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venerdì 22 giugno 2012

Mini recensioni.






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Orgoglio e perdono
Donovan Susan
prezzo € 4,90
pagine 334
Leggereditore 
già disponibile
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Josephine Sheehan ha 35 anni, un'avviata carriera da giornalista di necrologi, un cane che adora, una famiglia strampalata e tre compagne di passeggiate con gli amici a quattro zampe. Ma le manca l'amore, quello vero, quello che ti cambia la vita. Senza più nulla da perdere, segue il suggerimento dell'esplosiva Gloria Needleman: preparare una lista con le caratteristiche dell'uomo dei sogni e aspettare che l'Universo l'accontenti. Così accade e il destino si materializza nel bellissimo e tenebroso Rick, proprietario di una catena di negozi per animali. Quando si dice colpo di fulmine... La passione la travolge, e un lieto fine tinto di rosa si profila davanti ai suoi occhi. Ma qualcosa nel passato di Rick minaccia la loro felicità. Un incidente d'auto, provocato dal ragazzo anni prima. Un padre e un desiderio di vendetta impossibile da placare. Saranno sufficienti la voglia di andare avanti e una promessa di felicità per rimettere in ordine i tasselli della vita di Josephine? Di certo non saranno i fantasmi del passato a farla desistere, ora che tutto ciò che desidera è vicino più che mai. Una storia che fa sorridere e sognare, lasciando i lettori sospesi sul filo sottile del pericolo fino all'ultima pagina.
Questo romanzo fa parte della trilogia intitolata "Dog Walker Trilogy", in cui le protagoniste oltre ad essere tutte amiche tra loro e ad abitare tutte quante a San Francisco, hanno tutte una propensione/amore verso i cani e le delusioni d'amore... 
Mi è piaciuto e non mi è piaciuto al contempo. Strano ? Non so. Perchè c'è una parte del romanzo che salvo con sicurezza e ce n'è invece un'altra che boccio su tutto il fronte narrativo. In totale il libro si propone con freschezza e la relazione tra i due protagonisti principali - Josi e Rick - è piacevole da leggere e da scorrere per alcune ore in spensieratezza, ma non ho proprio sopportato le amiche della protagonista! Diciamo pure che io e le amiche di Josi non avremmo mai potuto instaurare un certo feeling amichevole duraturo perchè il loro carattere, a parte una, è a mio gusto a dir poco insopportabile. Sono eccessive, esagerate e con dialoghi effimeri. Chi veramente mi è piaciuto è stato Rick, che è stato descritto in modo tale da far venire un colpo apoplettico ad una santa, tanto è perfetto! Inoltre la scrittura sebbene sia scorrevole non è nulla di inebriante o esaltante, come dicevo poco sopra è effimera come la caratterizzazione  personaggi secondari. Io l'ho percepito come un romanzo un pò sottotono e poco coinvolgente, ma ci sono state opinioni positive nei suoi confronti, ad es. su Anobii; io mi sono trovata veramente in disaccordo con i personaggi secondari e questo ha inficiato, credo, il mio giudizio complessivo sul romanzo, ma a voi magari potrà intrigare e piacere di più... spero.

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La Pittrice di Anime
di Isabel Wolff
prezzo € 14,00
pagine 329
Leggereditore 
già disponibile
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Ella è una ritrattista di grande successo e sensibilità: dalle sue opere emergono le sfumature più intime delle persone. Il suo atelier diviene così un luogo nel quale tirare fuori sé stessi, per conoscersi meglio. Perché dietro ogni volto si nasconde una storia che vale la pena di essere raccontata. C'è una donna che guarda al passato con cui vorrebbe riconciliarsi, mentre un'altra tenta di convivere con i primi segni del tempo; e poi c'è lui, un uomo che con la sua presenza diventa sempre più importante. Incontro dopo incontro, Ella percorre un cammino fatto di empatia e conoscenza, fino a quando una lettera inattesa non la obbligherà a riscrivere la propria storia familiare, confermando con ancor più forza l'ingannevole peso delle apparenze. Ora non resta che dipingere quel ritratto, che la illuminerà come solo la vita stessa, con tutta la sua meraviglia, sa fare.
Esprimo invece immenso apprezzamento per questo piacevolissimo e introspettivissimo romanzo. E' una storia che intreccia le vite di più persone che sono accomunate dal fatto di farsi ritrarre dalla famosa ritrattista Gabriella. Immaginate un prisma, come quello che si studia a scuola quando si è intenti ad imparare la scala cromatica che si crea quando un raggio di luce attraversa un cristallo trasparente, avete presente? Bene, perchè anche qui le vite delle persone che incontriamo - e che man mano veniamo a conoscere sempre meglio - passano tutte attraverso l'atelier e lo sguarda affilato e profondo di Ella che li analizza e li studia esteriormente, ma che al contempo viene a conoscere i loro più profondi e nascosti segreti. Incontriamo l'uomo politico di successo che proprio al culmine della carriera ha un cedimento emotivo; una ricchissima signora francese che è stanca e annoiata della propria vita, dalla quale vuole scappare il più lontano possibile; conosciamo anche una vecchia signora segnata dai ricordi e dai rimpianti dalla quale ci faremo commuovere. 
Devo dire però che la storia più sorprendente ed interessante rimane quella di Gabriella, che come i colori della sua tavolozza viene mescolata dalla vita stessa più volte;  man mano che procede sicura verso il successo infatti, nel personale la sua storia è molto ma molto ingarbugliata, soprattutto da una madre particolarmente egocentrica e dominatrice che ha manipolato l'esistenza delle sue figlie, più con l'intento di proteggere se stessa che queste ultime. E' un romanzo che mi è piaciuto perchè ogni volta che credevo di aver capito alcune cose poi la storia si rivelava differente delle mie cabalizzazioni mentali e si ribaltava stupendomi. 
Ok, non siamo davanti a Robert Ludlum, va bene, siamo tutti d'accordo, ma per essere una storia con risvolti intensi, sentimentali (in tutte le sue sfumature) e parecchio profondi, così tante sorprese ... non me le aspettavo! Sono state, oltre che gradite, anche molto stimolanti a livello narrativo.
Come avevo già potuto appurare in "Passione Vintage" la Wolff è particolarmente brava  negli intrecci narrativi su più livelli e con molti personaggi da gestire e da far interagire; ma è ancor più brava nello scavare nell'animo umano, nel far sentire il lettore coinvolto nella storia che proprone e che racconta. Sento di potervelo spassionatamente consigliare, perchè è un romanzo molto, ma molto, dolce e piacevole.  Non amo particolamente alcune scelte di Ella, ma è un riscontro personale che invece troverà qualcuno assolutamente concorde credo.
p.s. Vorrei sottolineare una piccola chicca che ci regala l'autrice.  Qui c'è un richiamo al primo romanzo, infatti la Wolff cita il negozio - e la proprietaria - del negozio di Passione Vintage.







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La principessa 
di Beverly Hills
Collins Jackie
prezzo € 4,90
pagine 462
Leggereditore 
già disponibile
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Dopo aver lasciato un altro messaggio nella casella vocale di Denver, Carolyn si pentì di non aver chiesto a Kerry dove stava andando. Almeno adesso avrebbe potuto raggiungerla. Era piena di adrenalina e non se la sentiva di passare il sabato sera da sola nel suo piccolo appartamento. Che cosa stava facendo Gregory? Stava pensando al loro bambino e al futuro insieme? Non vedeva l'ora che tutti sapessero della loro relazione. Immaginò la faccia stupita della moglie. Gregory le aveva detto molte volte che lui ed Evelyn non facevano l'amore da anni, che non avevano interessi in comune e che avrebbe divorziato da molto tempo se non fosse stato per i bambini. Il solito cliché dell'uomo sposato con una donna che non lo capiva. Carolyn se ne rendeva conto, ma gli credeva comunque. Gregory era diverso dagli altri, possedeva una sua integrità, e lei lo amava con tutto il cuore. Ripensandoci, si vergognava un po' di essersi messa a urlare come una furia nel suo ufficio. Ma la gravidanza non era una cosa da prendere alla leggera, ed era stata costretta a scuoterlo per fargli capire che adesso la loro situazione era completamente cambiata. Aveva capito. Alla fine aveva capito.
Anche questo bocciato, ma questa volta a salvarsi non c'è proprio nulla: personaggi, trama, situazioni, intrecci di trama assolutamente da dimenticare. Avevo sentito parlare molto della Collins ed ero curiosa, anche perchè per un motivo o per l'altro non avevo mai avuto occasione di leggerla, nemmeno in lingua originale. Mi sono detta, se è così famosa sarà per motivo, no? Invece con questo romanzo, per me, ha proprio toppato alla grande. Inconsistente, banale, ovvio, stucchevole, patetico, scialbo e tutte le gradazioni dell'ovvio e del superficiale che riuscite a trovare. Oltretutto il romanzo è raccontato da tutte le protagoniste, dal loro personale punto di vista, ottima scelta per renderlo veramente orrendo. Non ve lo consiglierei nemmeno se vi odiassi, mettiamo così, va.

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