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venerdì 1 dicembre 2017

Recensione: "Tipi non comuni" di Tom Hanks




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Tipi 
non Comuni
di Tom Hanks
pagine 
prezzo
Bompiani
già disponibile
voto:
★★★★☆
..o..

Diciassette racconti, diciassette storie di macchine per scrivere. Uno strumento desueto e affascinante che torna a dare valore alla parola soppesata, scelta, infine composta e impressa nella carta. 
Nel frattempo ho girato film a New York, Berlino, Budapest e Atlanta e ho sempre scritto mentre lavoravo. Ho scritto in albergo durante i tour di lancio dei film. Ho scritto in vacanza. Ho scritto sugli aerei, a casa, e nel mio studio. Quando ho potuto permettermi un impegno regolare ho scritto la mattina, dalle nove all’una.” 
Che cos’hanno in comune un immigrato bulgaro smarrito tra le mille luci di New York, un magnate del futuro che s’innamora perdutamente di una signora in verde del 1939, una neodivorziata disillusa che prende le misure del nuovo vicino troppo interessante per essere vero, un bambino sballottato tra mamma e papà, un giovane attore in overdose promozionale? 
La colonna sonora delle loro storie: il ticchettio obsoleto e affascinante di una macchina da scrivere. Tom Hanks, che è un grande appassionato e collezionista di questi dinosauri della tecnologia, dedica loro diciassette racconti, tutti diversi, tutti in bilico tra passato e presente, tra realtà e illusione. Che ve ne sembra dell’America? È la domanda che serpeggia come un basso continuo sotto queste piccole storie di amarezza e ambizione, fatica e desiderio. Con qualche esplosione di pura comicità. 
Ciascuna macchina per scrivere imprime nella carta una traccia permanente dell’immaginazione attraverso tasti, martelletti, stoffa e inchiostro: una versione più morbida dell’incidere le parole nella pietra.”


Considerazioni.
Esordio letterario di un grande attore che non esaurisce la sua bravura dismessi i panni dei protagonisti dei film che interpreta, ma anzi, si dimostra un altrettanto talentuoso narratore di storiche ben raccontate, molto interessanti e anche decisamente coinvolgenti.

In questi diciassette racconti - alcuni connessi tra loro altre volte no - Hanks, con uno stile vecchio stampo (coma la passione per le macchine da scrivere, che colleziona e che hanno ispirato questa raccolta) narra di personaggi con vite, esperienze, modi di pensare e vivere decisamente eterogenei tutti con il precipuo scopo di rappresentare, come su un tavolozza, nelle loro variegate sfumature, l'America di ieri di e di oggi, che da sempre è costituita da un mix di popoli e culture anche molto antitetici tra loro.

Quello che emerge da questi racconti, che mi sono immaginata di vedere raccontati nelle tonalità del seppia o rosa antico, è soprattutto la voglia di raccontare i vari aspetti dell'umana natura che l'America ha visto passare sotto i suoi occhi (anche in periodi diversi). Vediamo quindi immigrati che cercano una nuova possibilità di vita e di fortuna, approdando magari dopo tante peripezie e tanti dolori sul suolo americano con gli occhi e il cuore pieno di speranza; o magari un uomo che si innamora perdutamente di una donna al primo sguardo; o ancora un bambino di genitori divorziati che non vive bene l'essere diviso/strattonato/sballottato dai due adulti sempre in procinto di litigare; ma ci sono anche storie come quella di meraviglia, di speranza, di stupore

Come in tutte le raccolte in cui mi sono imbattuta da quando ho memoria, non tutti i racconti riescono ad essere belli allo stesso modo, alcuni non spiccano per bellezza, stupore o incanto, ma ce ne sono altre che invece suppliscono a questi e anzi rendono la raccolta davvero meritevole e coinvolgente. In "Tipi non comuni" mi sono piaciuti molto i racconti che si intitolano "Un week end speciale", "Vigilia di Natale 1953" e le "Meditazioni del mio cuore". Sono stati tre racconti estremamente carini.

Appena ho aperto questo romanzo non sapevo esattamente cosa aspettarmi, ma via via che ho incominciato a leggere i racconti di Hanks mi sono trovata ad essere sempre più coinvolta nelle singole storie e piacevolmente interessata dal suo stile. Ho apprezzato lo stile (bravo!!!), le trame (anche se sono state 3 ad avermi conquistato definitivamente) e anche la grafica, con la scelta di inserire ad introduzione di ogni capitolo una fotografia in bianco e nero di una diversa macchina da scrivere. Insomma, da leggere!




Tom Hanks
È attore (fra i pochi nella storia ad aver vinto, per due volte consecutive, l’Oscar come miglior attore: Philadephia nel 1994 e Forrest Gump nel 1995) ma anche sceneggiatore, regista e produttore. I suoi racconti sono apparsi sul “New York Times”, su “Vanity Fair” e sul “New Yorker”. Tipi non comuni è il suo primo libro. è attore, regista, sceneggiatore, scrittore, ma anche doppiatore e produttore cinematografico.

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