli eventi a causa della testardaggine del capo famiglia per la piantagione di tabacco/cotone di proprietà di famiglia, ecco che in "Il Piccolo Campo" gli eventi, pur rimanendo centrati su una tipica famiglia del sud degli Usa, quella dei Walden questa volta, si focalizza non tanto sulla smaniosa volontà di sopravivvere ad ogni costo (anche a spese dei componenti della propria famiglia) bensì più sui sentimenti, resi più forti dalla povertà, quelli forti e trascinanti che portano via la sanità mentale e la razionalità (un po' più presente rispetto al primo romanzo).

In "Il Piccolo Campo" troviamo Ty Ty, capo famiglia molto simile al Jeeter del primo romanzo (crede fermamente nella volontà del Signore, è ossessionato dalla caccia alle pepite d'oro nei suoi campi, si piange addosso per i figli che se ne sono andati per non soccombere alla povertà, ecc...) il quale vive con i due figli maschi Buck e Shaw, la giovane figlia Darling Jill (corteggiatae insistentemente dal "pancione" Pluto Swint, amico del padre e candidato sceriffo), e la nuora Griselda (sposa di Buck).
Il romanzo incomincia con l'arrivo di Pluto dai Walden per comunicare loro (tra le altre cose) che conosce un albino (credenza vuole che sappiano trovare i filoni d'oro, secondo Ty Ty & Co.)  che Ty Ty e i figli piombano a catturare, mentre Pluto e Darling Jill vanno a prendere  Will Thompson e Rosamond (altra figlia di Ty Ty) per aiutarli a scavare le fantomatiche buche sicuramente piene d'oro grazie all'abino.

Le cose non andranno proprio come previsto, perchè il caldo, la povertà, la rabbia per la mancanza di lavoro nelle fabbriche che lavorano il cotone (incarnato nella figura di Will) e la cupidigia che alberga nei personaggi faranno precipitare gli eventi che vedono la bellissima moglie di Buck, Griselda, essere oggetto di conquista sia degli altri fratelli (Jim Leslie in particolare, altro figlio di Ty Ty, sistematosi con una moglie benestante, ma malata) nonchè di Will, che la vuole possedere sopra ogni cosa e a qualsiasi costo (ben sapendo che Buck lo ucciderà) e che sarà la miccia che farà esplodere la violenza che tutti limitano, che costringono nel petto (soprattutto per volontà paterna).

Come vi dicevo prima, il fulcro di questo romanzo è costituito dalle passioni, negative e positive, che prendono fuoco dopo tante parole, giustificazioni, tanti dialoghi grazie ai quali (e non è affatto facile se non si è Caldwell o Faulkner, per intenderci) ci si rende conto dei personaggi, della loro "bestialità", della loro inettitudine a prendere in mano le redini delle loro vite e renderle migliori dei sogni con cui giustificano i loro fallimenti e la loro povertà assurda e penosa.

Ne "Il Piccolo Campo" è stupefacente come ci sia una nuova visione degli emarginati che abitano vicino al fiume Savannah, che ci presente Caldwell, che pur essendo un pochino più evoluti dei Lester, si presentano ancora più brutali, alla fine dei conti, ancora più spietati e violenti nella vendetta, nel rancore e anche nella promiscuità, sicuramente più disinibita, spinta a causa della presenza di donne bellissime che rappresentano l'"ambito premio" per gli uomini che se le contendono, fino alla morte.

Interessante, duro, difficile, scomodo, doloroso, è un romanzo che ha la capacità - tramite una scrittura graffiante, decisiva, asciutta e la trama - di rendere uno degli aspetti (quello più basico e bestiale) dell'uomo, e della donna, in condizioni estreme, precarie.

Interessante  poi l'aggiunta, all'elemento della povertà, della brutalità e l'inettitudine, della mancanza di lavoro a causa della chiusura di molte fabbriche tessili a causa della Grande Depressione con il personaggio (forse il più drammatico) di Will, sicuramente il più interessante - per diversi punti vista - insieme a Griselda. Interessante perchè aggiunge uno scopo più concreto per cui vivere (ed infatti è proprio di Will, che non appartiene alla famiglia Walden, che invece si affida a Dio, o al fato, per la propria stessa sopravvivenza) che fa sperare quasi, per poi taglarci le gambe (ahimè) all'ultimo!


Un capolavoro. 
Consigliatissimo.


Erskine Caldwell è nato nel 1903 a White Oak, in Georgia, ed è morto nel 1987. Figlio di un pastore presbiteriano, trascorse l’infanzia trasferendosi da uno stato all’altro seguendo il padre nelle diverse parrocchie che gli venivano affidate. Quando nel 1929 il suo romanzo d’esordio Il bastardo fu dato alle stampe, le copie furono sequestrate dalle autorità. Nel ’33, dopo l’uscita de Il piccolo campo, fu addirittura arrestato. Scrisse i romanzi appartenenti al cosiddetto “Ciclo del Sud” (La via del tabacco, il Piccolo campo, Fermento di Luglio) povero in canna e in solitudine, in una fattoria semiabbandonata: solo più tardi ottenne i riconoscimenti che meritava, divenendo uno degli scrittori più noti, discussi e ammirati d’America. Proposto per il Nobel alla fine degli Sessanta, nel 1984 Caldwell fu eletto membro dell’American Academy of Arts and Letters.

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