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lunedì 23 marzo 2015

Recensione: "Il sapore sconosciuto dell'amore" di Sarah Vaughan





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Il sapore
 sconosciuto 
dell' amore
di Sarah Vaughan
Pagine 384
Prezzo  € 16,40 Ebook € 9,99
 Garzanti
già disponibile
voto:
4/5
--o--






Impastare, mescolare, montare. Un'onda di cioccolato, un pizzico di cannella, una spolverata di zucchero. Apparentemente sembra facile preparare una torta. Eppure un dolce non è solo un dolce: è soprattutto una dimostrazione d'amore. Come una fetta di pane fatto in casa è un gesto che fa sentire importante chi si ama.
È così per Jennifer, per cui una tavola imbandita è un modo per tenere unita la famiglia, anche se ora si sente più sola che mai, e per Vicki che sforna deliziosi e soffici pan di spagna per rendere finalmente fiera sua madre.
cover originale
Mike nella perfezione di un dolce cerca la conferma ai suoi sforzi di essere un buon padre; mentre Claire ha dovuto accantonare la sua passione culinaria per crescere da sola il suo bambino. E proprio per provare a comunicare di nuovo con suo figlio, Karen prepara squisiti pasticcini.
Il destino li fa incontrare in un'affascinante tenuta di campagna dove l'odore delle spezie e dei profumi si diffonde nelle ampie sale e nel giardino. Sono tutti in gara per diventare il degno erede di Kathleen Eaden, denominata "La regina della cucina", autrice di un famosissimo ricettario che dagli anni Sessanta ha ispirato intere generazioni.
Sono tutti convinti sostenitori della sua idea secondo la quale cucinare riesce a ridare colore a una giornata grigia. Ed è una fonte inesauribile di felicità. Ma non hanno ancora trovato la ricetta giusta per raggiungerla...



Considerazioni.
Questo romanzo è la storia di diverse donne che ad un certo momento della vita (presto o tardi) si trovano a tirare le somme della loro esistenza e questo le coduce per una ragione o per l'altra, a fare un concorso di cucina intitolato a Kathleen Eaden, un'altra donna speciale, vissuta qualche tempo addietro, negli anno '60, e che fece della cucina la sua passione, tanto da realizzare un ricettario poi d'inspirazione per più di una generazione.

Vero è che, a meno che non si sia cuochi, la vita non inizia e non termina in cucina, ci si passa, transita, ci si sofferma, ma non ci si piantano radici perenni ... ma è vero anche che passiamo molto del nostro tempo tra le pareti del luogo in cui mangiamo e cuciniamo e molto spesso, alcuni di noi, fanno delle cucina un tempio in cui realizzare se stessi ed esprimere la loro arte e la passione che li governa di conseguenza.

Le donne (e un uomo) che abitano le pagine di questo romanzo hanno vite molto diverse, che hanno raggiunto obiettivi diversi e battuto strade ancor più diverse ma che in qualche modo incrociano le loro strade grazie a un concorso di cucina. Jenny, Claire, Karen, Vicky e Mike sono i finalisti del concorso indetto per trovare la nuova Mrs. Eaden e colui o colei che vincerà potrà non solo essere inserito in un meccanismo destinato a realizzare i suoi sogni, ma anche di diventare testimonial della catena di negozi di una nota catena di supermercati inglesi (di proprietà del marito di Kathleen Eaden)  e inserire le sue ricette nel ricettario che la mitica Mrs. Eaden aveva pubblicato negli anni '60 "L'arte di cucinare al forno".


Una volta iniziata la gara volta a trovare la nuova Mrs. Eden - dove vengono sfornati dolci di ogni tipo, forma, dimensione, salato e dolce, caldo e freddo, alto o basso, grosso o piccolo, dal nome semplice e dalla semplice esecuzione a quella più complessa e dal nome esotico e bellissimo - tra i partecipanti si innescano delle meccaniche particolari, di avvicinamento e coinvolgimento anche nelle rispettive vite che vedono una mesconza di emozioni e di avvenimenti simili a quelli degli impasti dei dolci che realizzano.

Nella splendida cornice di Bradley Hall sebbene vi sia una gara tra persone di diversa estrazione sociale e stili di vita differenti, la passione per la cucina avvicina in qualche modo i concorrenti e questo non serve solo a capire (per il lettore) le vite singole dei protagonisti ma anche il loro passato, le crepe che scricchiolano nella loro vita, le piccole discussioni che alterano gli umori e le situazioni di stallo che stanno percorrendo la loro esistenza e che normalmente dovrebbero essere lasciate fuori della porta per far bene il lavoro che di deve compiere, ma che da artisti della cucina quali sono non possono che essere spunto, motivazione e movimento per l'arte dolciaria che creano.

Non solo, ma la Vaughan di tanto in tanto ci espone la storia di Kathleen, la quale si scopre man mano che ha avuto una vita dai risvolti molto meno rosei di quanto si pensasse.

Non vorrei svelarvi troppo, perchè è un romanzo che stringi stringi non ha grossi colpi di scena, ma quello che vorrei sottolinearvi, in positivo, di questo romanzo, è il fatto di come sia composto di piccoli tasselli promettenti costituiti da spaccati di vita che scorrono pagina dopo pagina fino a comporre un quadro complesso di emozioni e colori, profumi e toccanti dolcezze che si riflettono immancabilmente in ogni ricetta, in ogni dolce, in ogni impasto, cottura, mescolanza di ingredienti e colori. 

La Vaughan è stata molto brava in quest'ultimo aspetto, e cioè a ribaltare tutta l'amarezza, il disappunto, le difficoltà, ma anche l'affetto, la dolcezza e a volte la felicità della vita - e di tutto quanto è più importante per i protagonisti - nella cucina.

Ho trovato questo romanzo molto carino. Forse un pochino troppo agro (piuttosto che dolce) ma tutto sommato molto piacevole per il ritmo rilassato e costante. E' una storia che si presenta come una torta farcita, dai molteplici strati da scoprire e riscoprire per poi affondare i qualcosa che si svela profondo, dolce, intenso, con un messaggio positivo, di resistenza al tempo, al dolore, di accettazione degli errori, nella comprensione dell'evoluzione dell'amore, del cambiamento delle situazioni, nell'accettazione della crescita dei figli, del cambiamento del corpo, del rapporto con i figli e così via.

Insomma è un romanzo che con pacatezza e piacevolezza pone sul piatto della riflessione un sacco di tematiche che sono molto interessanti da leggere perchè inserite in un contesto leggero, dai toni colorati e caldi che stemperano decisamente il tono più riflessivo a cui apparterrebbero se trattate da distintamente.

Consigliato a coloro che amano leggere una storia narrata a più voci e che condensa la vita quotidiana - tutto il contrario che straordinaria - dell'ordinario essere umano (specie se donna).


Sarah Vaughan ha insegnato inglese a Oxford prima di diventare giornalista. Per undici anni ha lavorato come reporter per «The Guardian» e successivamente ha iniziato l'attività di freelance. Vive vicino a Cambridge con il marito e i due figli.

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