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venerdì 29 novembre 2013

Recensione: "Il Gioco dell'inganno" di Adele Vieri Castellano.

 




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Il Gioco 
dell'Inganno
di Adele Vieri Castellano
Pagine  480
Prezzo  € 10,00
Leggereditore
già disponibile
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Venezia, 1796. Lorenza, la giovane figlia del barone Marianin, sa che la attende un matrimonio senza amore e vuole concedersi un’ultima giornata di libertà tra le calli invase dalla folla colorata e festante del Carnevale. 
Bellissima e spavalda, non sa che la frenesia e la confusione nascondono grandi pericoli per una ragazza sola e sta per essere vittima della violenza di due uomini mascherati. 
Ma in suo soccorso arriva la più fosca e sinistra delle maschere: la baùta. 
Chiunque si nasconda dietro quel volto di cartapesta, ha negli occhi e nella voce il fascino della notte che è insieme rifugio dei briganti e covo delle stelle. 
Aristocratico o spia, la baùta non vuole rivelare il suo nome, trincerandosi dietro la sua fermezza elegante e decisa. 
Lorenza sa che non riuscirà a dimenticarlo, senza immaginare che poco tempo la separa dall’incontrarlo di nuovo… 
L’uomo misterioso è un’ombra tra le ombre che si muovono nella fitta rete di inganni della politica veneziana, in cui Lorenza sarà presto coinvolta in un crescendo di rivelazioni fatali e infuocata passione.

 
Considerazioni.
Inganno è la chiave di lettura del romanzo, intorno al quale gira, ben oliata, la storia. 

Inganno è quello dietro cui si cela Lorenza, la protagonista del romanzo, la frottola che racconta a se stessa un giorno di giovedì grasso a Venezia, nel 1796, cercando di fuggire per un giorno a un matrimonio combinato. 

Inganno, quello che il suo futuro marito, compie verso Lorenza quando cerca far credere di essere un altro, mentre cerca  di violentarla durante il carnevale. 

Inganno quello che compie Jacopo, lo sfregiato conte Barbieri - che è anche una spia - nel salvare Lorenza dall'aggressione facendosi credere una maschera malefica del carnevale celandole la sua identità.

Inganno, ancora, è quello in cui incappa Lorenza cercando di dividersi tra l'attrazione che scatta per Jacopo, che detesta appassionatamente, ma dal quale si sente attratta magneticamente e la baùta, la maschera che l'ha salvata e le ha rapito il cuore con le sue parole, le sue azioni nei suoi confronti.

Inganno è anche, ed infine, la parola protagonista in tutta la storia che si staglia in secondo piano e che segue i protagonisti nei complotti, nelle alleanze, nelle manovre politiche, nel cambio di scenari tra la provincia veneta e l'mmortale città di Venezia, altra protagonista silente del romanzo. Inganno che ruota la storia, che come le acque di Venezia, che sembrano apparentemente immobili, ecco che mutano, fino a divenire un ostacolo quando s'innalzano, ed al volte persino un pericolo, ecco che la storia che propone la Castellano muta di intensità e vira per direzione: da come appare, a come sembrerebbe ed infine a come come è in realtà.

La Castellano non delude nemmeno questa volta e pur spostandosi nel finire del 1700 costruisce una storia che cattura e coinvolge indiscutibilmente bene. Utilizzando un linguaggio semplice ed immediato (con l'inserimento nei dialoghi del dialetto veneto, che personalmente ho trovato molto carino!!) crea una storia veramente molto appassionante, sentimentalmente coinvolgente, assolutamente passionale, con personaggi che mi hanno colpito moltissimo per ragioni diverse e che mi hanno coinvolto davvero molto nella storia romantica che risulta davvero ben costruita e che non dimentica, oltre alle problematiche interne (come quella dell'incopatibilità di caratteri, alla passione, alla gelosia, ma anche del passato e alla fiducia) quelle attengono alla storia in secondo piano (con tanto di cospirazioni con il coinvolgimento niente meno che di Napoleone, alla malvagità dei nemici politici e alleati incapaci e inetti che possono divenire letali).

Insomma un bel romance che non si premura di creare una solida storia appassionante che separi a tradimento i protagonisti, che coinvolga oltremodo a prescindere dalla storia romantica (vera protagonista) e che rechi un certo soddisfacimento e sorpresa nella lettura, ma soprattutto un'appassionante stori d'amore

Non lo ripeterò mai abbastanza, ma è questo a cui ci ha abituato, fondamentalmente la Castellano, la costruizioni di protagonisti che hanno pregi e difetti tali per cui si crei in loro un'affezzione tale e una credibilità tale dal concedere loro fiducia, che sicuramente verrà ripagata non solo nel finale, ma anche nel corso della lettura

 Si, sa dell'esistenza di un finale positivo, ma non è ciò che conta, in fondo, nella lettura del romanzo, perchè si vuole leggere i dialoghi con cui si espongono Lorenza e Jacopo, la danza che si muove intorno a loro, con loro, che cresca a ogni distanza e si ripete a ogni incontro, si vuole vedere l'evoluzione dei personaggi, la loro forza, i loro limiti, la passione, il carattere che li distingue e che li avvicina a chi legge.

Non c'è prudenza di sorta, ma assoluta e beneamata passione e amore per i personaggi nella penna della Castellano, nel manipolare i protagonisti nell'essere e nel compiere il loro destino, che avviene in modo assolutamente mirabile e naturale, quasi come indipendenti e veri sovrani della storia, quali sono. 

No, non c'è prudenza, no, per fortuna, ma costanza, come nella marea, o nel fluttuare lento e costante delle onde che bagnano Venezia e che, come nella storia, verano la vera natura di quello che si vede apparentemente emerso: Lorenza non è solo una bella ragazza bionda e con gli occhi azzurri, come Jacopo non è solo il rude conte sfregiato di cui si parla solo in negativo.

Mi è paiciuto infitamente l'inganno, come chiave di lettura di tutto il romanzo in ogni situazione e personaggio che si presenti, sin da principio, con il carnevale che erompe, con l'inganno del quale è sostanza, nella vita dei vari personaggi e che tutto è destianato a cambiare nel più inaspettato dei modi.



Adele Vieri Castellano ha pubblicato per Leggereditore il suo primo romanzo storico, Roma 40 d.C., Destino d?amore, dopo aver vinto il concorso di racconti indetto dalla stessa casa editrice nel 2011. Un successo seguito da Roma 42 d.C., Cuore nemico (2012) e Roma 39 d.C., Marco Quinto Rufo (2013). Ha vissuto per anni in Francia e ha due punti ben saldi nella sua vita: la lettura e la scrittura. Vive a Milano con tre gatti e un computer portatile. Nonostante le traduzioni, l?editing di libri, gli articoli e i romanzi che affollano le sue giornate, non dimentica mai le amiche. Perché senza di loro il suo sogno non si sarebbe realizzato.
giovedì 28 novembre 2013

Contest per Leggereditore!! Occhio alla penna scrittrici in erba!!

«Come ci si innamora?
«Si casca? Si inciampa, si perde l’equilibrio e si cade sul
marciapiede sbucciandosi un ginocchio, sbucciandosi il cuore?
Ci si schianta per terra sui sassi o è come rimanere sospesi sull’orlo del precipizio, per sempre?»
 

 

   

 

Visitate il sito creato appositamente per l'uscita del romanzo:




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YOU AND ME
di Valentina F.
Pagine 248
Prezzo cartaceo 13 euro 
(dal 28 novembre)
Ebook 2.99 euro 
(dal 21 novembre)
Leggereditore
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Dopo tre anni di assenza dalle librerie, torna Valentina F., 
l’autrice bestseller per teenager torna con un romanzo delicato e toccante, 
una storia per il cuore di qualsiasi età.  
You and me è una storia d’amore delicata e tormentata, 
un rutilante affresco di emozioni che tolgono il fiato e fanno uscire un sorriso.
 Una storia per il cuore di qualsiasi età.


Ci sono storie che nascono dal cuore: basta uno sguardo, un impercettibile battito di ciglia, un movimento improvviso che attira l’attenzione o un piccolo sorriso che appare così, senza volerlo.
E poi ci sono dei luoghi magici che sempre ritornano, quasi per caso; custodiscono ricordi, emozioni, delusioni, sogni, gioie e a volte anche qualche dolore.
E infine ci sono le parole, quelle che riempiono il cuore, ti tormentano o ti rendono felice, ti sorridono o leniscono la tua pena come balsamo della vita.
Tutto questo accade a Clara il giorno in cui conosce Dante; il tempo si ferma, il cuore perde un colpo, il corpo reagisce da solo, e tutto, in un attimo, ha un senso compiuto.
Il luogo? Una libreria dove il tempo si è fermato e i sentimenti fanno le capriole fuori dai libri. Ma ogni storia che nasce dal cuore porta con sé qualche sorpresa perché a volte l’amore fa rima con stupore.

“Fenomeno Valentina F.,
 la vita vera di una teenager da 300mila copie. 
Abita in Prati e scrive sotto anonimato storie di ragazzine come lei”.   
Repubblica

“Mia figlia è una star, ma nessuno lo saprà”     
La Stampa

“Bestseller teenager, Valentina F., la liceale romana da trecentomila copie”       
 Espresso

--o- IL CONTEST -o--

Ecco il comunicato della Leggereditore:

"Inviate il vostro racconto a leggereditore@gmail.com  entro la mezzanotte di giovedì 5 dicembre indicando nell’oggetto della mail INIZIATIVA VALENTINA F. La lunghezza del racconto non dovrà superare le 5 pagine word.

Il racconto vincitore, decretato ad insindacabile giudizio della redazione della Leggereditore, verrà pubblicato alla  fine della nuova versione ebook del romanzo in vendita su tutti gli store digitali e anche su questo sito http://www.leggereditore.it/. L’autrice prescelta verrà contattata via mail e annunciata sul blog Leggereditore."

Affrettatevi dunque e che l’ispirazione che solo l’amore sa dare sia con voi!

Chissà che non si celi fra voi  la nuova Valentina F.

Valentina F. vive e studia a Roma, ha vent’anni e ama i viaggi e la scrittura. Nel 2008 ha esordito con il primo romanzo della fortunatissima serie per teenager TVUKDB, Ti Voglio Un Kasino Di Bene, a cui hanno fatto seguito altri quattro libri, e che ha venduto complessivamente oltre 350.000 copie. Con lo pseudonimo di Shari H. Grilli ha scritto la serie Alicia che conta quattro romanzi in tutto, sempre per un pubblico adolescente.
You and me è la sua prima storia per adulti, quegli adulti che credono che il più antico sentimento del mondo sia la ragione principale per cui vale la pena vivere.

Recensione: "La Macchina Fatale" di Ned Beauman



 


 

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La Macchina 
Fatale
di Ned Beauman
Pagine 368
Prezzo 17
Neri Pozza
Già disponibile
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Nella Berlino prenazista degli anni Trenta si aggira un giovane scenografo del nuovo teatro espressionista tedesco, Egon Loeser, con due ossessioni che lo tormentano senza posa: Lavicini, il celebre scenografo italiano che alla fine del Seicento trovò la morte – insieme a una ventina di altre persone – schiacciato dal macchinario da lui stesso inventato per spostare rapidamente gli attori tra un cambio di scena e l’altro; e Adele Hitler, una magnifica e sfuggente ragazza.
cover originale
Con Lavicini, Loeser riesce a fare i conti: insieme col regista Blumstein, da anni suo fedele collaboratore, scrive un dramma a lui dedicato da mettere in scena utilizzando la stessa macchina fatale costruita dallo scenografo seicentesco.
Con Adele Hitler, le cose sono decisamente più ardue. Riuscire a fare sesso con lei equivarrebbe per Loeser alla costruzione di cento macchine fatali, alla realizzazione del sogno della sua vita.
Per inseguirla, Loeser si trasferisce a Parigi, dove cerca di indagare anche sull’oscuro passato di Lavicini. Nella Ville Lumière conosce per caso Herbert Scramsfield, uno scroccone ciarlatano di Boston, venuto a vivere pochi anni prima a Parigi con la speranza di pubblicare un romanzo cui sta lavorando da anni.
Negli anni Trenta, tra le classi alte europee, riscuotevano successo le teorie di Serge Voronoff, un chirurgo e sessuologo russo che praticava l’innesto di testicoli di scimmia sulla pelle dei suoi pazienti come tecnica di ringiovanimento.
Con maestria Scramsfield riesce a tendere un tranello a due facoltose signore americane spacciando l’ignaro Loeser per il noto medico. È a Los Angeles, però, dove la bella Adele Hitler si trasferisce, che si gioca la partita finale tra Loeser e il suo sogno o, meglio, la sua chimera: riuscire ad andare a letto con la seducente giovane tedesca.

 

Considerazioni.
Joe Dunthorne, The Guardian ha scritto di Beaumna «Magnifico […] con un protagonista, scenografo teatrale tedesco, troppo assetato di sesso, troppo vittimista e, di solito, troppo impegnato a smaltire la sbornia per notare gli avvenimenti storici attorno a lui».

Concordo

Ho letto questo romanzo con la consapevolezza che sarebbe stato qualcosa di assolutamente particolare. Non pensavo, però, che fosse così pieno di … di un tutto quasi inafferrabile ed indefinibile: eventi, in pratica una girandola di luoghi, di personaggi, di sentimenti, di oggetti, di frasi, di aforismi, di metafore, pensieri sparsi, ecc ...

In realtà non sono ancora sicura di aver metabolizzato del tutto questa storia, mentre vi scrivo questa recensione, di aver compreso l’intento dell’autore nel porre per iscritto questo personaggio strambo, per cui vi premetto che questo mio parere sul romanzo non potrebbe essere più personale e soggettivo, visto il romanzo, visto l’autore, vista la scrittura che ne emerge e la storia che sortisce.

Questa recensione parte con l’intenzione di narrarvi la storia de “La macchina fatale” che ipoteticamente è la storia di un progetto di uno sceneggiatore teatrale che per entrare nella storia vuole andare oltre ove Lavicini si è spinto (e morto) per rendere più reale il teatro, ma che diventa poi la storia della vita di quello sceneggiatore, Loeser, della sua smania della ricerca di due cose: la gloria nel suo progetto e una certa Anna Hitler, sua allieva tempo addietro, con cui non riesce mai a realizzare il suo sogno proibito: andarci a letto. Attraverserà tempi e spazi diversi, diverse mode, pensieri, continenti, ma non sempre più sofferente e represso andrà in giro come un ceco, bisognoso come un affamato, della gloria, dell’amore (forse), o meglio, del sesso.

Come vi dicevo è un romanzo con una struttura particolare, non tanto per la trama (che vi lascio leggere sopra) che non lascia nulla di complesso dietro di sé, ma un po’ per il romanzo nel suo complesso, il quale trova una scrittura molto forbita, satura di iperboli, metafore, aforismi, riferimenti letterari a volte sottilmente inseriti, a volte palesemente esibiti, percorre differenti periodi storici, diversi pensieri e in essi lascia considerazioni, pensieri, gaudenti ironie sulla società, sulla moda, sulla politica e sull’intelligenza umana.

Non è un romanzo dalla lettura immediata, proprio per l’incastro grammaticale e l’estro dell’autore nel far emergere la sua gestione complessiva e difficile della sua conoscenza, del suo sapere, del suo bagaglio culturale (molto vasto e assolutamente privo di boria) unitamente ad una trama squisitamente folle e assolutamente libera dagli schemi (io lo definirei come il Burton della letteratura). Però, ecco che è impossibile non vederci genialità, freschezza e bellezza. 

Una volta entrati nel meccanismo della lettura strana e colta di Beauman, che è una scrittura complessa, essa ha innegabilmente invettiva, fascino, magnetismo.

Beauman crea un personaggio, Loeser, che sebbene sia collocato in un lontano passato, è moderno nella sua visione del mondo, nella sua ricerca del sesso, della fama. Loeser ha fame di tutto ciò che odiernamente consideriamo essenziale, ed è frustrato nel medesimo modo in cui sono frustrati coloro che non raggiungono questa essenzialità; plauso personale poi per la descrizione e la rappresentazione della società, che è ben rappresentata nel tempo in cui Loeser vive le sue avventure, ma traslabile ad ora, ai nostri giorni, ne risulta infatti una parodia efficace e ironica di quello che ad oggi la società vuole ed impone.

Io consiglio di affrontare questa lettura con uno spirito aperto, senza cercare di andare a focalizzarsi singolarmente sui vari elementi che compongono il romanzo (quindi cercare di comprendere meglio o solo la trama, o i personaggi, o gli avvenimenti, ecc…) ma di prendere questa lettura come viene, godendo della scrittura, delle bellissime citazioni, i riferimenti colti, di una letteratura passata, ma non morta, di Loeser, di Anna Hitler e di Parigi, Los Angeles, ecc...


La comprensione della trama arriva giocosa da sé, la comprensione delle azioni dei personaggi, anche. La bellezza della storia arriverà spontanea e meritata nella sua globalità e imperfezione e ne gioirete.


Consigliato

 


Ned Beauman è nato nel 1985 a Londra, e attualmente vive a New York. Ha scritto per Dazed & Confused, AnOther e per il Guardian. Il suo primo romanzo, Pugni svastiche scarabei, è stato finalista del First Book Award del Guardian e del Desmond Elliot Prize, e ha vinto il Writers’ Guild Award for Best Fiction Book e il Goldberg Prize for Outstanding Debut Fiction. Ned Beauman è stato inserito da The Culture Show tra i 12 Migliori nuovi scrittori inglesi nel 2011.

mercoledì 27 novembre 2013

Super Anteprima!! "La ragazza che leggeva nei cuori" di Teri Brown


Non volevi essere speciale.

Ma lui ti ha fatto capire che questa è la tua forza.

E ti aiuterà a prendere il destino nelle tue mani. 



In vista del nuovo anno ecco che Corbaccio si prepara a partire col botto, soprattutto per quanto rigurada il genere YA Romance, che finalmente porta in Italia una serie che ha affascinato per ambientazione e storia i lettori americani. La Brown, amante di storie ambientate nel passato (tanto che ha ambientato una serie YA - dal nome Summerset Abbey - nel periodo e nei toni del famoso sceneggiato Downton Abbey, come potete vedere:


  


bella no?) ha voluto narrarci, ne "La ragazza che leggeva nei cuori" le avventure della sedicenne Anna con il dono di sentire, percepire, le emozioni altrui e predire il futuro. Trama incantevole, che mi ispira molto come anche la cover italiana, anche se molto diversa da quella americana, ma non importa, mi piace ugualmente, anche se non riesco a comprendere del tutto se questo YA sia più adult o più rivolto ad un pubblico giovane, ma lo scopriremo nel gennaio del 2014, intanto godiamoci trama e copertina!!
 



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La ragazza 
che leggeva nei cuori
di Teri Brown
pagine 320 pagine
Prezzo 16.60€
Corbaccio
dal 09 gennaio 2014

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La serie "Born of Illusion" è composta da:
1. Born of Illusion - La ragazza che leggeva nei cuori
1.5. Born of Corruption - novella inedita, in uscita nel 2014 in America
2. Born of Deception - inedito, in uscita nel 2014 in America
3. Ancora inedito in America


New York, anni Venti, i famosi Roaring Twenties: Anna ha sedici anni e fin da bambina aiuta la madre, una famosa medium, negli spettacoli. 
Ma, contrariamente a sua madre che è un’abile attrice, Anna ha veramente il dono di «sentire» le emozioni altrui e di predire il futuro. 
E in questo futuro vede sua madre in pericolo: le sue visioni si fanno sempre più intense e spaventose, al punto che Anna decide esplorare fino in fondo questa parte di sé che aveva sempre negato. 
Così, quando Cole, un ragazzo misterioso, si trasferisce in un appartamento vicino e introduce Anna a una società segreta che studia proprio persone come lei, Anna si trova costretta a confrontarsi con il suo passato e con le certezze della sua vita. Ma Anna è anche una sedicenne come tante altre, con i suoi istinti ribelli, i suoi capricci e la sua rabbia esplosiva. 
E, come tutte le ragazze della sua età, anche lei è alla ricerca dell’amore e dell’affermazione di se stessa. 
Riusciranno le sue abilità a districare la rete di intrighi in cui, suo malgrado, è caduta? 
E, soprattutto, la sua sensibilità sarà in grado di farle individuare qual è il suo vero destino? 
Riuscirà Anna l’illusionista, brava a liberarsi da quasi tutto, a liberarsi dei condizionamenti e a seguire il suo cuore?


«Teri Brown tuffa il lettore in un mondo incantato, romantico e avventuroso.»
KIRKUS REVIEWS

Teri Brown vive con il marito e i figli a Portland, in Oregon. Appassionata di animali, amante di sport come il parasail e il free climbing, lettrice compulsiva innamorata di Francis Scott Fitzgerald, ha scritto numerosi libri sotto pseudonimo prima di presentarsi al pubblico internazionale con «La ragazza che leggeva nei cuori». 

Recensione: "Immortal Rules" di Julie Kagawa.






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Immortal Rules. 
Regole di Sangue
di Julie Kagawa
Pagine 480
Prezzo € 10,00
Ebook: € 4,99
Fanucci 
già disponibile
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La serie "Blood of Eden" è composta da:

0.5 Dawn of Eden - racconto prequel - inedito
1. The Immortal Rules - Immortal Rules. Regole di sangue
2. The Eternity Cure - inedito
3. The Forever Song - inedito



In un mondo postapocalittico governato dai vampiri, gli umani sopravvissuti all’epidemia del Polmone Rosso hanno il destino segnato: arrendersi ai dominatori ed essere schedati e allevati in cambio del proprio sangue. 
cover originale
Decidere di non sottoporsi alla registrazione significa mendicare ai margini della società, cercando di sfuggire ai continui attacchi di mutanti famelici originati dagli esperimenti per debellare il virus. 
È questa la realtà in cui Allison Sekemoto lotta per la sopravvivenza come una Non Registrata: i vampiri le hanno portato via la famiglia e tutti i suoi sogni e darebbe qualsiasi cosa per poterli sconfiggere. 
Ma il giorno in cui tocca a lei essere in pericolo di vita, è proprio un vampiro a darle una possibilità di scelta: morire come un’umana o diventare ciò che più odia per l’eternità. 
Allie sceglie di trasformarsi e non sarà facile difendere quel poco di umanità che le è rimasto. 
Soprattutto quando incontrerà qualcuno capace di vedere oltre il mostro che è diventata…


Considerazioni.
Avevo sentito tanto parlare di questo romanzo in America, anche se non come la serie più famosa della Kagawa,"The Iron Fey", questa per intenderci:

The Iron King The Iron Daughter The Iron Queen The Iron Knight The Lost Prince The Iron Traitor

che non è ancora arrivanta in Italia (sempre di stampo YA). Non sapevo però, in tutta franchezza, a cosa sarei andata in contro leggendolo. Risultato? Elementi molto positivi e rimanrchevoli da un lato ed elementi più o meno convincenti (no, negativi, no) dall'altro.

E' un romanzo che si colloca nel genere Young Adult, ma più che altro per una motivazione anagrafica della portagonista, perchè a seguito della lettura mi sono ricreduta in parte in merito e io lo preferirei collocare - personalmente - come romanzo di fiction per tutti, in quanto la Kagawa è stata particolarmente brava nel ricreare una storia vampiresca di ampio respiro, con elementi nuovi ed originali, che ha permesso di abbandonare spesso i tratti fanciulleschi che solitamente si associano ai romanzi YA ed abbandonarsi ad una storia si di formazione, ma molto particolare e intelligentemente narrata.

Ma partiamo dall'inizio
Immaginate una collocazione distopica (quindi in un fututo lontano di uno nostro ipotetico presente proiettato in avanti ed in parallelo in un altro universo), immaginate poi una città di nome Nuova Covington, che coincide con le classiche città futuristiche compeltamente distrutte, in rovina per abbandono ed incuria e immaginate che esista un padrone potente e vampiro che abita il centro di questa città che governa e su cui si impone. Il signore vampiro ha una sua stretta cerchia di collaboratori/servi che prende il nome di Favoriti (umani che dipendono in tutto e per tutto dalla volontà del padrone) all'opposto dei quali, nella zone de "il Margine", vivono i Non registrati (umani che non recando il timpro del Singore vampiro non si prestano a essere sacche di sangue viaggianti per i vampiri e che quindi non possono accedere alle riserve di cibo che i vampiri gestiscono e utilizzano per i Registrati).

Proprio nella zone del Marigne vive Allison Sakemoto, una ribelle, una Non registrata, una ragazza che vive di espedienti per sopravvivere; Alli ruba il cibo e in generale provviste per mantenere in vita se stessa e la piccola tribù con cui condivide parole e sventure (un pò come nel romanzo "Il signore delle mosche" dove tutti i protagonisti sono ragazzi non ancora maggiorenni).
Conosciamo dunque Alli in un momento in cui è debole, indifesa, una piccola umana giovane e fragile che si nasconde per fuggire ai vampiri e combatte per sopravvivere con tutte le forze che possiede in corpo. Ma un giorno tutto cambia, e proprio mentre lei e i suoi amici sono a caccia di cibo ecco che vengono asssaliti e Alli si trova nella situzione di dover far decidere ad un vampiro molto "umano" se vivere e divenire un vampiro o morire per sempre. Sceglie di vivere, nonostante vivere significhi anche diventare il mostro che ha giurato di mai divenire, ma anzi di uccidere, di odiare.
Alli diventa dunque quel mostro e grazie al vampiro che la trasforma (Kanin) riesce a comprendere il modo di sopravvivere come vampiro, di vivere come vampiro, di ragionare, di cacciare, ecc... da vampiro tra i vampiri, in un mondo in cui i vampiri sono i signori del momento, loro le regole che imperano e loro la gerarchia a cui Alli deve sottostare.
Alli, in questo quadro e in questa nuova vita conoscerà persone buone, amiche, che la aiuteranno, di cui si innamorerà, ma anche persone profondamente malvagie, personge che spariranno dalla sua esistenza veloci come vi sono entrate.

 

Insomma, una volta chiuso il romanzo mi sono detta, "c'è tutto, c'è la storia, una protagonista forte, coraggiosa, che subisce una grande crescita, una bellissima rinascita dalle ceneri della morte, un'avventura intelligentemente fatta evolvere, ben gestita narrativamente, con una forte componente evolutiva".  

Bello. Io ho amato fortissimamente il personaggio di Allison, perchè passa da una sua visione della vita (con principi, regole morali e pensieri assolutamente precisi, quasi insindacabili per i vampiri e le creature che ruotano intorno alla loto gerarchia) a una concezione di vita, quasi come condanna da contrappasso per le sue rigide regole nei confronti deli immortali, che la porta a maturare ancora di più, con maggiore consapevolezza e meno leggerezza, meno spocchia di sapere qualcosa di cui, in realtà, non sa nulla. Allison è una ragazza che grida nel vuoto all'inizio, ma che prende quello che ha e cerca di farlo divenire il meglio, per lei.
Belli anche i protagonisti maschili (niente immagini alla True Blood, quindi non agitatevi) che si intervallano nella vita di Alli, tutti. Da Kanin, a Stecco, fino a Zeke, veramente tutti mi sono piaciuti moltissimo e per motivazioni molto diverse, perchè sono un modo, per Alli, di comprendere se stessa, quella vecchia e quella nuova, e andare avanti con una consapevolezza nuova, con uno scopo, con nuova linfa vitale dopo l'abbandono tragico della sua mortalità.
Meno piacevole, quasi sconfortante, disagevole, invece l'ambiente ricreato intorno a Allison. Lo so, che s'intona al resto, ma potendolo dire, e dovendo dare una mia opinione, io vi dico che non l'ho apprezzata. Troppo tragicamente dipinta, tropppo triste, cupa, fortemente tragica e inquietante, eccessiva per uno YA sul vampirismo, anche se distopicamente insteso, a mio gusto.

 

Globalmente mi è molto piaciuto questo romanzo, ed ho molto apprezzato la storia, il coinvolgimento emotivo che ha comportato, la voglia della Kagawa di dire la sua circa il vampirismo ed in modo molto diverso da altri autori che si sono letti e che si leggono nel genere.  Quindi lo consiglio a tutti coloro che vogliano leggere una storia molto diversa, in tema di vampiri, quasi del tutto scevro (escluso alcuni cenni) da un contesto prettamente romantico e con una focalizzazione sull'evoluzione della condizione da umana a vampira, e quindi una versione molto diversa da quella che si è letto fino ad ora.

Julie Kagawa è nata a Sacramento, California, ma a nove anni si è trasferita con la famiglia alle Hawaii, che scoprì essere abitate da insetti carnivori giganti e colonie di gechi, per non parlare dei frequenti uragani. Ora vive a Lousville, Kentucky, con il marito, i due gatti e i due cani.