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mercoledì 17 luglio 2013

Recensione: "Voglio un piano C! C ... come Chanel" di Lois Cahall.

Anteprima: Voglio un piano C! C... come CHANEL di Lois Cahall




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Voglio un piano C! 
C... come CHANEL
di Lois Cahall
Prezzo 9,90
Pagine 384
Sperling & Kupfer
già disponibile
--o--






Il piano A di Libby Crocket sembra essere fallito: 
il suo matrimonio, e il suo cuore, sono in pezzi, 
Plan C: Just in Case
cover originale
i figli sono ormai adolescenti e distanti, 
e la vita a Cape Cod è un mortorio. 
Il piano B però non tarda a delinearsi nella sua mente e a trovare il modo di realizzarsi:  
Libby si trasferisce a Manhattan e, ospite della sua amica più mondana, si immerge nella vita scintillante della città. 
Incontra Ben di cui si innamora, ma proprio quando crede di potersi dire fortunata ecco profilarsi una nuova disillusione, meglio fuggire subito e mettersi in salvo con il glorioso e del tutto innovativo piano C.


La Storia.
C'era una volta, poco tempo fa, un gruppo di amiche (tre) che avevano una vita un po' sconclusionata, un po' complicata sentimentalmente e lavorativamente.

La storia di questo romanzo, che racconta le loro vite - per un certo periodo di tempo - le porterà a creare, al fine di ottenere quello che vogliono - ovvero una vita amorosa soddisfacente, piena e felice - più di un piano che sostituisca il piano A che si erano programmate quando erano giovani: sposarsi, avere bambini, ecc...

Se in un primo tempo quello che contava per loro era infatti una vita stabile, con un marito e dei figli, ecco che questo piano - per la maggior parte di loro - fallisce miseramente tra tradimenti, amanti, divorzi, figli che crescono e che si ribellano e nuovi amori, le seguiamo alla ricerca della felicità - con un piano B che ad un certo punto s'incrinerà e naufragherà - e con una vena ironica, che cerca di smorzare gli avvenimenti non sempre felici che accadono nelle loro vite, le porteranno a piani C molto stravaganti legati alla Francia, alla moda, ai gioielli e fino alle scelte finali che sono chiamate a compiere.


Considerazioni.
Innanzitutto, sebbene la protagonista della storia sia principalmente Libby, seguiamo, da un certo punto del romanzo in poi, anche le sue due migliori amiche, di cui però non vi parlerò specificatamente perché la linea narrativa che le riguarda è poca e non mi ha particolarmente colpito.

Libby mi è piaciuta, è un bel personaggio, è una donna che dopo un divorzio  non proprio facile - il piano A - ed aver cresciuto le figlie quasi praticamente da sola, si trova a vivere un nuovo amore con un pianista, Ben (il piano B) che un po' la trascura e la mette in secondo piano dando sempre vinta ogni cosa alla sua ex moglie che lo infligge con ogni sorta di richiesta. Libby nonostante ciò sopporta sopporta, cerca di "svegliarlo" un pochino, di fargli capire che il loro rapporto, che non è un rapporto a tre, che lui deve tracciare dei confini ben precisi con la sua ex moglie, ma poi scoppia ... Libby si stuferà della maleducazione dei figli di lui, della prepotenza e stupidità della sua ex moglie e lasciandolo ai suoi problemi - dopo 5 anni di tentativi - se andrà a Parigi, con una delle sue amiche, ed ecco il piano C.

Ho trovato questo romanzo veramente molto ironico, spiritoso, brioso in più punti. Lo stile spumeggiante, molto, ma molto fresco della Cahall mi ha colpito sopra ogni cosa. Ho apprezzato moltissimo la visione che da della vita in un momento particolare della vita, quando cioè si è nel pieno della maturità consapevole, dove si incominciano  a fare i bilanci della propria esistenza e si vuole ottenere quello per cui ogni giorno si combatte. Ho apprezzato inoltre il carattere molto forte della protagonista, che sebbene giustifichi per molto tempo il suo nuovo compagno non ha paura di stare da sola, se vede che quest'uomo non la rispetta, non la mette in primo piano, non per capriccio, ma perché non è capace di imporsi su una ex moglie piuttosto stupidotta ed infantile.


Promossi a pieni voti dunque sia lo stile -  auto ironico, che mi ha ricordato una Bridget Jones approdata ai 40 anni che ironizza sulla non più sua avvenenza fisica - e la protagonista stessa, che mi è parecchio piaciuta. 
Il romanzo, tuttavia, ha qualche pecca... per prima cosa a volte i dialoghi sembrano piuttosto banalotti - non che non me lo aspettassi, ma mi hanno fatto un po' storcere il naso a volte - e il lusso esposto, la voglia di arrivare ad avere quelle determinate cose per essere felici e non sentirsi più soli, nonché arrivare a fare particolari esperienze (niente di eccessivo o volgare comunque) e buttarsi in certe situazioni senza senso, ogni tanto l'ho trovato eccessivamente forzato, per un romanzo che mi sarebbe piaciuto molto di più senza troppi eccessi.

Conclusivamente posso affermare che questo romanzo sebbene non spicchi mirabilmente tra i romanzi di questo genere - sentimentali/commedie - costituisce comunque una lettura molto piacevole e ironica che mi ha strappato più volte un sorriso sincero e genuino. Inoltre le tematiche importanti ci sono e sono anche ben inserite, anche se ricorrono troppo poche volte... lo consiglio soprattutto alle fan di Sex and the City!!



Lois Cahall è una giornalista di Boston, autrice di trasmissioni televisive di successo e di rubriche di costume.

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