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venerdì 18 novembre 2016

Recensione: "Hotel du Barry" di Lesley Truffle




Ed eccoci già a Venerdì! Questa settimana è decisamente volata, tanto che non mi sono resa conto del tempo che passava e che del dover proprio sbrigarmi a finire di leggere il romanzo di Lesley Truffle per questa recensione!! Ma ci sono riuscita ed eccovi qui la mia personale visione di questo libro ...







 ...oOo...
Hotel
du Barry
di Lesley Truffle
pagine 400 circa
prezzo 14.90€
eBook 6.99€
HarperCollins Editore
già disponibile
voto:
 ★★★★☆
..o.. 











Di solito i bambini abbandonati vengono lasciati sulla porta di ospedali ed orfanotrofi, oppure tra gli scaffali di tetri grandi magazzini o in sudice stazioni ferroviarie.
Hotel du Barry
cover originale
La neonata conosciuta come "la bambina dell'Hotel du Barry", invece, è avvolta in un paio di mutandoni da donna e appesa al filo del bucato nel cortile della lavanderia del lussuoso albergo londinese, miracolosamente scampato ai bombardamenti della prima guerra mondiale.
Conquistati dal sorriso della piccina, i membri del personale decidono all'unanimità di tenerla con loro e con mezzi non del tutto ortodossi convincono il proprietario, Daniel, ad adottarla. Cat cresce così amata e coccolata sia dallo staff che dagli ospiti dell'hotel, ugualmente a proprio agio nella sontuosa suite del nono piano e nel labirinto di corridoi dello scantinato.
Molti anni dopo, quando Daniel du Barry muore in circostanze a dir poco sospette, Cat decide di risolvere il mistero, e chiede aiuto ai membri della sua insolita famiglia dal detective dell'albergo al gigolò irlandese, dalla compassionevole prima governante alla seducente cameriera perché l'aiutino a inchiodare l'assassino dell'uomo che le ha fatto da padre.
Un mistery insolito e brillante sullo sfondo dei ruggenti anni Trenta, capace al tempo stesso di commuovere e divertire.

Hotel Danieli ~ Venice, Italy:

Considerazioni.
Se il romanzo della Truffle ha un grande pregio è quello di aver riportato in libreria, nello scaffale narrativa, le ambientazioni degli anni '20 - '30.

Ma se nella più comune immaginazione è nei locali fumosi, condotti da gente dalla dubbia reputazione e commercio, ecco che la Truffle ci porta in Europa, nella grigia e fumosa (ma non per questo meno brillante piena di vita) Londra, non in un locale ma in un albergo della capitale Inglese e ci fa conoscere la storia e le vicende di una bimba di nome Cat.

Se conosciamo Cat in una situazione apparentemente drammatica, in quanto viene abbandonata alle porte del Du Barry (più precisamente in un paio di muntadoni appesi ad asciugare in cortile), poi le cose migliorano nettamente, in quanto la bimba viene accolta da coloro che animano l'albergo e che lo rendono vivo, lo vivono e lo curano sempre sotto la supervisione del proprietario, ovvero il Sig. Daniel Du Berry, che lo staff convince ad adottare la piccina.

Presto diventa chiaro di come Cat sia una bambina speciale. Tutti se ne accorgono. Tutti la amano e se ne vogliono prendere cura. Tutti vogliono che la loro vita sia avvinta in qualche modo alla sua e l'aiutano a crescere, a muovere i primi passi nel mondo, nel microcosmo dell'albergo con i suoi nascondigli e le sue stanze lussuose, tra gli ospiti di spicco del Du Barry e le immense cucine dove si ritrova tutto lo staff.

Una volta diventata grande, però, anche Cat dovrà fare i conti con la vita, che arriva e ti sconvolge l'esistenza anche se abiti in un albergo lussuoso e tutti sono pronti ad elargarti amore e salvarti dal dolore e dalla solitudine. Ed ecco che a sconvolgere la vita di Cat arriva una morte, quella inaspettata e misteriosa del Sig. Du Barry, il quale viene trovato morto  in circostanze sospette.
Cat proprio in quel momento, in cui al dolore si sostituisce la convinzione che le cose non sono come sembrino, decide di prendere in mano la situazione e di indagare in prima persona sulla morte del Sig. Du Barry. Perchè gli deve molto, perchè vuole guardare in faccia chi ha fatto tanto male ad una persona che l'amava tanto e che non si meritava nulla del genere...

Con linguaggio fluente, descrittivo e dettagliato al punto giusto, un'ambientazione da favola (ma non così dolce o melenso come si potrebbe pensare) che porta a luoghi davvero opulenti e lussuosissimi, la Truffle ci ha regalato un romanzo davvero piacevolissimo, con un gran bel ritmo, mistero e romanticismo in dosi proporzionate e giuste, nonchè personaggi molto diversi tra loro, tutti accomunati dall'amore e la devozione per due cose: l'albergo e una neonata da proteggere.

Non ho fatto nessuna fatica ad avvicinarmi alla lettura di questo romanzo, che è volato via in un lampo, lasciandomi un bel ricordo, simile a quello dei vecchi film, con la caratteristica di giocare più sul piano emotivo, sul senso di familiarità e vicinanza tra membri che diventano una famiglia (con i loro pregi ed i loro difetti) che hanno caratteristiche ben precise e proprie ma che sanno riempire il cuore per la loro bonta ed il loro senso di famiglia.

Il mistero è piacevole, intrigante e si mescola bene con le vicende dei vari protagonisti. Non potrete non adorare Cat, non lasciarvi trascinare nel periodo di riferimento, non potrete lasciare andare facilmente questa storia, davvero buona, davvero scritto bene e soprattutto molto affascinante.


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Lesley Truffle, australiana, ha viaggiato moltissimo e ha lavorato a Londra e in Giappone. Prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura è stata insegnante, cameriera in alberghi, bar e night-club, fotografa e ha recitato come comparsa. Attualmente vive in una mansarda a Melbourne.

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