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giovedì 16 gennaio 2014

Recensione: "Progetto Genesis - Post mortem" di Angela P. Fassio.




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Progetto Genesis
Post Mortem
di Angela P. Fassio
pagine 173 circa
prezzo ebook 1.49
 Amazon 
già disponibile
voto
3/5
--o--








Fenomeni atmosferici insoliti e paurosi, 
apparentemente inspiegabili, si scatenano sul pianeta. 
L’inizio di un incubo che minaccia la sopravvivenza dell’umanità. 
Un’invasione senza precedenti da cui bisogna difendersi a ogni costo.


Anche una scuola può diventare un fortino quando è in gioco la vita. 
Ed è in una scuola che un gruppo di studenti coraggiosi e i loro insegnanti si sono barricati. Una base non solo difensiva, ma da cui partono scorrerie per uccidere i mostri e procacciare il necessario per resistere. 
Rico ha sedici anni, ma possiede lo spirito e il carisma di un leader, il coraggio di un vero guerriero. I suoi amici e compagni lo ammirano. Benché sia un tipo solitario, Rico è legato da una profonda amicizia a Marco. Poi c’è Laura, una ragazza che dietro i modi bruschi nasconde un animo generoso. Nella loro quotidiana lotta per la sopravvivenza i ragazzi si prodigano per aiutare gli altri e dare rifugio a chi ha perso tutto. Non esitano a dare asilo ad Angela, una bimba rimasta orfana, che diventa loro beniamina. 
Tuttavia arriva il giorno in cui la scuola non è più difendibile e deve essere abbandonata. Rico e uno sparuto gruppetto di superstiti vengono accolti in un centro più attrezzato dal quale partono offensive contro i mostri. 
Arruolati fra i combattenti, i ragazzi scopriranno terribili segreti e dovranno affrontare battaglie senza quartiere. Inganni, tradimenti, trappole mortali e fughe mirabolanti nei meandri di sotterranei in cui si annidano terrificanti pericoli. Armati del loro indomito coraggio, forti della loro amicizia, sostenuti, malgrado tutto, dalla speranza che esista una possibilità di salvezza.
 
Considerazioni.
Ok, io non pensavo che gli zombie potessero piacermi (non mi piacciono, ne ho una dannata paura che non mi lascia più dormire appena finisco romanzi che hanno i non morti come protagonisti, credo sia una sorta di paura atavica che non mi abbandonerà mai) invece, devo dire che la Fassio in nemmeno un duecento pagine è riuscita a rendermeli molto toccanti.

Sarà perchè si parla di un adolescente (il protagonista, Rico) solo al mondo che si trova a conmbattere per la vita molto presto, senza nessuno accanto, senza nessuno che lo sostenga, a cui appoggiarsi, con cui condividere il dolore di un mondo imploso e decadente e con la sola speranza ti tenere insieme la propria esistenza, trovarne un significato, uno scopo.

La storia inizia in un tempo non bene specificato, doloroso e dolorante:
"[...] C’erano rovine ovunque ed enormi ratti si aggiravano nella spazzatura accumulata. Così tanta da arrivare a nascondere i cassonetti e a formare montagnole puzzolenti. L’asfalto era viscido. Rivoletti untuosi scorrevano serpeggiando nei pochi spazi liberi.[...]"
da "Progetto Genesis. Post mortem"  di Angela P. Fassio

che trova l'umanità nella condizione di dover far fronte alla minaccia di un'invasione di mostri che si cibano di carni umane (non è così truculento come si possa immaginare, rasserenatevi) che li rende prede e quindi, per necessità, cacciatori:
"[...] Dal giorno in cui i morti viventi avevano invaso le nostre esistenze, obbligandoci a difenderci dalle loro incursioni sempre più audaci, a confrontarci in una lotta senza tregua, eravamo tornati a essere dei cacciatori. L’istinto primordiale che millenni di evoluzione e civiltà avevano sopito, era riemerso di fronte alla minaccia. Dovevamo combatterli. Trasformandoci da inermi prede in astuti predatori. E l’avevamo fatto [...]"
da "Progetto Genesis. Post mortem"  di Angela P. Fassio

e che apre dunque la caccia ai non morti da parte dell'umanità che soffre e che è costretta a difendersi dai mostri risorti dalla terra:
" [...] Il terreno ribolliva. L’erba bruciava. Presto si formò una nebbia puzzolente e velenosa. Prima l’acqua, poi i vapori, penetrarono in profondità e raggiunsero le bare. Intaccato dall’acido venefico, il legno cominciò a erodersi. I cadaveri presero ad agitarsi in modo convulso, come marionette impazzite, e infine si aprirono la via verso la superficie… Sbucarono dalle zolle smosse e ancora sfrigolanti agitando braccia scheletriche a cui erano attaccati brandelli di carne putrefatta.
Animati da una forza sovrumana e da un’insaziabile voracità, uscirono barcollando dal cimitero. E fu l’inizio della fine del mondo che avevamo fino ad allora conosciuto [...]"
da "Progetto Genesis. Post mortem"  di Angela P. Fassio

proprio nel caos di questa situazione, che vede la lotta per la sopravvivenza umana, ecco che conosciamo Rico, un giovane sedicenne che si barrica nella scuola e che combatte le schiere dei non morti insieme ad altri ragazzi - come Marco, Laura e Angela - che imparerà a conoscere, ad apprezzare e ad affidarsi.

Un giorno però, ancora tutto verrà messo in forse (la vita, l'amicizia, la fiducia) e Rico dovrà superare prove che non voleva e sperava di affrontare, ma che deve, se vuole sopravvivere e che renderanno la sfida della sopravvivenza ancora più necessaria, ancor più giustificata.

E' un romanzo che in un 170 pagine scarse fagocita il lettore nella disperazione dell'isolamento delle persone, del decadimento delle ambientazioni, del mondo, della solitudine della sua esistenza, che sembra non avere scopo se la si scevra delle importanti di cui viene privato.
Ma è anche un romanzo che porta a pensare alla gioia delle cose che non si potranno mai sradicare totalmente da un'uomo: l'amicizia, l'amore, il sentimento di speranza che nasce innato e sgorga come un fiume in piena quando nient'altro sembra dover sbocciare, sembra dover rimanere.

E' un romanzo molto particolare, che se non ho potuto apprezzare pienamente per la tematica che da sempre mi vede lontana dalla passione per i non morti, mi ha piacevolmente intrattenuta e che secondo me apprezzeranno moltissimo coloro che amano i romanzi fantasy, soprattuto quelli decadenti, con città abbandonate e mostri negli armadi e alle porte, ma che lasciano spazio alla tenerezza, alla dolcezza che alberga nelle persone.

Ho apprezzato moltissimo la scrittura della Fassio, più di tutto, che dirige benissimo un romanzo che vagherebbe orfano e indistinti in un panorama letterario che sembra aver detto tutto e che invece, a volte, regala avventure come queste che conferiscono quel qualcosa in più ad una trama che chi legge di non morti ha sicuramente già sentito, ma che riletta e approfondita con una sensibilità maggiore rivela essere più intensa e maggiormente toccante.



Angela P. Fassio è nata ad Asti. Ricercatrice storica, cultrice di Filosofie Orientali, lettrice appassionata di ogni genere di narrativa, ha al suo attivo numerosi romanzi, molti dei quali pubblicati sotto pseudonimo straniero.

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