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mercoledì 16 dicembre 2015

Recensione: "L'assassino. Il ritorno" di Robin Hobb





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L'Assassino.
Il ritorno.
di Robin Hobb
pagine 600 circa
prezzo 19.90€
Sperling and Kupfer
già disponibile
voto:
STUPENDO
 --o--








La Saga è composa da:

--o--
a. Trilogia dei Lungavista:
1. L'apprendista assassino
2. L'assassino di corte
3. Il viaggio dell'assassino 
--o--
b. Trilogia dell'Uomo Ambrato:
1. Il risveglio dell'assassino
2. La furia dell'assassino
3. Il destino dell'assassino
--o--
c. Trilogia Fitz and the Fool:
1. L'assassino. Il ritorno
2. Fool's Quest
3. A seguire

Tom lo Striato vive in pace con la famiglia nella tenuta che ha avuto in dono dalla Corona per gli anni di leale servizio. Ma dietro quella facciata di tranquillo e rispettabile signore di campagna si nasconde un passato turbolento.
Perché Tom non è altri che FitzChevalier: discendente bastardo della dinastia dei Lungavista ed ex assassino di corte, che tutti credono morto e sepolto. Per il re si è sporcato le mani di sangue e ha perso ciò che aveva di più caro.
cover originale
Nelle sue stanze conserva ancora una pietra scolpita che ritrae un uomo, un lupo e un giullare. Un tempo, i tre erano amici inseparabili: Fitz, Occhi-di-notte e il Matto. Ma il secondo è morto da un pezzo e il terzo ha fatto perdere le sue tracce.
Fino alla notte in cui una messaggera dalle dita bianche come il ghiaccio bussa alla porta del maniero, per poi sparire nel nulla senza lasciare alcun messaggio – solo una costellazione di stelle di sangue sul pavimento.
Chi l'ha mandata, e che ne è stato di lei?
È una notte strana, fatta di oscuri presagi e volti sconosciuti che arrivano a turbare una festa d'inverno. È il passato violento che fa irruzione all'improvviso nella pace del presente. E, da allora, niente sarà più come prima.
Perché Fitz, per proteggere il suo nuovo mondo e le persone che ama, dovrà decidere se tornare a vestire ancora una volta i vecchi panni dell'assassino.

 

Considerazioni.
Autrice intelligente, molto prolifica e decisamente interessante, la Hobb ha trovato nuovo editore e nuova veste qui nel Bel Paese proprio in questo mese di dicembre. Abbandonata un pò a stessa dalla Fanucci, la Hobb è finalmentre approdata in libreria, con la nuova trilogia di Fitz,  grazie alla Sperling and Kupfer editore (Evviva!!!).

Ritroviamo quindi, dopo le due trilogie che lo vedevano protagonista, Tom lo Striato, il quale vive libero e in pace con la sua famiglia a Castelcervo. Grazie al leale servizio svolto negli anni, la Corona gli ha donato una proprietà in campagna in cui vivere stabilmente con la moglie Molly e la figlia Bee nonchè, all'occorenza, in cui nascondersi.
Ma per un FitzChevalier, ovvero un discendende (ovviamente non riconosciuto) della dinastia dei Lungavista, nonchè un ex assassino di corte creduto morto, non c'è mai una vera e propria pace e serenità, semmai una quiete temporanea ...
Spesso il passato, con qualche fulmineo ricordo di quanto vissuto nei tempi andati, ogni tanto gli bussa inaspettatamente alla mente per riportarlo a un tempo che non è più, e ad amici che sono solo più un ricordo ...
E proprio come il trittico che custodisce in casa, quello che ritrae un uomo, un lupo ed un giullare, la sua mente di quando in quando lo riporta ai compagni lontani, a quando insieme, a quanto erano Fitz, Occhi-di-notte e il Matto, e basta poco a far saltar fuori un momento del passato in particolare, a rivivere un ricordo spontaneo (anche se Occhi-di-notteè morto e il Matto è scomparso da tempo).

In una sera strana, in una notte come tante - forse intrisa maggiormente di presagi - in un giorno come cento altri, però, una donna dalle dita bianche bussa alla sua porta lasciandogli una sorta di costellazione di sangue sul pavimento e null'altro... se non una chiave per tornare al passato ...

Fitz dovrà, infatti, tornare ad essere quel figlio bastardo, quell'assassino a comando, per proteggere chi ama e il mondo di quiete che ha imparato a conoscere e apprezzare.
Leggere la Hobb è un pò come tornare a casa dopo un lungo ed interminabile giro. Tornare nel mondo di Fitz è un viaggio irrunciabile per chiunque abbia seguito le sue gesta (che consiglio di leggere e approfondire prima di questo romanzo), una stupenda avventura che la Hobb narra come se non fosse passato del tempo, anni, dall'ultima volta che lo abbiamo visto, immaginato e vissuto.

Sono davvero entusiasta di questo romanzo che, nonostante la mole, ho letto in un lampo perchè scorre liscio come l'olio, scorre cavalcando un'avventura che conduce al divertimento e al coinvolgimento più sincero e incredibile, che lascia il segno, tra eroi che devono affrontare complotti, intrighi, misteri,  poteri micidiali (come i poteri psichici , ecc...) e vecchi ricordi.
E' bello vedere come la Hobb sia tornata in grande stile, con le idee chiare, la mente lucida e pregna di buoni spunti. Troverete le classiche ambientazioni curate, gli eroi incisivamente imperfetti e autocritici, nonchè le trame intriganti che ricordavate. Troverete una storia che non macina nel vuoto, ma in cui tutto ha un senso preciso e specifico, troverete una storia in grado di trasportarvi con prepotenza (e a ragione) nelle sue spire ...

Sono dell'idea che alcuni romanzi, in particolar modo i fantasy come questo, debbano essere vissuti, provati, metabolizzati con la lettura più che raccontati, perchè lasciano qualcosa dentro di indescrivibile. Provo da anni a far pervenire un pò dell'entusiasmo che si prova a leggere questa tipologia di romanzi, del buon fantasy meditato e amato da chi lo scrive e legge, in quanto vedo che c'è ancora molta reticenza nella loro lettura, eppure, dal punto di vista esistenziale e metafisico, questo genere, negli anni, mi ha saputo dare tantissimo.
La Hobb, che devo essere sincera, non l'ho scoperta da molti anni (credo non più di due), ma mi ha da subito fatto un'ottima impressione sia per le trame che ha saputo proporre che per i personaggi complessi, multisfaccettati, poco perfetti e profondi che ha creato, non sempre dalla facile evoluzione o comprensione, quanto per le tematiche estremamente affascinanti e complesse (dall'ingiustizia, all'amicizia, dalla disparità all'inquietudine radicata nell'animo, dalla speranza al cinismo, dall'eroismo al desiderio personale) che ha voluto e saputo trattare con intelligenza e ponderata riflessione, con cui mi ha sempre fatto pensare in modo diverso e divertito, e devo renderle assolutamente merito di questo, oggi.
Spesso leggo che la Hobb non sappia dosare bene i tempi e sia per questo piuttosto prolissa, ma a mio modesto punto di vista non è così. Come si può indicare la Hobb come verbosa quando crea tempo e modo per dare una profondità incredibilmente accurata ai suoi personaggi? Come si può accusarla di prolissità quando conferisce uno spessore notevole alla storia? Come si fa, quando grazie alla scelte delle parole, delle immagini da evocarci, crea delle pagine di magnificenza e toccante bellezza? Come ci si può lamentare della prolissità nel momento in cui usa il linguaggio come uno strumento affinato atto a creare una melodia carica di significato ed insegnamento? Certo in questo romanzo c'è decisamente meno azione di quanto ci si possa aspettare, ma per il resto, amici lettori, non posso che vantarne maestosità di intenti e accuratezza nell'esecuzione?

Mi sento di consigliarvi questo romanzo per un centinaio di ragioni, non ultime la ricchezza di contenuti e la bellezza espositica del suo stile. Provatelo e vi innamorerete!!!

 
Robin Hobb (pseudonimo di Margaret Astrid Lindholm Ogden) è nata in California nel 1952 ma è cresciuta in Alaska, dove ha imparato ad allevare un cucciolo di lupo, scuoiare un alce e sopravvivere nelle terre estreme: abilità che le sono tornate molto utili quando ha sposato un uomo che dedicava metà dell'anno alla pesca al salmone. Mentre cresceva quattro figli, mandava avanti una piccola fattoria e distribuiva la posta nella sua remota comunità, Hobb ha iniziato a scrivere racconti e romanzi che hanno fatto di lei un'autrice tradotta in tutto il mondo. Ora vive a Tacoma, nello Stato di Washington. Insieme a George R.R. Martin, è una delle firme più amate del fantasy contemporaneo e ha vinto i premi più importanti riservati a questo genere: l'Hugo Award, il Locus Award, il Nebula Award, il British Fantasy Society Best Novel Award e il Dutch Elf Fantasy Award. I suoi romanzi, bestseller da milioni di copie, compaiono regolarmente nelle classifiche dei libri più venduti negli USA, in Gran Bretagna, Francia e Germania.

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