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mercoledì 11 settembre 2013

Recensione: "Skinwalker" di Faith Hunter

Faith Hunter - Skinwalker 




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Skinwalker
di Faith Hunter
Pagine 400circa
 Prezzo 10€
Fanucci
già disponibile 
--o-- 








 La serie Skinwalker/Jane Yellowrock è così composta:

1. Skinwalker - Skinwalker
2. Blood Cross - inedito
3. Mercy Blade 
4. Raven Cursed 
5. Death’s Rival 
6.  Blood Trade
7. Black Arts 

Jane Yellowrock è l’ultima della sua specie; è una mutaforma che può trasformarsi in qualsiasi creatura lei desideri. 
Ma è anche un’esperta cacciatrice di vampiri assassini, la migliore, e quando Madame Katherine Fonteneau, una delle più anziane donne vampiro di New Orleans, la chiama, presto si troverà coinvolta nella caccia a uno spietato assassino. 
Tra la vita reale delle “signore della notte” e la compagnia di un sexy biker con una pantera tatuata che stimola i desideri più carnali, Jane dovrà portare a termine la sua missione prima che il suo assassino non decida che è arrivato il suo turno…

Considerazioni.
 Mettere insieme questi elementi:

Una protagonista di ferro: Jane Yellowrock/la Bestia che la abita.

Caratteristiche: Skinwalker, di discendendenza Cherokee,
 è in grado di trasformarsi in qualsiasi creatura desideri 
 per fare quello che le riesce meglio: cacciare i vampiri.

I cattivi: sono i vampiri, ma non i classici vampiri. Perchè?

1. Una Skinwalker può venire a patti con loro, ed in particoalre lavorare per loro! 
Jane viene infatti assoldata dalla vampira Katherina Fontaneau
  per rintracciare un vampirio che semina terrore nella zona
di New Orleans.

2. I "succhiasangue" che conosciamo in questo romanzo sono si brutti, sporchi e affamati, 
dotati di canini, allergici all'aglio, al sole, ecc...  ma:

- non hanno potuto, insieme ad altri esseri come le streghe,
 svelare la loro esistenza per oltre un cinquantennio;

- non lo hanno potuto fare per colpa ... di Marilyn Monroe!


- possono avere degli schiavi umani di cui possono fare quello che vogliono, 
anche ucciderli, senza essere per questo puniti per legge;

La missione: cercare un vampiro ribelle.
Dove: New Orleans.
Cosa otterete?
 ... un'adrenalinica avventura!

Faith Hunter si proprio impegnata per scrivere un'avventura che molto spesso ricorda l'eroina della Hamilton, in quanto a forza e determinazione che incendia il sangue e l'ossessione per il raggiungimento dell'obiettivo della protagonista. Molte però le differenze e le perculiarità che contraddistinguono Anita e Jane, a parte l'acciaio che scorre loro in corpo, troviamo in Jane un personaggio di cui, almeno nel primo romanzo, non cogliamo molto, a livello personale, se non che ha capelli molto lunghi (fino alla vita), non ha una vita sentimentale, ama molto la sua amica strega (e la figlioletta di quest'ultima) e che ama enormente il suo lavoro, fino a rischiare l'osso del collo (letteralmente) per esso.

 

E' un romanzo s'incentra prettamente sull'azione, sul combattimento e sul potere di trasformazione di Jane, senza lasciare spazio a romanticismo o battibecchi stuzzicanti. Qui regna l'avventura e la missione della protagonista che schiacciano ogni altro filone narrativo eventualmente sotteso e fatto pallidamente apparire. D'altra parte la Hunter ha come trascorsi più romanzi gialli e thriller, conoscendo meno e praticando meno, la vena romance, che ogni tanto avrebbe alleggerito il romanzo da una vena adrenalinica quasi schiacciante talvolta.
Ho molto apprezzato questa storia, perchè è adrenalinica, è forte, ha carattere e molta, moltissima energia, la Hunter sprizza energia da tutti pori, sul serio. 

Inoltre mi piaciuto lo stile della Hunter, che è fluido, ironico, spensierato ma allo stesso tempo sa dosare i momenti drammatici con cura e attenzione; inoltre mi è particolarmente piaciuto il fatto che quando Jane è Jane parla in prima persona da umana, coinvolgendo sentimenti, pensieri e elucubrazioni per risolvere i casi, mentre quando Jane è la Bestia allora tutto diventa più primitivo, più essenziale, più scarno, anche le lunghe descrizioni che solitamente Jane fa, la Bestia le elimina dall'equazione, la Bestia ha solo pensieri basilari e essenziali alla sua sopravvivenza. Intrigante.

C'è da aggiungere che ci sono degli elementi che ho apprezzato meno, di questo romanzo, ma essendo il primo di una lunga serie (per adesso di sette romanzi) occorre leggere ancora almeno il secondo per capire la direzione che la Hunter intende percorrere con il suo personaggio ... 

Quali sono le cose che mi sono piaciute un po' meno? Vediamo: Jane è fenomenale, davvero mi è piaciuta molto, ma a volte è una spaccona pazzesca (nasconde una pistola nei capelli (?), è un maschiaccio vestito di pelle che in fondo ama farsi notare anche se non lo ametterebbe mai, a volte è eccessivamente boriosetta e saccente per ottenrere informazioni, a volte mi veniva da pensare: "...ma dai!!!?!?!? Falla finita!!"); oltre a ciò c'è anche da dire che l'azione, come vi ho accennato prima, a volte è troppa, per preponderante nel complesso e questo impedisce di conoscere meglio Jane e non da davvero un attimo di respiro alla storia ... mi ha messo un po' di agitazione a dirla tutta !!


Complessivamente è davvero una buonissima lettura urban fantasy: Personaggi, ambientazioni, storia e stile accattivanti quanto basta per tornare a leggerne e complessi a sufficienza da non sembrare scadenti o macchiette di se stessi. La Hunter poi è una brava affabulatrice che incanta nell'aggiungere quel pizzico di atrativa in più alla storia, che permetto a chi legge di non dire: "... ah, questo mi sembrava di averlo già letto da qualche parte!" Brava davvero. Io lo consiglio a coloro che vogliono leggere una storia adrenalinica che non molla mai, non lascia mai un momento di relax (o almeno non troppo lungo) e non è legato ad avventure romantiche importanti nella storia.

Faith Hunter è nata in Louisiana e cresciuto in tutto il sud. Sotto lo pseudonimo di Gwen Hunter, scrive di azione-avventura, misteri e thriller. Come Faith e Gwen, ha più di 20 libri in stampa in 28 paesi.
Hunter si innamorò della lettura in quinta elementare, soprattutto SiFi, fantasy, e gotico. Ha deciso di diventare una scrittrice al liceo, quando un insegnante le ha detto che aveva talento. Ora, scrive a tempo pieno e lavora in un laboratorio ospedaliero, cerca di tenere dietro alla casa, ed è una maniaca del lavoro con la passione per i viaggi, la produzione di gioielli, e la scrittura. Lei e suo marito amano viaggiare in Camper insieme ai loro cani.

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