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giovedì 19 luglio 2012

Recensione "La Dinastia" di Andrea Frediani.

 Avidità. Lussuria. Ira. Superbia. Una dinastia consacrata al vizio.


978-88-541-3728-8



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La Dinastia
di Andrea Frediani
prezzo 9,90€
pagine 816
Newton & Compton
già disponibile
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Estratto del libro:
http://www.newtoncompton.com/newton/upload/File/estratti/dinastiaestratto.pdf





30 a.C. Il giovane Ottaviano, reduce dalla vittoria di Azio, si macchia di un atroce delitto contro il suo stesso sangue, attirando su di sé una maledizione che segnerà il destino dell’intera stirpe dei Giulio-Claudi.
Né lui, né i suoi eredi avranno mai pace, travolti dalla brama di potere e decimati nel tempo da malattie, congiure e lotte intestine. Con il passare degli anni, quella che era sembrata solo una vaga minaccia assume infatti i contorni di una terribile profezia: la sorte si accanisce contro la dinastia fondata da Ottaviano, divenuto nel frattempo imperatore con il nome di Augusto, e ogni erede prescelto a succedergli muore in circostanze misteriose. Alla sua corte si susseguono scandali e intrighi per stabilire quale ramo della famiglia prenderà il sopravvento: quello giulio dell’imperatore o quello claudio di sua moglie Livia? Una faida senza fine, che continua ad avvelenare anche il regno di Tiberio, figliastro di Augusto, portando altre morti, cospirazioni e omicidi. Il successore, Caligola, si rivela ben presto inadeguato al grande compito: i suoi eccessi seminano malcontento e terrore. Quando subentra il debole Claudio, vittima delle trame di potenti liberti e di donne ambiziose, né i senatori, né i pretoriani sono in grado di fermare Agrippina: anche lei, come Livia a suo tempo, riesce a imporre sul trono il figlio Nerone, con cui si estingue la casata imperiale.
Tra scandali sessuali, tradimenti e complotti, Andrea Frediani racconta tutti i retroscena più oscuri e perversi della dinastia che ha creato l’impero romano e che, nell’arco di un secolo e in un crescendo di follia e abiezione, ha conosciuto una rapida ascesa e un bruciante declino.
La dinastia Giulio-Claudia

Ottaviano Augusto
Si macchia di un delitto contro il sangue del suo sangue. 
E viene maledetto.

Tiberio
Introverso e riluttante, finisce per instaurare
 un vero e proprio regno del terrore.

Caligola
Folle e vizioso, verrà ucciso dopo soli quattro 
anni lasciando Roma in mano ai pretoriani.

Claudio
Durante il suo regno si scatenano sanguinose lotte di potere a corte, 
ma a ucciderlo sarà sua moglie Agrippina.

Nerone
Si macchia di matricidio, fratricidio e uxoricidio. 
Maniaco feroce, lega il suo nome all’incendio di Roma. 
Con lui muore la dinastia giulio-claudia. 

 Considerazioni.
 L'Imperatore Caligola .
Ho pensato di non illustrarvi la storia perchè...come dire, probabilmente vi toglierei il gusto di leggere l'intero romanzo, per cui la mia idea è di tracciarvi alcune mie considerazioni al riguardo. 

Siamo a Roma in tempi non sospetti, ma di sicuro auspicabili, circa la sua futura eternità in quanto a gesta compiute dagli uomini più gloriosi del tempo, sia di guerra che di penna, vissuti a partire dal 30 A.C.
Frediani, filibustiere - bravissimo - nelle ricostruzioni storiche romanzate (e non) in questa sua ultima fatica - uscita pochi mesi fa - ci propone la storia di non uno, ma ben 5 personaggi storici, oltre che conosciutissimi, anche molto, ma molto importanti e odiernamente noti, non sempre per le loro gesta più nobili.

L'Imperatore Claudio.

Ottaviano Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio e Nerone, della dinastia dei Giulio - Claudi, ci condurrano in una  Roma che possiamo ormai solamente più immaginare, ma che con la rievocazione storica possiamo raggiungere almeno idealmente, e vedremo come tutti questi impertatori siano accumunati da una maledizione che ha come artefice/capostipite Ottaviano e che non li abbandonerà per lungo tempo, seguendoli nei momenti di gloria, di massima ascesa e fulgore della loro magnificenza e potere, ma sopraffacendoli nei momenti bui, facendoli inciampare nella loro stessa grandezza e venire teturpati della loro umanità, della quale essi stessi si privano per raggiungere la grandezza.



Secondo me questo romanzo, oltre ad essere molto puntuale ed accurato nella riscostruzione storica - sia di avvenimenti, che di ambientazioni - per cui non si è minimamente preoccupati di andare a leggere una scempiaggine storica, è particolarmente valida per tre ragioni, due delle quali prettamente legate allo stile e alla bravura di Frediani.
L'Imperatore Nerone.

La prima ragione è data proprio dalla storia stessa. Mi è piaciuto moltissimo che si usi lo stratagemma della  "maledizione" per poter ripercorrere la storia di questa sfortunata - molto spesso anche crudele - e potente dinastia. Mi è piaciuto anche perchè personalmente tutti i protagonisti narrati sono stati al centro di molte appassionanti letture e studi classici che però dipingono il personaggio storico (ora lasciamo un attimo da parte se negativo o positivo) per le gesta che ha compiuto (se pensiamo ad un condottiero o ad un uomo politico) o quanto ha prodotto (se intellettuale) nella sua vita. Difficilmente, a meno che non si decida volontariamente di intraprendere il viaggio, si cerca di conoscere questi personaggi, questi imperatori in quanto uomini, scevri dalla fulgida corazza dell'immortalità letteraria o storica che sia.

La seconda ragione che mi ha reso queste 800 e più pagine molto fluide, lineari e costanti nella narrazione (oltre che interessanti) è che sono narrate senza indecisioni, tentennamenti, senza paura di prendere a prestito modi e tempi di narrazione - non occorre, Frediani non è ha assolutamente bisogno, avendo uno stile personale e di piacevole lettura - senza indulgere eccessivamente in dialoghi o descrizioni prolisse, senza nascondersi in ricostruizioni ambientali monotone e/o "dilatatorie" del racconto intrapreso.
L'Imperatore Ottaviano Augusto.
La terza ragione che mi induce, se vi appassiona la storia romana che fu, a consigliarvi la lettura di questo romanzo in particolare è che Frediani riesce, a differenza di molti autori, non tanto a farsi sovrastare dalla storia che narra - che essendo una ricostruzine storica di un passato reale e concreto non può essere "plasmato" più di tanto dall'autore - e così facendo piegando il suo modo di scrivere e stile in funzione della storia che scrive; Frediani riesce ad imbrigliare la storia, conoscendola evidentemente molto bene, e a narrarla in modo particolare, nuovo e al contempo rendendo autentica, reale e vividamente percepibile al lettore la storia per quello che è stata. Riesce a far emergere i caratteri degli imperatori della storia, non tanto descrivendone le caratteristiche o la percezione che hanno di essi gli altri, ma facendoceli conoscere e percepire direttamente dai dialoghi, dalle situazioni che ricrea, dall'ambientazione e dalle condizioni e gli avvenimenti che si sono verificati al tempo. Personalmente è stato un modo molto più immediato e stimolante di venire a contatto con la narrazione storica, che a volte può risultare piatta e monotona, anche se romanzata.
L'Imperatore Tiberio.




Consigliato? Si. Vi immergerete piacevolmente nelle atmosfere della Roma antica riscoprendo un'epoca che da sempe è molto interessante quanto ad avvenimenti, ed in più reso appassionati dal modo scelto per proporvelo.





Il trailer del libro:

Andrea Frediani è nato a Roma nel 1963. Laureato in Storia medievale, ha collaborato con numerose riviste specializzate, tra cui «Storia e Dossier», «Medioevo» e «Focus Storia». Attualmente è consulente scientifico della rivista «Focus Wars». Con la Newton Compton ha pubblicato, tra gli altri, i saggi Gli assedi di Roma, vincitore nel 1998 del premio Orient Express quale miglior opera di Romanistica; Le grandi battaglie di Roma antica; I grandi generali di Roma antica; Le grandi battaglie del Medioevo; I grandi condottieri che hanno cambiato la storia; Le grandi battaglie di Alessandro Magno; Guerre, battaglie e rivolte nel mondo arabo e L’ultima battaglia dell’impero romano. Ha scritto inoltre i libri 101 segreti che hanno fatto grande l’impero romano e 101 battaglie che hanno fatto l’Italia unita, e i romanzi storici 300 guerrieri; Jerusalem; Un eroe per l’impero romano; la trilogia Dictator (L’ombra di Cesare, Il nemico di Cesare e Il trionfo di Cesare, quest’ultimo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2011), Marathon e La dinastia. Le sue opere sono state tradotte in cinque lingue. Il suo sito è www.andreafrediani.it

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